TASTIERA VELENOSA

SDS: SINDROME DELLA DEFICIENZA DA STRESS


Il lavoro fa male e su questo punto cardine oseremmo dire dire che non ci piove. Lavoriamo tutto il giorno e ci tiriamo la testa gonfia come quella di Platinette dopo una cura di cortisone. Al termine della giornata abbiamo gli occhi che si incrociano, i capelli random (che sparano in tutte le direzioni completamente a caso), un colorito azzurrognolo che farebbe invidia a Samara Morgan. Aggiunto a questo ci sentiamo completamente rincoglioniti! Che cosa ci succede? Proviamo a dare una risposta e a fare una diagnosi. Eh già! Alla fine conveniamo che  soffriamo di SDS: sindrome della deficienza da stress. Considerato il nostro spirito da buoni samaritani, noi della VELENOSA DISCOVERY CHANNEL, vogliamo rendere pubblici i risultati dello studio. Magari riusciamo a dare una mano ad altre persone che si sentono completamente imbecilli e non hanno ancora capito come mai (e non ci riferiamo a quelli che sono tuonati da sempre ma non si pongono il minimo problema, sentendosi invece dei geni incompresi!). Dobbiamo partire da un esempio pratico per meglio capirci…EVOLUZIONE DELLA SDS IN UN SOGGETTO DI SESSO FEMMINILE PRESUMIBILMENTE SANO NEL CORSO DI UNA GIORNATA INUTILE...SITUAZIONE TIPO DESCRITTA IN PRIMA PERSONA PER RENDERE IL TUTTO PIU' REALISTICO: Voglio andare al supermercato.-    Esco di casa e passando per l’atrio mi accorgo che c’è posta.  Tolgo le lettere dalla buca e mi metto a leggerle. C’è la bolletta della luce da pagare (parte una parolaccia spontanea) e l’estratto conto della banca (non lo apro tanto so già che fa pietà). In più ci sono due volantini del 3x2 del supermercato e l’invito a partecipare a una gita al Santuario di Santa Carogna Pentita a 10 euro tutto compreso, inclusa una dimostrazione di pentole di quattro ore. Immersa nella lettura, lascio le chiavi della macchina sopra la buca delle lettere. Scendo in garage.-    Appoggio le lettere su uno scaffale e prendo i volantini pubblicitari per gettarli nella spazzatura. Il bidone della spazzatura trabocca di schifezze. Sarà utile svuotarlo prima che si auto nomini discarica abusiva.-    Vado a svuotare il bidone e, mentre torno indietro, guardo nel portafoglio alla ricerca dei soldi per pagare la bolletta. Notando che ci sono la bellezza di tre euro, ritorno in casa per prendere altro contante. -    Sul tavolo in cucina c’è ancora mezzo bicchiere di coca cola che ho avanzato a pranzo. Visto che il saliscendi dalle scale ha reso la mia bocca come uno stagno in secca, mi prendo il bicchiere e sorseggio la bibita intanto che cerco ciò che mi serve. -    Esco dalla cucina e noto che i fiori sul tavolino sono senza acqua. Appoggio il bicchiere sul tavolino e mentre appoggio il bicchiere mi accorgo che sul tavolino c’è il libro che leggo la sera prima di dormire. Si vede che al mattino inavvertitamente me lo sono portato dietro, così decido di riportarlo in camera. Poi darò l’acqua ai fiori.-    Riprendo il bicchiere di coca e porto il libro in camera e sul letto è appoggiata una giacca che dovrebbe stare in anticamera. Appoggio il bicchiere della coca sul comodino e prendo la giacca per rimetterla a posto dopo che avrò dato da bere ai fiori. Vado in bagno, appoggio la giacca alla vasca da bagno, riempio una caraffa d’acqua e torno in salotto.-    Verso l’acqua nel vaso e me ne casca fuori la metà. Corro in cucina a cercare uno strofinaccio e vedo che la lavastoviglie ha finito il lavaggio. Tolgo le stoviglie e le sistemo. Guardo lo strofinaccio appoggiato sul piano della cucina e non so più che cacchio ci devo fare.-    Esco dalla cucina e vedo l’acqua sul tavolino del salotto, quindi torno a prendere lo strofinaccio. Asciugo come meglio posso, ma l'acqua è troppa. Torno in cucina e getto lo strofinaccio nel lavello, poi mi viene un dubbio...-    Mi guardo in giro e mi chiedo per  quale cacchio di motivo  sono tornata in casa. Non ricordandomelo assolutamente, esco per andare al supermercato. Scendo in garage e non trovo le chiavi della macchina. Ritorno in casa, le cerco e non le trovo nemmeno lì. Torno in garage e rovisto ovunque. Sullo scaffale vedo le lettere e mi ricordo che ero salita in casa per cercare i soldi per pagare la bolletta.-    Risalgo di nuovo in casa, prendo i soldi e decido che, visto che non trovo le chiavi della macchina, andrò a piedi in posta, almeno per pagare la bolletta. La parola posta mi fa venire un lampo di genio. Appoggio la lettera con la fattura in anticamera e corro giù dalle scale. Nell’atrio, sopra la buca delle lettere, trovo le chiavi della macchina.-    Faccio per andare in garage ma mi rendo conto che, nella foga di riprendere le chiavi dell’automobile, ho dimenticato la bolletta in anticamera e ho lasciato aperta la porta di casa, per cui, con le lacrime agli occhi, ritorno di sopra.-    Guardo l’orologio: è tardissimo! Non sono andata al supermercato, non ho pagato la bolletta, i fiori sono ancora senza acqua, c’è un bicchiere di coca sul comodino in camera da letto, c’è una giacca nella vasca da bagno e c’è uno strofinaccio fradicio nel lavello di cucina. In più c’è una brutta macchia d’acqua sul parquet e ora non mi ricordo più dove ho appoggiato sia le chiavi di casa che quelle della macchina.-    Mi butto sul divano e mi metto a riflettere: come può essere che non avendo fatto un emerito cavolo per tutto il giorno, io non sia stata ferma un solo secondo e mi senta così stanca???Semplice: è stato un attacco di SDS!!!