il sole e le stelle

Post N° 44


…pensieri…
 …a te che sogni un dio con braccia da uomo che possa cingerti, toccarti il cuore e stringerti senza farti sentire solo pelle di femmina  ma… guscio d’amabile donna in cui scomparire.…con te io mi sono fatto uomo, mi hai insegnato il come poter fruttificare i miei doni, il come aver implacabile urgenza di te in ogni istante, in ogni giorno, fra ogni mio pensiero, ed il come,…si il come  baciarti lasciandoti ancora ad occhi socchiusi,…con te.
…a te ai tuoi sensuali abiti, alle tue impeccabili perline luccicanti, che slacci i tuoi sogni ogni sera per serrarli al mattino ai tuoi piedi ma il toccarti il cuore è stato così piacente, avvenente l’averti ma penoso il dover restare fermo sull’ultima tua orma nel guardarti andare via,…a te.
…con te giocando ho imparato ad ascoltare e percorrere il suono del tuo piacere, a vederti serrare le palpebre,  arrestare il respiro per poi legarmi in un abbraccio,…un notturno abbraccio dormiente che mi ha trattenuto fino al mattino,…con te.…a te che ti ho visto da piccola farfalla librarsi nella tua casa tra mesti ricordi ed echi di piccoli sorrisi, ma oggi ti ho sentita piangere e mi hai intristito, avrei voluto frappormi fra te e la tua mestizia per farti schermo e proteggerti e vederti per una volta…almeno per una sola volta…così come non sei,…a te.
…con te ho amato la tua ideologia,…differente dalla mia, ho amato il tuo linguaggio,…opposto al mio, ho amato quello che hai visto, …separato da quello che vedevo io,…ma l’ho amato per te....per te che hai offerto i gioielli del tuo corpo a guasconi uomini ladri e che ti sei amareggiata per gli inganni a cui hai voluto credere ed accettare nascondendo oggi il tuo viso nelle parole altrui,…a te.…per te ho sviluppato la mia maturità,…per te ho raccolto tutti i miei ed i tuoi doveri, …per te ho taciuto sulle tue parole per non rompere quel patto,… per te ho cercato poi le impronte che hai lasciato per seguirle e baciarle con le mie labbra ma poi l’ho cancellate,…per me.
...a te che ingoi le perle dei tuoi ricordi, che di netto le spacchi tra i denti ed impassibile le ingoi, che ferisci e lasci il tuo segno senza toccare spada, ma i tuoi tagli sono più profondi di un aguzzo mare di cristalli frantumati, a te vorrei cucire il cuore con il filo di una nuova speranza e chiudere la falla della tua rabbia si,…a te..…a te che ti sei fatta tracciare sulla tua pelle i segni di vite altrui, vite di figli, marito, compagno,
avventore,..tracce nere e profonde che copri con i trucchi di colori, io vorrò cancellare quei segni con fango misto a vino, baciare quella pelle secca, coprirla con foglie di olmo, tamponarla con olio di cedro rendendola d’aria liscia.Ma a te,…a te che mi ha cullato la mano, inumidito le labbra, abbracciato la mia solitudine, si…a te…”sai”…io t’ho amata.