VIDEO TEAM GUARDIE GIURATE
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L'innalzamento delle misure di sicurezza sta rendendo la vita difficile alla criminalita' e gli ultimi dati indicano un trend virtuoso: -23% nei primi mesi del 2008. Continuera' nel 2009?
Post n°1 pubblicato il 23 Marzo 2009 da teamgpg
Nuovo sito web, in allestimento nuove sezioni, collaboriamo insieme.
Il Team è formato da Guardie Particolari Giurate che vorrebbero migliorare il mondo della Vigilanza Privata. |
Post n°3 pubblicato il 23 Marzo 2009 da teamgpg
La Guardia Giurata, propriamente detta Guardia Particolare Giurata (G.P.G.), è un privato cittadino che possiede i requisiti utili al rilascio di un Titolo di POLIZIA è quindi autorizzato dallo STATO ai sensi dell'art. 133 del T.U.L.P.S. a tutelare i beni, mobili ed immobili di privati o enti anche pubblici; ma non le persone, la cui tutela dell'incolumità è onere e prerogativa esclusivamente dell'Autorità di Pubblica Sicurezza (ART.1 DEL T.U.L.P.S.)). Le Guardie Giurate fanno riferimento quasi sempre ad un Istituto di Vigilanza VIGILANZA PRIVATA; più di rado a enti o privati, e purché diretti proprietari dei beni da tutelare. Il titolo di Guardia Particolare Giurata è soggetto a rinnovo ogni due anni previa verifica delle autorità preposte della persistenza dei requisiti psico-fisico-attitudinali nonché legali. La Guardia Particolare Giurata è inquadrata giuridicamente come "Incaricato di Pubblico ServizioO", benché alcune sentenze della Corte di CassazioneE ne abbiamo evidenziato anche la qualità di "Agente di Polizia Giudiziaria" e di "Pubblico Ufficiale"; ma solo quando, in determinate specifiche occasioni, chiamata a prestare soccorso ad altri Agenti o Ufficiali di Pubblica sicurezza. I poteri delle Guardie Giurate sono si rifanno ad un ordinamento del 1931. Da qualche anno si parla di una imminente riforma del settore della vigilanza Privata, resa ormai necessaria dallo scenario attuale in cui le odierne Guardie Giurate si trovano ad operare. Le G.P.G. possono stendere dei verbali in relazione al servizio cui sono destinate; ma questi fanno fede in giudizio fino "prova contraria" e non a fino a "Querela di Falso" come avviene per gli agenti di Polizia Giudiziaria. Il "Porto di Pistola" di cui sono quasi sempre dotate le G.P.G. è per "Difesa Personale" con tassa governativa ridotta; quindi dà diritto al porto, anche fuori servizio, in tutto il territorio nazionale, isole comprese, con le limitazioni imposte dalla legge (non si può portare l'arma negli stadi, nei seggi elettorali, nelle pubbliche assemblee, riunioni politiche, ecc.). Quello di Fucile rilasciato invece raramente e dalle Questure per chi effettua Trasporto Valori, consente il Porto solo durante il servizio. Il rinnovo del "Porto d'Armi" è biennale e solitamente coincide con quello del "Decreto di Nomina". Alle G.P.G. che prestano servizio armato, quindi, vengono rilasciate due differenti "Autorizzazioni di Polizia", seppur collegate fra loro; questo perché in qualche luogo i regolameti delle Questure prevedono solo il servizio disarmato, come nel caso del controllo negli aeroporti; in altri casi, lo stesso cliente dell'Istituto di Vigilanza richiede guardie prive di pistola. Di conseguenza, anche se raramente, alcune Prefetture rilasciano il Decreto ma non il Porto. Alle G.P.G. armate viene poi concesso dalla legge potere rispetto ai "Pubblici Ufficiali": Esse, anche in servizio, possono farne uso solo per legittima difesa (anche di terze persone); e gliene viene concesso l'uso legittimo come agli Agenti e Ufficiali di Pubblica Sicurezza, per la repressione in flagranza di derminati delitti. Alle Guardie Particolari Giurate e gli istituti di vigilanza dai quali esse per lo più dipendono, i titoli vengono rilasciati dalla Prefettura; il controllo sull'operato viene poi espletato della Questura. Come anche del Questore è il regolamento provinciale sulle modalità del servizio e le dotazioni. Secondo l'Art. del 133 T.U.L.P.S.: Gli enti pubblici, gli altri enti collettivi e i privati possono destinare guardie particolari alla vigilanza o custodia delle loro proprietà mobiliari o immobiliari. Possono anche,con l'autorizzazione del Prefetto, associarsi per la nomina di tali guardie da destinare alla vigilanza o custodia in comune delle proprietà stesse. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. |
Post n°5 pubblicato il 23 Marzo 2009 da teamgpg
Quello che si dovrebbe sapere sulle rapine |
Post n°6 pubblicato il 23 Marzo 2009 da teamgpg
SERVIZIO INTERNO BOX BLINDATO IN BANCA |
Post n°7 pubblicato il 24 Marzo 2009 da teamgpg
RAPINATORI IN FRENATA (PARLANO LE BANCHE) Crollano le rapine in banca nei primi 6 mesi del 2008. ben il 23% in meno. E anche i dati in previsione del secondo semestre confermano questo andamento. La ricetta vincente: meno contante in cassa, tecnologie di videosorveglianza piu' avanzate e costante collaborazione con le forze dell'ordine, con il risultato di rendere le rapine sempre meno reredditizie ed elevare la probabilita' di arresto dei rapinatori. Cosi il futuro fa ben sperare. Nell'attuale contesto italiano infatti le banche rappresentano un bersaglio privilegiato esposto agli attacchi della criminalita' comune e organizzata. Le tecniche di difesa devono considerare le diverse tipologie di rischio, per esempio: le piu' varie forme di frode( clonazione di carte, furto di identita' elettronica, contraffazione di assegni, ecc...)gli attacchi informatici, gli assalti ai bancomat, e, infine, le rapine ai danni delle dipendenze bancarie.E proprio la rapina il reato che piu' preoccupa, non solo per la numerosita' dei casi, ma soprattutto per le possibili conseguenze ai dipendenti e alla clientela. L' esperienza piu' che decennale nell'osservazione del fenomeno ci rivela che questo ha subito nel tempo una profonda trasformazione. Negli anni, e' cambiato l'identikit del rapinatore: non piu', o meglio non solo, opera il professionista, ma sono sempre piu' freguenti i casi di rapine perpetrate da rapinatori improvvisati. Una delinquenza di piccolo cabotaggio, che alcuni definiscono "disorganizzata", e che si accontenta di un bottino modesto (non si arriva mediamente a 20000 euro, in realta' se si escludono le grandi rapine, il bottino e' di importo di gran lunga piu' contenuto, talvolta di poche migliaia di euro). Certo, il numero di rapine alle dipendenze bancarie italiane e' aumentato in valore assoluto, ma l'incidenza sul numero di sportelli tende, col tempo e con gradualita', alla riduzione. Basti pensare che alle 2958 rapine del 1998 corrispondeva un indice di rischio pari a 11,3 rapine ogni 100 sportelli, mentre alle 2972 del 2007 (cioe' un valore assoluto quasi analogo) corrispondeva un indice di 9,1 rapine ogni 100 sportelli. E logico quindi che la moltiplicazione degli sportelli bancari degli ultimi anni si sia tradotta in una moltiplicazione delle attivita criminali. Ma e' anche palese che, se le rapine sono aumentate, lo hanno fatto in un modo meno che proporzionale rispettoall'espanzione del numero degli sportelli. TRE AZIONI: Meno contante in cassa. Srumenti di videosorveglianza piu' evoluti Collaborazione con le forze dell'ordine DUE RISULTATI: Rapine meno redditizie Probabilita'di arresto piu' elevate. |
Post n°8 pubblicato il 24 Marzo 2009 da teamgpg
LE 10 REGOLE D'ORO DENTRO E FUORI LA BANCA 1 Porta con te solo piccole somme di denaro e usa di piu' le carte di pagamento (carta bancomat o di credito). Se smarrisci la carta o la rubano, puoi bloccarla con una semplice telefonata, mentre il contante, se sottratto, e' semplicemente perduto. 2 Puoi effettuare molte operazioni di pagamento usando l'internet banking comodamente da casa. 3 Se possibile evita di effettuare prelievi lo stesso giorno e alla stessa ora. Magari chiedi ad una persona fidata di accompagnarti in banca, soprattutto se intendi prelevare somme ingenti. 4 I malviventi agiscono spesso da soli, ma possono anche operare con un complice. Ad esempio se prelevi contanti allo sportello in modo sistematico, potresti essere seguito da qualcuno all'interno della filiale e sagnalato ad un complice esterno. 5 Se ricevi una somma di denaro consistente non metterla in tasca o nel portafoglio davanti a tutti. Spostati in una zona piu' discreta, magari chiedendo supporto al cassiere e qui sistema i contanti. 6 Presta attenzione a cio' che succede attorno a te ed evita le strade isolate. Sono da evitare anche la calca e i luoghi troppo gremiti come i mezzi di trasporto pubblici e le manifestazioni. 7 Qualcuno potrebbe tentare di scipparti la borsa, tienila dalla parte del muro e presta attenzione agli attraversamenti. Sicuramente avai evitato di mettere i contanti in borsa, tuttavia un tentativo di scippo puo' sempre costituire un pericolo. 8 I borseggiatori sono astuti e sanno distrarre le vittime con vari espedienti. Non lasciarti distrarre. 9 In strada potresti essere avvicinato con una scusa da sedicenti finanziatori o falsi funzionari. Non fidarti. Concediti sempre il tempo di riflettere o di chiedere consigli a persone fidate. 10 Se utilizzi l'automobile non lasciare il contante in borse incustodite lasciate sui sedili. Portalo sempre con te e ricorda di chiudere le sicure dell'auto.
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Post n°9 pubblicato il 26 Marzo 2009 da teamgpg
Piantonamento Il servizio di piantonamento, consiste nel presidio fisso di un obiettivo da parte di una o più Guardie Particolari Giurate armate, in uniforme, dotate di protezione antiproiettile e collegate costantemente con la Centrale Operativa. Le aziende, gli enti pubblici, gli Istituti di Credito, le abitazioni private, ai quali questo tipo di servizio è rivolto, vengono così tutelati da una presenza costante anche 24 ore su 24, onde prevenire e reprimere atti criminosi. Il personale è interamente composto di GPG armate, ed è strutturato secondo un ordine gerarchico che va dal 4-5 livello al primo livello responsabile del servizio. Tutte le guardie svolgono il servizio di vigilanza armate ed in divisa. Il servizio si articola in:
Il servizio di piantonamento può essere utile per luoghi ove esiste un pericolo continuo, in particolare per la sorveglianza di entrate o uscite di locali soggetti a rapine. Inoltre è l’ideale per coloro che desiderino personale selezionato e di fiducia per vigilare internamente il proprio locale anche in orari di apertura al pubblico. Servizio Ispettivo Contrariamente ad una presenza costante, come il servizio di piantonamento, la visita ispettiva prevede un intervento dinamico della Guardia Giurata in un determinato obiettivo da controllare. Il servizio viene svolto prevalentemente nelle ore notturne da una GPG. Nell’arco di un turno di lavoro il servizio ispettivo di zona è eseguito per più Clienti e consiste nell’ispezione saltuaria dei loro rispettivi negozi, uffici pubblici e privati, attività commerciali piccole, medie e grosse. Il numero di ispezioni per ciascun Cliente viene stabilito per contratto. Durante l’ispezione, le Guardie hanno il compito di effettuare un controllo generale e, soprattutto, controllare gli infissi esterni, porte e finestre. Queste devono trovarsi perfettamente chiuse. Se ciò non fosse e si dovessero rilevare segni di scasso e di effrazione, la Guardia ne informa immediatamente via radio il Centro Operativo per gli opportuni interventi da parte delle Forze dell’Ordine. Questo tipo di servizio è la forma più antica di controllo per vigilare sulla proprietà privata. La Guardia che effettua i giri ispettivi ad orari casuali della notte, lascia come riscontro del passaggio un bigliettino con il simbolo della Vigilanza, uno ad ogni passaggio. E’ un servizio considerato utile per sorvegliare aree circoscritte, facilmente accessibili. Mentre risulta poco efficace per luoghi ove è custodita della merce facilmente trasportabile, o spazi difficilmente ispezionabili. In alternativa al classico bigliettino il servizio può essere documentato mediante la punzonatura di orologi di controllo posizionati in determinati punti del luogo da ispezionare. Questo tipo di controllo permette di conoscere l’ora di passaggio della Guardia. Trasporto Valori La raccolta ed il trasporto valori è una delle attività dell’Istituto che richiede una approfondita conoscenza delle problematiche connesse ed un elevato grado di sicurezza. Il personale Operativo utilizzato per questo servizio è altamente qualificato, adeguatamente addestrato al poligono del Tiro a Segno Nazionale, e munito di giubbotto antiproiettile, è sottoposto a periodiche simulazioni fuori dall’aula che diventano efficaci perché si riconducono all’esperienza quotidiana. L’equipaggio è composto di tre Guardie Particolare Giurate, armate. Il servizio è svolto all’insegna della massima sicurezza, con mezzi blindati e dotazioni specifiche ( dal tipo di blindatura, alle protezioni attive e passive, ai collegamenti radio satellitari e dai servizi speciali di scorte). Le procedure differenziate e personalizzate per ogni tipologia di attività sono gli aspetti che determinano la Qualità e l’affidabilità del servizio. Sala conta Attività importante e delicata che l’IVND offre agli Istituti di Credito, Centri Commerciali ed altri. Il denaro che viene prelevato dalla sede del Cliente, non viene semplicemente custodito all’interno dell’Istituto (caveau), ma subisce alcune fasi di lavorazione come: ricontazione – verifica e trattamento e per ultimo il confezionamento, rendendo il tutto disponibile in tempi brevi per la riconsegna come da specifiche istruzioni impartite dal Cliente. Tutte le operazioni vengono effettuate da personale adeguatamente formato e responsabilizzato, mediante l’ausilio di apparecchiature specifiche a norma. La sala conta è moderna ed efficiente, in genere situata all’interno della sede operativa, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza e di monitoraggio dell’ambiente. Custodia Beni e Valori Servizio garantito dal settore caveau, dotato di porte blindate, di assoluta sicurezza, il meglio per custodire valori – quadri d’autore – documenti – opere d’arte – e tutto ciò che richiede sicurezza, 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Il settore caveau è attrezzato per la custodia specializzata di pellicce. Questa attività è garantita da un ambiente tenuto costantemente a temperatura ideale e monitorato da un complesso sistema di protezione. Localizzazione satellitare Il sistema GPS (Sistema di Posizionamento Globale) lo si può considerare il servizio tecnologicamente più innovativo in assoluto. Consiste nella radio localizzazione satellitare a distanza di un mezzo in movimento sul territorio Nazionale. Permette azioni in tempo reale nella gestione del mezzo, ricostruendo il percorso, eseguendo controlli ed inviando comandi. Il servizio interessa i possessori di auto di valore, aziende per il monitoraggio in tempo reale del posizionamento dei propri mezzi, società di trasporto valori, autobus, ecc. Il sistema consiste nell’installare sul mezzo da monitorare un dispositivo dotato di una caratteristica cellulare incorporata. Il dispositivo GSM impiegato è in grado di inviare al Centro Operativo la posizione del veicolo, utile per le eventuali segnalazioni d’allarme. Teleallarme Per garantire una maggiore sicurezza ad un insediamento, ad un negozio, ad una abitazione, occorre innanzitutto installare un buon impianto antintrusione, secondo canoni normativi appropriati; occorre tenere l’impianto in regolare manutenzione; occorre infine collegare l’impianto con canali, ragionevolmente a prova di sabotaggio, ad organismi in grado di garantire la ricezione dell’allarme ed un’idonea reazione. La soluzione proponibile è quella di collegarsi alla sala operativa di un Istituto di Vigilanza privata, che vive esclusivamente per servire i propri Clienti e che dispone di pattuglie di pronto intervento, che non ha altri compiti all’infuori di questo. Per questo il servizio di teleallarme è considerato una delle attività fondamentali connesse con la sicurezza del patrimonio. La Vigilanza è dotata di un sistema di controllo a distanza che consente di verificare la condizione di sicurezza, in tempo reale, dei Clienti presso le quali siano installate delle Unità Periferiche radio. L’assistenza tecnica come la posa e l’attivazione delle periferiche radio viene garantita 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno da tecnici qualificati. Gli apparati periferici, sono collegati ad impianti di antintrusione installati presso le sedi del Cliente. Le operazioni di controllo concordate vengono attuate a mezzo del Centro Operativo in modo programmato o manuale. In programma, vengono effettuati controlli con ripetizione ciclica variabile e ad orari prefissati, secondo le esigenze dettate dall’ubicazione e dal rischio del sito da controllare; si possono effettuare controlli tendenti a stabilire se sia stato inserito o disinserito l’impianto d’allarme nelle ore di chiusura–apertura, nonché l’avvenuta attivazione di macchine o centrali. In manuale: possono essere effettuate verifiche manuali, che danno le stesse informazioni circa lo stato dei vari allarmi, collegati alle Periferiche, attivazioni accensione e spegnimento di macchine, apertura e chiusura di cancelli o finestre, attivazione e disattivazione di centrali e impianti di riscaldamento, ecc. Per tutte le operazioni di controllo e attivazione possono essere fornite, a richiesta, le stampe documentali sia periodica che saltuaria. Inoltre, tramite il collegamento con le periferiche radio possono essere acquisite indicazioni, oltre che sull’attivazione degli impianti d’allarme, su molteplici condizioni anomale. Del tipo: intrusione, furto, incendio, manomissione, guasto centrale, allagamento, fuga di gas, rapina, assenza di rete, arresto macchina o di impianti, e tante altre attivazioni. Alla ricezione di un segnale d’allarme la Centrale Operativa visualizza la periferica che ha inviato il segnale e di conseguenza il Cliente in questione, inviando in loco in tempo reale una pattuglia di pronto intervento. Telesoccorso Il telesoccorso è un sistema all'avanguardia che propone soluzioni tecnologicamente avanzate, sicure ed efficace, di grande utilità per tutte le persone che vivono sole, anziani con particolare stato di bisogno fisico, che in qualsiasi momento possono aver bisogno di assistenza. Il dispositivo è costituito da un radiocomando di piccole dimensioni, utile per l'attivazione a distanza della richiesta di soccorso. Da un combinatore telefonico installato presso l'abitazione dell'anziano, o in alternativa da una periferica radio monodirezionale nel caso l'anziano fosse sprovvisto di linea telefonica. Sia il combinatore con la linea telefonica, che la periferica radio viene collegato con la Centrale Operativo dell'Istituto di Vigilanza. Il combinatore o la periferica viene sollecitato dal radiocomando in dotazione all'anziano, che in condizione di necessità mediante la semplice pressione del pulsante invia al C.O. il messaggio di soccorso, attivando le procedure di assistenza-soccorso. Il C.O. al momento della ricezione del segnale di richiesta assistenza visualizza sul monitor del computer dedicato per il telesoccorso i dati caratteristici dell'anziano con tutte le informazioni di eventuali patologie pregresse e attuali, terapie da seguire e recapiti telefonici di familiari. Il tutto come da specifiche di accordo per il servizio richiesto. Il Cliente che ha collegato il proprio impianto alla nostra C.O. presidiata 24 ore su 24, oltre ad una gestione completa dell'apparato stesso , può beneficiare del nostro servizio di pronto intervento a cui è preposto un adeguato numero di pattuglie altamente qualificate pronte a garantire un'efficace intervento. Video Sorveglianza È un sistema di monitoraggio utile nei casi di rilevazione o segnalazione di situazione di emergenza. Consente alla C.O. di valutare la natura e la concretezza del segnale di allarme in corso, in quanto oltre alle normali segnalazioni vengono analizzate le immagini che giungono dall'area interessata dall'allarme. Le immagini osservate su monitor a 21” provenienti dalle telecamere, possono essere registrate sia automaticamente tramite opportuna programmazione, che manualmente mediante l’intervento dell’Operatore di centrale. In caso di ricezione di segnalazione d’allarme, la C.O. in contatto radio con la pattuglia intervenuta sul sito in allarme, ha la possibilità di guidare i controlli fornendo utili indicazioni necessarie ad effettuare l’ispezione in massima sicurezza. Il sistema, consente, mediante telecamere posizionate in punti strategici, di monitorare a distanza i luoghi, o locali, e tutto ciò che necessita di una sorveglianza. La C.O. è in grado di ricevere segnalazioni automatiche in presenza di allarme, segnalazioni di manomissione e mascheramento di una telecamera, effettuare test ciclici delle periferiche. Inoltre fornisce le registrazioni delle immagini utili a costruire un’adeguata documentazione disponibile sia per le forze dell’ordine per ulteriori indagini, che per il Cliente per fini assicurativi. FONTE: WIKIPEDIA |
Post n°10 pubblicato il 26 Marzo 2009 da teamgpg
Nella Roma antica, nel III secolo a.C. esisteva una particolare istituzione denominata "Ufficio degli Edilii" che potremmo chiamare gli antenati degli attuali Istituti di Vigilanza. Infatti, mentre il Senato indicava la politica di Romaa, i consolii, i pretorii e i censorii avevano varie funzioni di carattere soprattutto amministrativo, e i questorii erano magistrati delle finanze, l'Ufficio degli Edili soprassedeva esclusivamente alla vigilanza sulla vita economica e religiosa ed attuava la prevenzione custodendo i beni dei civess e della collettività. L'Ufficio degli Edili era costituito da quattro capi, detti appunto Edili, eletti dal Senato; essi avevano ai loro ordini delle guardie, dette Praefecti Nocturni, costituenti una particolare milizia non assoggettata alle sfere militari vere e proprie, ma esclusivamente impegnata per la vigilanza e custodia dei beni pubblici e privati. Le guardie alla dipendenza degli Edili, potevano arrestare i delinquenti ed avevano l'obbligo di far rispettare leggii ed edittii. Nelle case degli Edili, poi, potevano essere custoditi beni e valori anche dei privati, la stessa cosa che si fa oggi nei caveauu degli Istituti di Vigilanza Privata. Dopo la caduta della Roma repubblicanaa e del successivo imperoo, bisogna arrivare sino all'alto medioevoo per ritrovare organismi con funzioni e scopi simili a quelli delle Guardie Particolari Giurate e precisamente durante il complesso e grandioso fenomeno denominato "Comune Cittadino". Al tempo dei comuni, che vedeva la città cinta da mura, vennero costituite le milizie cittadinee. Tale milizia, in periodo di pace, veniva esclusivamente impiegata per la vigilanza e la custodia dei beni dei cittadini che si svolgeva soprattutto di notte e durante i mercati urbani ed extraurbani, sotto il controllo del console o del podestàa'. Nel periodo dei comuni, alle corporazionii, che rappresentavano alcune categorie di cittadini che svolgevano la stessa arte o mestiere, venne anche concesso di costituire corpi autonomi di milizia urbana, stipendiati e gestiti dalle stesse corporazioni. Queste milizie avevano il compito di proteggere esclusivamente gli interessi degli appartenenti alla corporazione. Comincia così a delinearsi il carattere non solo pubblico ma anche privatistico di alcuni organismi che avevano esclusivamente lo scopo di tutelare i beni di privati cittadini. La famosa figura del passeggiatore notturno con piccaa e lanternaa, spesso accompagnato da un grosso canee, presente in tanti quadri fiamminghi ed italiani del XIV, XV e XVI secolo non è altro che quella del precursore delle Guardie Particolari Giurate odierne. La scomparsa dei comuni non decretò la fine di queste figure che continuarono ad esistere e a svolgere i loro compiti di vigilanza sotto svariate forme. Si arrivò fino alla costituzione del Regno d'Italiaa che vedeva però gravi carenze legislative riguardo le licenze e le funzioni delle Guardie Particolari Giurate. Occorreva quindi, per regolamentare la materia, qualche promotore coraggioso. Nel 18700 a Padovaa, per iniziativa di un certo Giuseppe Lombardii, ex garibaldino, sorse il primo Istituto di Vigilanza Privato italiano. Lombardi, con pochi uomini, iniziò a svolgere un servizio di vigilanza urbano con l'appoggio dell'allora Prefetto di Padova Luigi Bertii (successivamente divenuto capo della Poliziaa). Il Berti, conscio delle nuove esigenze venutesi a creare col nascere dell'era industriale per effetto dell'urbanizzazionee e del successivo fenomeno criminologo in chiave moderna, condivise l'iniziativa del Lombardi e quale Prefetto di Padova favorì l'iniziativa. Da Padova tale iniziativa venne estesa a Veneziaa, poi a Milanoo, Genovaa e Torinoo dove l'Istituto venne denominato "Cittadini dell'Ordine" ed ancora oggi opera in gran parte delle province piemontesii e lombardee. Il processo di espansione sopradescritto avvenne però con grosse difficoltà iniziali, mancando infatti una precisa normativa sulla materia, Giuseppe Lombardi venne per due volte trascinato in tribunale sotto l'accusa di "usurpazione di pubblici poteri" e di "accolita di uomini ed armi senza il permesso delle Autorità Governative". Tuttavia venne sempre assolto e finalmente vide la propria iniziativa riconosciuta e regolamentata da precise disposizioni. L'esperienza di Lombardi venne seguita, negli anni successivi da altre persone che diedero vita ad organizzazioni analoghe e negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondialee, per volere delle Istituzioni Nazionali, furono costituiti in quasi tutte le città d'Italia Istituti di Vigilanza sotto l'egida dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, creati soprattutto per dare occupazione agli ex combattenti della grande guerra. Si espanse così in Italia la vigilanza privata. |
Post n°11 pubblicato il 27 Marzo 2009 da teamgpg
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Post n°12 pubblicato il 27 Marzo 2009 da teamgpg
La sicurezza (dal latinoO "sine cura": senza preoccupazione) può essere definita come la "conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati indesiderati". In termini più semplici è: sapere che quello che faremo non provocherà dei danni. Il presupposto della conoscenza è fondamentale da un punto di vista epistemologico poiché un sistema può evolversi senza dar luogo a stati indesiderati, ma non per questo esso può essere ritenuto sicuro. Solo una conoscenza di tipo scientifico, basata quindi su osservazioni ripetibili, può garantire una valutazione sensata della sicurezza. La sicurezza totale si ha in assenza di pericoli. In senso assoluto, si tratta di un concetto difficilmente traducibile nella vita reale anche se l'applicazione delle norme di sicurezza rende più difficile il verificarsi di eventi dannosi e di incidenti e si traduce sempre in una migliore qualità della vita. Nella lingua italiana, come in altre lingue, il termine sicurezza non viene molto bene differenziato da quello di prevenzione. Forse, più che un problema linguistico, si tratta di un residuo di antichi concetti sul fato, sull'ineluttabile e sulla prevalenza del destino e della fortuna rispetto all'intelligenza umana. Quando si verifica un incidenteE, ancora oggi si sente parlare di sfortuna. Si può affermare che un incidente è causato dal mancato rispetto delle norme di sicurezza. Campi di applicazioneI campi in cui è vitale che la sicurezza sia uno dei primi obiettivi sono molto numerosi, così come vari sono i sistemi per raggiungere un grado di sicurezza ritenuto accettabile. Le attività lavorative in genere ma anche la vita domestica, gli hobby, il gioco e lo sport richiedono alcune attenzioni particolari. Praticamente ogni settore della vita moderna ha delle implicazioni relative alla sicurezza: l'informaticaa (vedi sicurezza informaticaa), le comunicazionii, i trasportii, sicurezza automobilisticaa. Sicurezza nazionaleUn capitolo a parte è costituito dalla sicurezza nazionale e internazionale, dalla difesa da atti di terrorismoo e da catastrofii (terremotii, maremotii, uraganii, etc.), i relativi compiti sono svolti in Italia dalla protezione civilee, attraverso le direzioni regionali, i comandi provinciali e i distaccamenti presenti sul territorio nazionale, che dipendono dal ministero dell'Interno. Sicurezza dei luoghi, delle abitazione e delle stradeNella vita quotidiana, per migliorare la sicurezza, diminuire la possibilità di infortuni e incidenti, aumentando nel contempo la probabilità di risolvere favorevolmente ogni situazione di emergenza, sono necessarie azioni preventive ed organizzative adeguate, che includono:
Nel mondo del lavoro organizzato, il compito di garantire la sicurezza dei lavoratori è del datore di lavoro che, per le leggi della Unione Europea, deve adoperarsi per rendere l'attività dei propri sottoposti "sicura". La più recente norma italiana in materia di sicurezza sul lavoro è il Decreto Legislativo 81/2008, che ha abrogato e sostituito molte delle precedenti norme, tra cui D.P.R. 547/1955 (sicurezza sul lavoro); D.P.R. 303/195 (igiene sul lavoro); D.Lgs. 626/94 (organizzazione della sicurezza); D.Lgs. 494/1996 (cantieri edili). In Italia l'ISPESL (www.ispesl.it) svolge attività di definizione e diffusione delle linee guida per l'adozione di misure di prevenzione e protezione. Da Wikipedia |
Post n°13 pubblicato il 27 Marzo 2009 da teamgpg
Le guardie particolari giurate si affidano a leggi del 1931, siamo arrivati nel 2009 e nessun politico ha mai cercato di fare qualcosa per migliorare questa pecca italiana. Si è parlato sempre di proposte, ma mai niente di effettivo, tutte le proposte di riforma sono o state bocciate o messe in disparte! |
Post n°14 pubblicato il 28 Marzo 2009 da teamgpg
Il giubbotto antiproiettile è un indumento, generalmente con taglio a gilett o casacca, usato da esercitii e forze dell'ordine che serve a proteggere l'operatore dai colpi di arma da fuocoo e/o schegge da frammentazione di esplosivi (in questo caso anche noto come "flack jaket"), fermando il proiettilee e/o le schegge al suo interno. Generalmente è realizzato da un contenitore esterno in tessuto balistico ("carrier") e più pannelli balistici interni a seconda del grado di protezione. I pannelli balistici sono generalmente costituiti da più strati di fibre aramidiche intrecciate (kevlarr) o tessute ed incollate su microfilm di polietilenee (twaron e spectra). La funzione delle fibre è quella di assorbire e disperdere la forza di arresto e penetrazione della palla (o scheggia) attraverso la deformazione plastica (allungamento) delle fibre stesse. Il numero di strati sovrapposti determina la capacità di protezione del pannello balistico, generalmente classificato in classi di protezione NIJ (Stati Uniti) o SK (Germania). Normalmente i pannelli balistici realizzati con tale tecnologia consentono la protezione contro palle da arma corta e limitatamente da armi automatiche fino al calibro 9x21, velocità fino a 600m/s. Per la protezione contro palle rigate da arma lunga (calibri 223, 308 e superiori), è necessaria l'aggiunta di pannelli semirigidi o rigidi in materiali metallici (alluminio balistico; acciaio balistico; titanio balistico) o ceramici (Boro-Carbride; Silicio-Carbride); plastici come il poliuretano ultrauretanico ad alta densità. Questi pannelli aggiuntivi consentono la frammentazione dell'ogiva di palle veloci (oltre 700m/s) in parti più piccole facilmente arrestabili dal sottostante pannello balistico in fibra aramidica. La differenza tra le diverse soluzioni riguarda soprattutto il peso, fattore molto vincolante nella scelta della protezione più adatta alle missioni da svolgere. Un corpetto di classe NIJ-IV può pesare fino a 7kg. È indossato per proteggere le parti vitali del corpo. Prende questo nome perché si indossa come un giubbotto normale, la parte che copre la zona anteriore del corpo si unisce a quella posteriore con delle strisce di velcro. I modelli più validi offrono anche protezione laterale dei fianchi, del basso ventre, del collo, delle spalle. Una curiosità: negli anni 70/80 fu prodotta una sorta di mutandone in kevlar, concepita per gli elicotteristi esposti al tiro dal basso con armi leggere. I giubbotti utilizzati dall'esercito e dalle forze dell'ordine vengono testati per poter resistere all'impatto di raffiche di proiettili. Questa capacità è definita multi strike. Nonostante i proiettili abbiano una massa molto piccola la loro quantità di moto è grande poiché viaggiano ad una velocità superiore ai 300 m/s, sebbene l'impulso non sia tale da spostare il corpo umano. Scene di vittime spostate anche di metri per l'effetto di proiettili ricevuti sono solo finzione cinematografica. L'impatto di proiettili attraverso pannelli balistici causa comunque traumi da punzonamento (in inglese blunt trauma): ematomi, lesioni interne, fratture localizzate, a causa della deformazione del pannello stesso, che trasferisce comunque al corpo l'energia assorbita dalle fibre (al netto di quella dispersa con le deformazioni plastiche) e la penetrazione di punzonamento dovuta al carico puntuale dell'ogiva. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. |
Post n°15 pubblicato il 14 Aprile 2009 da teamgpg
E' ormai da tempo che navigo nel web in siti di vigilanza armata. In questo periodo ho avuto modo di conoscere bene quali sono i problemi relativi alla nostra situazione lavorativa, riscontrando che (purtroppo) il vero ed unico problema siamo proprio noi guardie giurate. Sappiamo solo parlare dei nostri problemi...c'e' chi dice che e' un lavoro usurante, chi dice che dobbiamo manifestare, chi dice di scioperare. Si parla di licenziamenti facili e di contratti a termine...ma la cosa piu' scandalosa e' che in tanti lanciano il sasso e nascondono la mano. Parole, parole e pochi fatti in sostanza.E ora che tutti noi (causa dei nostri mali) ci svegliamo e cominciamo tutti insieme a prendere quelle decisioni importanti che rivoluzioneranno il nostro settore. Trovo inutile che nei vari forum di vigilanza scrivete che bisogna reagire(solo perche' protetti da un nickname) e invece su facebookvi tirate indietro e non commentate nulla sulla nostra situazione, forse perche' qui usate il vostro vero nome?. Pensate che chi sta scrivendo queste righe e' una GPG come voi, ed io sono uno di quelli che con il mio IVP va daccordissimo, non ho nessun problema e a volte mi sento un raccomandato della centale operativa. Eppure ho sposato questa causa nonostante non ne abbia bisogno. Solo per senso di giustizia verso i piu' deboli, quelli che hanno paura di parlare e che aspettano che altri facciano il lavoro dei salvatori della categoria per loro. Con il concetto di onesta' e solidarieta' lavorativa porto avanti quei valori che hanno fatto di me una GPG. Sin da bambino mi sono sempre sentito di essere un uomo di legge, e di far rispettare la legge. Anche se ora sono un semplice incaricato di pubblico servizio e non un pubblico ufficiale. Ma questo non c'entra niente con il fatto di far rispettare i diritti dei lavoratori, di quei lavoratori che abbassano la testa e non si lamentano mai...Ma adesso e' ora che tutti voi vi svegliate dal letargo che non avra' mai risveglio, se non uscite allo scoperto adesso da quel comodo guscio che vi fa credere di essere al sicuro fino alla pensione. Scoprirete molto presto che non sara' cosi. La vigilanza e' in crisi ed i licenziamenti previsti nei prossimi anni saranno tanti, tantissimi. E questa crisi potrebbe toccare anche a voi, voi che vi sentite al sicuro. M a quando lo scoprirete sulla vostra pelle sara' troppo tardi. E' tempo di agire ora. Tutti insieme. Basta con le divisioni. Questo gruppo e' nato appunto senza alcun scopo sindacale. Non ha capi, non ha sponsor pubblicitari e non vende niente. Cerca solo di essere al tuo fianco, per farti capire che l'ora e' arrivata e non c'e' piu' tempo.da perdere. Certo non siamo santi e non facciamo miracoli. Ma abbiamo ottime idee di come poter agire per far si che la crisi non ci tocchi dal vivo, Quello che ti chiediamo e' soltanto di scrivere e dire la tua, un semplicissimo stimolo per farti sentire sicuro di te. Perche' se non dai il tuo contributo almeno in questo, noi non avremo la forza di agire e portare avanti quelle idee di innovazione che hanno bisogno del tuo sostegno. Perche' per vincere questa battaglia c'e' bisogno di collaborazione e adesioni. Ma soprattutto bisogna far sentire a chi ci manovra che non siamo piu' quei burattini silenziosi e senza nome e cognome. Come dico sempre a tutti: La conquista piu' grande mai fatta dalla nostra categoria potrebbe cominciare proprio da qui. Ma non e' giusto che quello che dovremmo fare tutti insieme venga fatto da poche persone. Spogliatevi dalla veste di fantasmi con la pistola. Vorrei anche precisare una cosa. IO non mi intendo molto di ccnl e piattaforme varie...per questo ci sono i miei colleghi che parlano per me. M a so benissimo come si effettua un servizio di trasporto valori, un servizio di antirapina, e come si manda avanti una centrale operativa. Dico questo per rispondere ad una collega che mi ha fatto una domanda alla quale non ho saputo rispondere. TEAM e' sinonimo di squadra...dove non arrivo io c'e' sempre un collega che interviene in mio aiuto. Perche questo e' lo spirito del team. Questo e' stato il motivo per cui e' nato questo gruppo. Semplicemente per fare in modo che tutti noi possiamo uscire allo scoperto, ma soprattutto uscire dall'ignoranza del non sapere. Perche' nessuno e' nato imparato, ma si impara crescendo, con l'aiuto del prossimo. E in questo caso il prossimo siamo semplicemente tutti noi.Abbiamo tutti qualcosa da imparare e abbiamo tutti ualcosa da insegnare. Ma se nessuno di noi parla, sara' impossibile farci ascoltare. E se nessuno ci ascolta resteremo sempre fantasmi con la pistola. CONCLUDENDO: Chiedo semplicemente a tutti voi di dedicare dieci minuti al giorno del proprio tempo libero per interagire nel gruppo, facendo sentire la propria voce in maniera concreta, non dimenticando che c'e' gente on line 24 ore su 24 che lavora per capire come uscire da questa situazione, usando ore del proprio tempo libero per uno scopo ben chiaro...Migliorare il mondo delle Guardie Giurate Italiane.
UN SALUTO A TUTTI.
GPG Jean Jose' Rosati ( noi siamo tutto quello che rimane del nostro futuro) |
Post n°16 pubblicato il 23 Aprile 2009 da teamgpg
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