Creato da: tempiofermo il 06/11/2010
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« UNO STEMMA?UNA TESTA MISTERIOSA »

DAMNATIO MEMORIAE ?

E' FACILE DIRE,

COME LO FA

PROF. DOMENICO LANCIANESE, CHE;

"...PAPA GIOVANNI XXII ... ORDINO' DI CANCELLARE OGNI SIMBOLO E OGNI TRACCIA DELLA PRESENZA DELL'ORDINE DEL TEMPIO" (= DAMNATIO MEMORIAE)", CFR.  www.lemiemarche.it/page/5/,

non citando mai il nome latino della rispettiva bolla papale, della sua data e luogo di edizione, e degli archivi che eventualmente conservano le copie del detto documento.

Ma la storia è scienza o no?

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Franco il 29/11/10 alle 01:00 via WEB
ITINERARI E PRESENZE DELL’ORDINE CAVALLERESCO NELLE MARCHE DEL LANCIANESE NON E' ATTENDIBILE
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Franco il 29/11/10 alle 01:17 via WEB
La Storia cerca, investiga, ricostruisce, accerta l'esistenza dei documenti, dei fatti. Individua i documenti, li seleziona, li qualifica. Chi fa storia deve avere la capacità di far capire una situazione storica attraverso l'individuazione, la ricostruzione, l'interpretazione dei fatti significativi. Ogni ricerca storica porta e deve portare l'impronta dello storico. Quando leggiamo un libro di storia è bene occuparsi anche dello storico: capiremo meglio il libro e capiremo anche se è stata fatta violenza alla storia.
(Rispondi)
 
 
tempiofermo
tempiofermo il 29/11/10 alle 07:55 via WEB
d'accordo, ma attribuire a qualcuno (p.es. Giovanni XXII) ciò che non ha scritto (detta bolla) mi pare una grossa e squalificante!
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Franco il 29/11/10 alle 13:47 via WEB
Se ricordo bene all’inizio già avevo detto che il documento di Giovanni XXII era una balla. Perché proprio Giovanni XII? Bhe, è una mia idea, la Corona Francese non poteva dire che Clemente V aveva condannato i Templari e non poteva nemmeno diffondere una falsità perché altrimenti il regnante (Filippo) sarebbe apparso corresponsabile visto come si era comportato nei riguardi dell’Ordine. Meglio quindi incolpare un pontefice lontano dai fatti e meglio ancora, dopo la sua morte, tacciarlo di eresia preso atto dell’aiuto che aveva dato ai Cavalieri latitanti. Se non vado errato questa storia è venuta fuori in Italia verso gli anni ’70. A quel tempo interpellai gli autori che riportavano tale notizia per sapere la fonte. In sostanza è stato un copia e incolla da parte di tutti. Uno copiava l’altro, nessuno era a conoscenza della bolla del Papa che ordinava di “scalpellate le loro croci, gli affreschi, i sigilli e tutti gli ermetici simboli ovunque essi siano, affinché se ne estingua la memoria in eterno. Non soddisfatto, verificai la notizia presso l’Archivio del Vaticano. Nulla emerse. Che ci sia stata una “dannazione della memoria” verso l’Ordine potrebbe anche darsi, ma non nel senso letterale della condanna come previsto dal diritto romano ovvero il divieto di trasmettere il “praenome”, la distruzione delle immagini, la cancellazione dei simboli, la condanna “post mortem”, cancellare ogni traccia della loro esistenza (dagli archivi, tombe,..), etc.. Che non ci sia stata questo tipo di condanna, lo dimostrano i vari documenti templari giunti sino a noi (compresi gli Statuti e la regola, sia quella latina sia francese), le architetture, i simboli, i sigilli, i sepolcri, i numerosi accenni all’Ordine da parte di storici dal XV secolo. etc etc. La “dannazione della memoria” intesa in un altro senso, ossia “facciamo sparire, falsifichiamo, occultiamo i documenti Templari per impadronirci dei loro beni è stata attuata - dopo il marzo del 1312 - da parte delle Mense Vescovili e dalla Nobiltà i cui possedimenti confinavano con le proprietà Templari. Contraffazione nel vero senso della parola altrimenti i beni, come dettava la bolla pontificia, avrebbero dovuto passare ai Cavalieri di San Giovanni. Poi la “Damnatio memoriae” è stata attuata, sempre per lo stesso motivo, dagli storici (molti religiosi) locali del XIX secolo che hanno continuato a scrivere la storia del Tempio a loro modo e a loro piacimento (esempio a posto dei Templari sono indicati crocesegnati o ospedalieri, etc). Ma sono le loro reticenze, le volute disinformazioni e deformazioni, a fare leggere la verità tra le righe dei loro scritti per comprendere ciò che ostinatamente hanno voluto nascondere.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
tempiofermo il 29/11/10 alle 14:16 via WEB
Perché allora un esperto, come il Prof. Lancianese, ricicla OGGI le balle, non documentabili? Cmq, ti sono molto grato per la tua ponderta nota. Contiunuiamo...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Franco il 29/11/10 alle 15:06 via WEB
te l'ho detto il perchè:quando leggiamo bisogna occuparsi anche dello studioso. Faccio solo un esempio: il Lancianese dice che nel 1313 un contingente di Cavalleria Templare partecipò alla battaglia di Piane di Camerata Picena dove un semplice e suggestivo monumento ricorda il fatto d'arme e la partecipazione dei Cavalieri del Tempio. Ti sembra possibile che nel 1313 erano ancora operativi contingenti di cavalleria pesante templare tenuto conto che nel 1307 è l'inizio della persecuzione dell'Ordine dei templari e che nel 1312 è stato decretato lo scioglimento dell'Ordine. E poi un'altra cosa: il monumento ai Templari. Nella didascalia dell'opera c'è scritto "a ricordo della battaglia di Camerata 1309" (non vengono menzionati i Templari). Bastava chiedere all'amministrazione comunale di Camerata la quale (mi ha detto e fatto leggere) che i Templari non centrano un fico secco con il monumento. Questi sono gli esperti?? oppure sono quei famosi "copio e incollo"?
(Rispondi)
 
 
 
 
tempiofermo
tempiofermo il 29/11/10 alle 16:37 via WEB
Grazie ancora! Sei molto esauriente! Tornando indietro: Ma siamo sicuri che un eventuale archivio papale avignonese, con vari suoi fondi, fu trasferito al complato in Vaticano? Forse alcuni documenti furono depositati altrove... sto soltanto immaginando, da principiante! hehehe
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Franco il 29/11/10 alle 18:37 via WEB
Da quello che mi ricordo in Vaticano esiste l'archivio documentale di Avignone sotto il titolo: Legazione di Avignone, Nunziatura di Francia. Credo che l'archivio avignose (qui non ricordo tanto bene) sia stato portato a Roma verso la fine del XIV secolo, cioè quando il papa Gregorio XI stabilì definitivamente la sede in Roma. Nel XVII sec, con Urbano VIII, l'Archivio Segreto Vaticano avrebbe incamerato altri documenti (vari registri, bolle, libri, etc) fino a quel tempo rimasti ad Avignone. Che qualcosa sia sfuggito al Vaticano? che documenti pontifici ancora sono in Francia? Probabile! Se ciò fosse non dovrebbero essere documenti di un certo rilievo politico-religioso. Guardiamo Napoleone: nel 1800 si impossessò degli archivi papali portandoli a Parigi (tra le 3mila casse ce n'era una che riguardava il processo dei Templari)ma poi la Casa Borboni (nella persona di Luigi XVIII) decise la restituzione di tutti i faldoni dell'archivio vaticano. In questi viaggi di ritorno del materiale archivistico verso Roma si ripeterono gli inconvenienti occorsi nel viaggio di andata, ovvero la perdita di interi carri. Stessa cosa sicuramente con il viaggio Avignone Roma.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Franco il 29/11/10 alle 18:44 via WEB
tu dici: """ sto soltanto immaginando, da principiante! hehehe """ Dici sul serio? guarda se mi accorgo che bari ti porto al Pont Neuf a prendere un pò di caldo anche a te!! eh eh eh eh eh
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tempiofermo
tempiofermo il 29/11/10 alle 18:57 via WEB
ci ri-tornerei a Parigi e volentieri, ma non mi posso permettere ...; t'assicuro che il vero mio amore e la passione x iconologia... Vorrei rispondere anche alla Tua email, molto interessante, ma non capisco la sigla finale:TAF ??? Treni Alta frequenza... hehehe
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Franco il 29/11/10 alle 19:31 via WEB
TAF ossia: triplo abbraccio fraterno. Se avresti risposto allora eravamo sulla stessa frequenza.
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