Se ricordo bene all’inizio già avevo detto che il documento di Giovanni XXII era una balla. Perché proprio Giovanni XII? Bhe, è una mia idea, la Corona Francese non poteva dire che Clemente V aveva condannato i Templari e non poteva nemmeno diffondere una falsità perché altrimenti il regnante (Filippo) sarebbe apparso corresponsabile visto come si era comportato nei riguardi dell’Ordine. Meglio quindi incolpare un pontefice lontano dai fatti e meglio ancora, dopo la sua morte, tacciarlo di eresia preso atto dell’aiuto che aveva dato ai Cavalieri latitanti. Se non vado errato questa storia è venuta fuori in Italia verso gli anni ’70. A quel tempo interpellai gli autori che riportavano tale notizia per sapere la fonte. In sostanza è stato un copia e incolla da parte di tutti. Uno copiava l’altro, nessuno era a conoscenza della bolla del Papa che ordinava di “scalpellate le loro croci, gli affreschi, i sigilli e tutti gli ermetici simboli ovunque essi siano, affinché se ne estingua la memoria in eterno. Non soddisfatto, verificai la notizia presso l’Archivio del Vaticano. Nulla emerse. Che ci sia stata una “dannazione della memoria” verso l’Ordine potrebbe anche darsi, ma non nel senso letterale della condanna come previsto dal diritto romano ovvero il divieto di trasmettere il “praenome”, la distruzione delle immagini, la cancellazione dei simboli, la condanna “post mortem”, cancellare ogni traccia della loro esistenza (dagli archivi, tombe,..), etc.. Che non ci sia stata questo tipo di condanna, lo dimostrano i vari documenti templari giunti sino a noi (compresi gli Statuti e la regola, sia quella latina sia francese), le architetture, i simboli, i sigilli, i sepolcri, i numerosi accenni all’Ordine da parte di storici dal XV secolo. etc etc. La “dannazione della memoria” intesa in un altro senso, ossia “facciamo sparire, falsifichiamo, occultiamo i documenti Templari per impadronirci dei loro beni è stata attuata - dopo il marzo del 1312 - da parte delle Mense Vescovili e dalla Nobiltà i cui possedimenti confinavano con le proprietà Templari. Contraffazione nel vero senso della parola altrimenti i beni, come dettava la bolla pontificia, avrebbero dovuto passare ai Cavalieri di San Giovanni. Poi la “Damnatio memoriae” è stata attuata, sempre per lo stesso motivo, dagli storici (molti religiosi) locali del XIX secolo che hanno continuato a scrivere la storia del Tempio a loro modo e a loro piacimento (esempio a posto dei Templari sono indicati crocesegnati o ospedalieri, etc). Ma sono le loro reticenze, le volute disinformazioni e deformazioni, a fare leggere la verità tra le righe dei loro scritti per comprendere ciò che ostinatamente hanno voluto nascondere. |
Inviato da: att50enneFM
il 12/12/2011 alle 10:51
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il 21/11/2011 alle 21:57
Inviato da: Rossano
il 15/11/2011 alle 17:39
Inviato da: tempiofermo
il 05/01/2011 alle 09:45
Inviato da: tempiofermo
il 26/12/2010 alle 21:08