TERRA

Post N° 225


Paese mio che stai sulla collina,disteso come un vecchio addormentatola noia, l'abbandono, il niente son la tua malattia,paese mio ti lascio io vado via.Che sarą, che sarą, che sarą.Che sarą della mia vita chi lo sa.So far tutto o forse niente, da domani si vedrą,e sarą, sarą quel che sarą.Prima o poi capiterą che io debba andarmene, sarebbe gią arrivato il momento, cambiare aria in un posto dove la vita potrebbe essere pił facile, magari gił in paese, dove anche lasciare mamma sola per qualche ora potrebbe essere pił facile.... Ma non sarebbe facile nč giusto sradicarla da questo posto, dove abita da quarant'anni, la sua prima, la sua vera casa....la finestra sulla vallata piena di sole la mattina, la visita quotidiana del vicino.... Anche loro hanno paura che qualcosa cambi all'improvviso, se uno di noi o di loro se ne va, si resta soli, soli in un paese deserto... Sta morendo il mio Piobbico, lentamente, si rianima in certi momenti, in certe stagioni, in altri quasi soffoca sotto gli insulti della gente che non riesce a contenere... poi torna in un silenzio sonnolento... Si fa troppa fatica a tenerlo in vita, troppo poche braccia a ripulire dall'erba a coltivare gli angoli...eppoi perchč per chi...Quest'estate mi sono resa conto che alla fine non importa a nessuno, non importa un fico secco, vengono, lo vegliano e poi ripartono...e il mio lavoro per tenerlo in vita non appare, non sembra, non riesco a curare le sfumature, taglio l'erba pianto fiori, costruisco muretti a secco eppoi non riesco a star dietro a tutto... Sta morendo, ma io lo trovo lo stesso magnifico, "un braccio di Parigi", dice mia madre... neanche  l'angolo di paradiso pił bello e intimo assomiglia a questo, tra i monti azzurri, a questo, a questo biancore di case nel verde, sul fianco del monte... E una nebbiolina leggera stamane mi ha aiutato a farmi una foto, un promemoria sfocato, appannato dalla nostalgia del suo odore, dei colori, dei suoni.... paese mio, disteso come un vecchio addormentato....