TERRA

preghiera


CITTA' DI DIO La proposta fatta da Dio all'uomo, nel lungo periodo di gestazione a figlio di Dio, e' la piu' semplice che immaginar si possa. Nell'attesa del Regno, fa' tu il regno. Nell'attesa di essermi figlio, fa' tu da padre. Nell'attesa della giustizia e della pace, fa' tu la giustizia e la pace. Nell'attesa di cio' che desideri ti sia dato, da' tu la stessa cosa ai tuoi fratelli. Vuoi un paradiso d'amore? Fa' una terra che sia un paradiso. Vuoi essere perdonato, perdona. Vuoi essere sfamato, sfama. Vuoi essere liberato, libera. La terra diventa, quindi, per l'uomo il campo sperimentale dei suoi desideri, l'attuazione di cio' che ha nel cuore, l'esperienza nel visibile di cio' che si avverte suggerito nell'invisibile. A parte le contraddizioni dovute alla sua debolezza, e piu' ancora alla sua ignoran! za, l'uomo, nella costruzione della citta', impegna tutta la sete di giustizia e di bene che possiede. Nonostante gli errori, la sua marcia e' continuamente sospinta dall'idea del Regno. E se ha sbagliato, i suoi figli ricominceranno a marciare proprio partendo dagli errori dei padri e cercando di correggerli. Ogni generazione ha l'impressione di cominciare da capo. Ma non tutto e' perduto. Cio' che rimane di autentico e' l'amore. (Carlo Carretto) E' la mia preghiera del mattino, stamattina, l'impegno ad impegnarmi per la pace, contro la violenza, contro le torture....IMPEGNARMI ALLA PAZIENZA, a CONTROLLARE LA RABBIA quando del mio tempo non  resta niente per me, quando la stanchezza mi fa vedere nero..... Io vorrei che fosse cosė, a me piace guardare la mia religione sotto quest'ottica, vorrei provarci.... a non aspettare il regno di Dio. Detto cosė, confesso, mi fa impressione, intendo dire costruirlo.... magari - spero - senza travisare le intenzioni di Dio, senza ingaggiare guerre contro qualcuno... senza puntare il dito contro chi č diverso, non lo faccio, non č in me, non credo, spero!!! vorrei provare a costruire, a rispettare, ad amare sopra ogni cosa il mio prossimo, a non avere paura.....E la sera, quando mi ritrovo tra le mani i miei fallimenti, vorrei non arrabbiarmi e incattivirmi, non ruggire per le cose andate storte...vorrei chiudere gli occhi, riprendere fiato e ricominciare domani a provare.... Amen