TERRA

Carissimo Pierangelo...


E poi(P.Bertoli-M.Dieci-G.Borrelli)E poi fu la notte e il giorno e l'aria, il sole, la vitaGenesi oscura di un seme, fermento di forza infinitaE il passero spiega le ali appena scaldate dal soleSi innalza a guardare lontano e aquila fu la sua proleCostretto a vincere il tempo e le fiere Per sopravvivere osasti l'ignotoCreasti il mito e le dolci chimere per rendere tutti i giorni di vuotoIl mito creato da te contro i forti per dare agli oppressi il riparo dai tortiScopristi le terre ignorate per dare più spazio ai fratelliScalasti le vette dell'arteVolasti assieme agli uccelliSalisti più in alto nel cielo cercando altri mondi lontaniRompesti sempre quel velo violando gli spazi più arcaniFu uomo chi diede la vita al progressoFu uomo chi vinse con piccola forzaFu uomo chi seppe combatter se stessoFu uomo chi ruppe la ruvida scorza che copre l'amore, che cambia gli istintiSpezzando gli spazi dai loro dipintiE l'uomo creò un altro uomo generando da sempre se stessoRegalando ai suoi figli quel dono che divenne man mano il progressoE mettesti la macchina in moto, non sapendo che cosa faceviCome il mago che sfida l'ignoto, innocente perché non sapevi…