TERRA

Post N° 261


...in Sicilia ho visto tanti alberi strani: palme, carrubi, aranci, frassini ornielli che producono la manna. Ma qui non ci sono! E' poi  è troppo lontano andare a prenderne un ramo laggiù. Da noi potresti  tagliare un ramo di betulla o di ginepro o di alberella, di abete, di frassino, di acero di tiglio, di sorbo. Ma se vai qui dietro  il barco del Zai trovi un ciliegio selvatico che adesso ha le foglie rosse. Forse quello va bene anche per la tua maestra. Per me è un bell'alberello......Nella prima aula  a sinistra dlle scuole comunali sembrava che quella mattina fosse nato un boschetto. Tutti i ragazi erano entrati tenendo alto il ramo di un albero che la maestra fece posare sul banco, ognuno al suo posto. Non che quei quarantacinque ragazzi avessero portato quarantacinque specie diverse perchè più d'unoerano rami di peccio e di abete, di faggio e di pioppo; mam c'erano pure ramoscelli di olmo, di tiglio di larice, di acero, di betulla, di sorbo con le belle bacche rosse, di ginepro con le bacche azzurre, di melo selvatico con i piccoli pomi verdi e rossi, di ciliegio, Due ragazzi del centro avevano persino portato rami di tuia e pino argentato che erano andati a raccogliere nel Parco della Rimembranza. Forse nemmeno la maestra sarebbe stata capace di spiegare tutti  quegli alberi. dopo le preghiere del mattino e la canzone degli alpini, l'esperto botanico suddivise i rami in Gimnosperme e Angiosperme e pi ancora in Classi, Famiglie e Genere. Ogni scolaro seguiva con interesse la lezione. Il botanico prendeva in mano il rmaoscello e faceva alzare la mano a chi lo aveva portato. Così Giacomo non dimenticò più che il ciliegio appartiene alla classe delle Dicotiledoni, famiglia delle Rosacee, genere Prunus e che ci sono molte specie di alberi di ciliegio, quello che aveva portato lui era avium. in partenza per il fronte russo..Giacomo l'accompagnò al binario. Non parlarono più. Arrivò il treno; Mario salì in una carrozza di terza classe e si affacciò al finestrino:  - Ciao, - gli disse.E dopo, come se dodici anni non fossero passati, ridendo: - Giacomo sai dirmi la classificazione del ciliegio?Giacomo rimase perplesso poi rise anche lui e mentre il treno si avviava gli gridò:- Dicotiledoni, specie delle Rosacee, genere Prunus, specie aviumAmo questo libro, francamente non so dire perchè...un ragazzino che fa i compiti e i nonni ascoltano, tutti quegli alberi citati che mi sono familiari, eppoi questo episodio, questa condivisione, questa nozione inutile forse, impressa nella mente e tornata a galla in quel momento...Non solo questo. Quando l'ho letto lavoravo al museo delle armi... al mio paese il museo è quasi sempre deserto e io potevo leggere quanto volevo. C'era una bicicletta da bersagliere, ruote piene, smontabile... e io non me ne curavo, finchè non ho letto che le ritrovavano sull'altopiano d'Asiago in posti dove non ci si reggeva nemmeno in piedi. Del museo conservo molti bei ricordi, ma la bicicletta da bersagliere... e questo libro Le stagioni di Giacomo Mario Rigoni Stern, questi due più di tutto