TERRA

Post N° 272


ovvio è così, è insicurezza... cambio classe scuola una volta alla settimana, questa è durata un mese, quando è così ti danno l'incarico di continuare discorsi, di andare avanti col programma, di proseguire cose cominciate e concepite da altri....E io mi butto ogni volta con affetto, mi lancio in ricerche, provo, modifico il linguaggio cerco modi per guadagnarmi la fiducia dei bambini...sonoo la supplente, me lo fanno notare... Cerco di prepararmi, certe volte è nuovo e ho poco tempo, e l'ambizione di far bene..e magari mi scontro coi bambini che non afferrano al volo, che sono stanchi, come stamattina, che avrebbero bisogno di stare di più su un punto.... Oppure mi trovo a fare qualcosa che non condivido, per es spiegare la metà prima della divisione, la metà con la formula numerica, la metà 4:2...e ho poco tempo per tornarci sopra ancora e ancora, poco tempo per vedere i frutti delle cose che ho seminato...e l'ambizione della compiacenza di quella che tornerà, l'ambizione di vedere gli occhi accesi dei bambini, l'ambizione di riuscire ad essere chiara , di dare il taglio giusto...Vorrei essere rassicurata, si, e vorrei imparare, mi piacerebbe lavorare in un clima di collaborazione e di aiuto...Ambizione perchè è frutstrante questo ruolo di supplente, in mezzo a quelle che supplenti non sono state perchè sono le generazioni nuove e dopo l'università sono entrate, senza andare svolazzando qua e làRassicurazioni, si, e magari una lode, anche se il bidello mi ripete..."maè tu stai a fa tutte ste cose, ma guarda che ...non te daranno manco la bambola!!!" E io continuo, perchè in questo tempo provo a capire, a sperimentare se posso, da dove potrei cominciare... e guardo e nella testa copio... eppoi se facessi meno mi sentirei in colpa... E il giudizio di chi torna mi farà male, perchè magari non ricorda che fatica è costruire un codice coi bambini e ..... Ecco insomma, nessun merito, forse un pò di esagerazione... che stress!!