TERRA

...non toccate la mia vita, è vita piena!!


Ho fatto le pizze di Pasqua, le pizze dolci che si fanno dalle mie parti, profumate di profumi che si producono tra Marche e Umbria, nel ducato di Camerino e... fino a Foligno e forse oltre. Per procurarsi gli estratti bisogna rivolgersi a negozi specializzati in pizze di Pasqua, a drogherie fornite o a spacciatori di fiducia. Io ho il mio fornaio. Un estratto , lievito di casa lievito di birra 40 uova anici limoni liquore bianco qualche candito ma pochi, come se imperasse la miseria un pizzico di uvetta lievito per ciambellone e.... la pazienza di aggiungere al lievito un uovo alla volta, impastando e lasciando lievitare. Era un lavoro che iniziava all'alba, a ricordare che bisognava "rinfrescare il lievito" il tocco delle campane, le pizze si facevano il venerdì santo, e i rintocchi sono quelli che si possono ascoltare fino a mezzogiorno, perchè poi le campane non suonano più...Io non ho seguito tutti i passaggi, le mie campane non suonano più, da quando è morto don Alfredo, che è stato tra noi quarant'anni, in semplicità, aiutandoci anche nei lavori dei campi, nelle coperture dei tetti... presente le sere all'osteria a giocare a carte, con un goccetto di "vi' e gazzosa".... un prete montanaro che faceva la legna con gli altri nel bosco, che non chiedeva mai soldi, soprattutto ai parrocchiani, nemmeno ai matrimoni e ai funerali, nemmeno ai battesimi e feste affini.... e si accomiatava la sera, davanti alla chiesa, dai partecipanti alle funzioni dicendo " bona" . Ieri sono andata a trovare una collega e sono passata nel posto in cui è sepolto, tra i suoi genitori, un posto ruvido tra le montagne e pieno di emozioni... come lui.Mi è scappata una parentesi, ma è tanto che non scrivo ed è tanto che ce l'ho in testa...Allora, visto che non posso seguire i passaggi, le pizze le ho fatte giovedì, naturalmente non 40 uova, ma uova doc delle mie galline che in questa primavera ne scodellano a raffica, buone, odorose di erba, gialle di granturco UOVA! Ho usato la macchina del pane per le lievitazioni, e il forno grande per cuocerle... Sono uscite cinque pizze gialle di uova e brune alla crosta, profumate di Pasqua, di estratto, di anici...."che ti metti a fare... siete solo voi due..." "'mbè a chiunque viene a trovarmi gli dò 'na pizza!!" Bbbone, profumate, dolci. Domattina la tavola belle, ciauscolo, salame, uova sode, pizza dolce e ciambella, come quando ero ragazzina... narcisi in mezzo alla tavola imbandita e nell'aria odore di pasta al forno già al fuoco. Così chi passa a fare gli auguri avrà degna accoglienza e un goccetto di vino cotto dolce e profumato metterà buonumore e indurrà al sorriso.Buona Pasqua a chi passa di qui, l'aria è dolce ma non troppo, pizzica quel pò che ci fa sentire vivi, a casa il fuoco è ancora acceso tutto il giorno, la montagna è  brulla ma l'acero ha cominciato a coprirsi di verde tenero, è alto e spicca in mezzo al bosco... è sempre il primo lui a svegliarsi, spero che non muoia mai!.. primule e ranuncoli alle finestre.... la casa tirata a lucido.... la tavola imbandita... Buona Pasqua a chi passa di qui!È Pasqua. Anche il sole stamane è arrivato per tempo; anzi, anzi, con unleggero anticipo. Anch'io mi sento buono, più buono del solito. Siamo tutti un po' angeli, oggi. Mi pare quasi di volare, leggero come sono.Esco di casa canticchiando. Voglio bene a tutti. Distribuisco saluti a destrae a sinistra. Vorrei compiere una buona azione, ma è impossibile, poiché tutti, lo si vede dai volti raggianti, hanno questo segreto proposito. Guarda guarda chi c'è... Il signor Antonio, il mio sarto. Faccio un fulmineo dietro-front e mi nascondo nel primo portone che trovo.Le automobili vanno a passo d'uomo;i treni si fermano ai passaggi a livello: ne scende il fuochista, dà un'occhiatina a destra e a sinistra e, se non c'è proprio nessuno, rimette in moto la macchina. Anche i ladri stanno a casa a pitturare le uova per i loro bambini. Le galline razzolano nell'aia con visibile orgoglio: è un po' la loro festa. Ma il sole non tramonta ancora che la massaia le chiude nel pollaio. «È un sopruso», esse pensano «almeno oggi un'oretta di più! ». La chioccia dice: Ahimè, i bambini preferiscono le uova a sorpresa... Si addormentano pensando a queste strane uova. Chissà, col tempo riusciranno a farle anche loro. E sognano, sognano un fanciullo pieno d'ansia, che rompe il bianco guscio. Che cosa trova? Oh, un pulcino che recita la poesia. Il bambino batte le mani, le galline piangono in sogno, di tenerezza materna.Cesare Zavattini