Pelle, poesia, cuore

pensieri


Ci vogliono  anni per dimenticare la morte di una persona cara,una delusione d’amore, un torto subito. Il ricordo rimane incancellabile, inamovibile dal nostro cuore, sempre lì a portata di mano come un monitor in stand by , ma sempre acceso. Riusciamo a convivere con esso e non facciamo nulla per ridimensionarlo, per guarire da quella “malattia” anche se ci ha fatto male, anche se ci ha ferito profondamente e ci ha fatto soffrire troppo.Spesso, dopo la fine di una storia d’amore, non si è più capaci di innamorarsi e si diventa semplici spettatori e non più protagonisti della nostra stessa vita, perdendo il gusto di emozionarsi di amare di appassionarsi ad una nuova storia d’amore. E’ una forma sottile di masochismo perché è il dolore stesso a ricordarci che abbiamo un’anima, un cuore, che siamo ancora e sempre in grado di provare emozioni. Ed è in questa logica, discutibile, che rimaniamo ancorati ad un ricordo privandoci deliberatamente di vivere altre storie che ci avrebbero potuto probabilmente rendere più felici.I tempi di guarigione ci sono ma sono biblici …..Una donna infelicemente innamorata la si sa riconoscere al primo sguardo.