Il mondo Western

La storia del western


La genesi del WesternIl western è un genere artistico molto popolare, caratterizzato dal fatto di essere ambientato nel vecchio West, territorio di frontiera fino a quasi l'800.I paesaggi sfruttati nei film western sono spesso quelli dell’America dell’ovest durante il XIX secolo, in contemporanea con la sanguinosa guerra di secessione che aveva colpito quel paese. Questo possiamo affermarlo grazie alla presenza di scene nelle quali troviamo spunti della guerra medesima. Altre volte la loro collocazione temporale risale al periodo coloniale o alla Guerra di indipendenza.La tematica generale di questa tipologia di film tratta di cavalieri erranti che vagano di città in città possedendo come unici amici la pistola (che certe volte, può essere alternata con un fucile) ed il cavallo. La presenza di ferrovie, stampa e telegrafo sta a dimostrare la travolgente onda del progresso che incombe. Simboli che rappresentano questo genere di film sono i capelli a falda larga dei cowboy, speroni, colt calibro 45, prostitute(spesso in gergo chiamate “baldracche”) ed il fedele destriero.
                                                      
 I film di genere western solitamente propongono vicende che portano alla conquista di ambienti selvaggi ed alla sottomissione della natura in nome della civiltà, oppure alla confisca dei diritti territoriali degli indiani, gli abitanti originali della frontiera.La società western è regolata, inoltre, da codici di onore piuttosto che dalla legge, tanto che i personaggi solitamente non hanno un ordine sociale più largo della comunità in cui vivono, della famiglia o di se stessi. In questi ambiti piuttosto ristretti la reputazione dei singoli si fonda o sulla violenza o sulla generosità, perché la generosità crea una relazione di dipendenza nella gerarchia sociale. Inizialmente, le riprese dei film western venivano effettuate in studio e successivamente, con lo sviluppo tecnologico fu possibile effettuare le prime riprese all’esterno sfruttando paesaggi della California, dell’Arizona, dello Utah, del Nevada, del Colorado o dello Wyoming.Cowboy e pistoleri svolgono una parte prominente nei film western. Molto frequenti sono anche i combattimenti con gli indiani, sebbene i western revisionisti propongono una punto di vista più favorevole a questi ultimi. Altri temi ricorrenti sono i viaggi delle carovane e le bande di criminali che terrorizzano piccole città come ne I magnifici sette.  
 Negli anni 1960-1970 in Italia nacque il genere Spaghetti-Western. In questo la violenza viene accentuata maggiormente a differenza delle opere di Hollywood.Questo nuovo termine, inizialmente, veniva sfruttato negli Stati Uniti per indicare che le pellicole venivano girate in lingua italiana. Oltre a questo, il termine, indicava il numeroso sangue sparso in questi film che ricordava molto il sugo sugli spaghetti. Inizialmente non riscontrò un grande successo. Col tempo grazie alle grandi opere del maestro di questo genere Sergio Leone, gli Spaghetti-Western riuscirono ad ottenere una rivalutazione positiva da parte della critica.I film più conosciuti, e probabilmente gli "archetipi" del genere, sono quelli della cosiddetta trilogia del dollaro, diretti proprio da Sergio Leone, con Clint Eastwood (che diede vita al ruolo dell'Uomo senza nome) e le famosissime colonne sonore di Ennio Morricone (tre nomi che ormai oggi sono sinonimi del genere stesso): Per un pugno di dollari (1963), Per qualche dollaro in più (1964) ed infine Il buono, il brutto, il cattivo (1966). Quest'ultimo è senza dubbio uno dei western più famosi di tutti i tempi, ed ebbe, relativamente agli altri film, un budget tipicamente alto: quasi un milione di dollari.In un certo senso sono considerati dei B-movie anche buona parte dei film catalogati come spaghetti-western, che vennero inizialmente considerati un genere di film di bassa qualità. In realtà la generalizzazione non è corretta; sotto l'etichetta generica di spaghetti-western figurano alcune pietre miliari della storia del cinema, non solo western, come, per esempio, la trilogia del dollaro di Sergio Leone (Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo), considerata in un certo senso come archetipo del genere, che diede vita ad un ricco filone di pellicole di basso livello.
             
                 
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