SCUOLA DI HOGWARTS

Cap 15...4°part


“Non è così sconclusionato in questi giorni,” disse Ted, “dovresti dagli un’occhiata. Xeno sta pubblicando tutto quello che il Profeta continua ad ignorare, non c’è nemmeno un accenno agli Snorticoli Cornuti, nell’ultimo numero. Bada bene, per quanto lo lasceranno continuare così io non lo so, ma Xeno dice, nella prima pagina di ogni numero, che ogni mago che sia contro Tu-Sai-Chi dovrebbe fare del supporto ad Harry Potter la sua priorità” “E’ difficile aiutare un ragazzo che è sparito dalla faccia della terra” disse Dirk. “Senti, il fatto che non l’abbiano ancora catturato è già un gran bel risultato,” disse Ted. “Accetterei volentieri qualche consiglio da lui. E’ quello che cerchiamo di fare anche noi, no? Rimanere in libertà” “Già, va bene, su questo hai ragione” disse Dirk in tono grave. “Con l’intero Ministero e tutti i suoi informatori a dargli la caccia, mi sarei aspettato che lo avessero preso ormai. A dire il vero, chi ci dice che non l’abbiano già preso e ucciso senza renderlo noto?” “Ah, non dire così, Dirk,” mormorò Ted. Ci fu una lunga pausa, riempita da qualche altro rumore di coltelli e forchette. Quando parlarono di nuovo fu per discutere se dormire sull’argine o ritirarsi verso il pendio boscoso. Decidendo che gli alberi li avrebbero nascosti meglio, spensero il fuoco e risalirono verso la scarpata, mentre le loro voci si facevano via via più lontane. Harry, Ron e Hermione riavvolsero le Orecchie Oblunghe. Harry, che aveva trovato sempre più difficile l’ esigenza di stare in silenzio mano a mano che origliavano, ora non riusciva a dire niente di più che: “Ginny… La spada…” “Lo so!” disse Hermione. Afferrò la piccola borsetta di perline, questa volta infilandoci dentro il braccio quasi fino all’ascella. “Ecco…qui…ecco…” disse tra i denti, mentre estraeva qualcosa che stava evidentemente nelle profondità della borsa. Lentamente, il bordo di una cornice decorata divenne visibile. Harry si affrettò ad aiutarla. Mentre estraevano il ritratto vuoto di Phineas Nigellus dalla sua borsa, Hermione tenne la bacchetta puntata, pronta a lanciare un incantesimo da un momento all’altro. “Se qualcuno ha scambiato la vera spada con la finta mentre era nell’ufficio di Silente,” disse, con un po’ di fiatone, mentre appoggiavano il ritratto contro al fianco della tenda, “Phineas Nigellus lo avrà visto succedere, è appeso proprio accanto alla teca!” “A meno che non fosse addormentato,” disse Harry, ma trattenne lo stesso il respiro, mentre Hermione si inginocchiava davanti alla tela vuota, con la bacchetta diretta al suo centro, si schiariva la voce e diceva “Hem…Phineas? Phineas Nigellus?” Non successe nulla. “Phineas Niglellus?” disse di nuovo Hermione. “Professor Black? Per favore possiamo parlarle? Per favore?” “Un per favore aiuta sempre” disse una stridula, fredda voce e Phineas Nigellus scivolò nel suo ritratto. In un istante Hermione Gridò “Obscuro!” e una benda nera apparve sugli astuti occhi scuri di Phineas Nigellus, facendolo sbattere contro la cornice e strillare di dolore. “Che cosa…Come osate? Che cosa state…?” “Mi dispiace molto, professor Black,” disse Hermione, “ma è una precauzione necessaria!” “Toglietemi questo ignobile orpello immediatamente! Toglietelo, vi dico! State rovinando una grande opera d’arte! Dove mi trovo? Che cosa succede qui?” “Non si preoccupi di dove siamo,” disse Harry e Phineas Nigellus si fermò, abbandonando i suoi tentativi di togliere la benda dipinta. “Non è per caso la voce dello sfuggente signor Potter?” “Può darsi,” disse Harry, sapendo che questo avrebbe tenuto vivo l’interesse di Phineas Nigellus. “Abbiamo un paio di domande da farle… A proposito della spada di Grifondoro” “Ah” Disse Phineas Nigellus, che ora girava la testa a destra e a sinistra nello sforzo di vedere qualcosa di Harry, “sì. Quella sciocca ragazzina ha agito in maniera davvero avventata…” “Non parlare così di mia sorella,” disse Ron bruscamente. Phineas Nigellus alzò sospettoso un sopracciglio.  “Chi altro c’è lì?” chiese, girando la testa da un lato all’altro. “Il vostro tono mi offende! La ragazza e i suoi amici sono stati dei folli completi. Rubare al Preside!” “Non stavano rubando,” disse Harry. “Quella spada non è di Piton” “Appartiene alla scuola del Professor Piton” disse Phineas Nigellus. “Di preciso, che diritto poteva reclamare la ragazza Weasley sulla spada? Si è meritata la sua punizione, così come quell’idiota di Paciock e quella svitata della Lovegood!” “Neville non è un idiota e Luna non è una svitata!” disse Hermione. “Dove mi trovo?” ripeté Phineas Nigellus , ricominciando a lottare contro la sua benda. “Dove mi avete portato? Perché mi avete portato via dalla casa dei miei avi?” “Non importa ora! Che punizione ha dato Piton a Ginny, Neville e Luna?” chiese Harry con urgenza. “Il Professor Piton li ha mandati nella foresta proibita a fare qualche lavoretto per il balordo, Hagrid.” “Hagrid non è un balordo!” disse Hermione con uno strillo. “E Piton avrà pensato che fosse una punizione,” disse Harry, “ma Ginny, Neville e Luna probabilmente si sono fatti due risate con Hagrid. La Foresta Proibita… Hanno affrontato cose molto peggiori della Foresta Proibita, sai che punizione!” Si sentiva sollevato, si era immaginato chissà quali orrori, la Maledizione Cruciatus come minimo. “Quello che volevamo davvero sapere, Professor Black, è se qualcun altro avesse, ecco, preso via la spada, magari era stata presa per essere pulita o…qualcosa del genere?” Phineas Nigellus interruppe di nuovo i suoi sforzi per liberarsi gli occhi dalla benda e ridacchiò. “Nati-babbani” disse. “Le armi fatte dai goblin non hanno bisogno di essere pulite, sciocca ragazzina. L’argento dei goblin respinge lo sporco comune e si lascia permeare solo da ciò che lo può rafforzare” “Non dia della sciocca ad Hermione” disse Harry. “Comincio ad essere stufo di essere contraddetto,” disse Phineas Nigellus. “Forse è ora che ritorni all’ufficio del Preside, che dite?” Ancora bendato, cominciò a tastare il bordo della cornice, cercando di sentire dove fosse l’uscita per tornare al suo ritratto ad Hogwarts. Harry ebbe in improvvisa ispirazione. “Silente! Non può portarci qui Silente?” “Chiedo scusa?” disse Phineas Nigellus. “Il ritratto del Professor Silente, non potrebbe portarlo qui con lei, nel suo?” Phineas Nigellus si girò in direzione della voce di Harry. “E’ evidente che non solo i Nati-Babbani sono degli ignoranti, Potter. I ritratti di Hogwarts possono comunicare tra loro, ma non possono viaggiare fuori dal castello, se non per visitare un quadro di loro stessi appeso da qualche altra parte. Silente non può venire qui, con me e, dopo il trattamento che ho ricevuto per mano vostra, posso assicurarvi che non vi beneficerò certo di una seconda visita!” Leggermente abbattuto, Harry vide Phineas raddoppiare i suoi sforzi per lasciare il proprio ritratto. “Professor Black,” disse Hermione, “non potrebbe dirci soltanto, per favore, quand’è che la spada è stata tolta dalla teca l’ultima volta? Prima che Ginny lo facesse, intendo?” Phineas mugugnò con impazienza. “Credo che l’ultima volta che la spada di Grifondoro ha lasciato la sua teca sia stato quando il Professor Silente la usò per forzare l’apertura di un anello” Hermione si girò fulminea per guardare Harry. Nessuno di loro osava dire una parola di più davanti a Phineas Nigellus, che intanto era riuscito a trovare l’uscita. “Beh, buonanotte a voi,” disse, un po’ stizzito, e cominciò a scomparire nuovamente dalla vista. Solamente la punta del suo cappello era ancora visibile, quando Harry mandò un urlo improvviso. “Aspetti” Ha detto per caso a Piton quello che ha visto?” Phineas Nigellus fece di nuovo capolino con la sua testa bendata nella cornice del ritratto. “Il Professor Piton ha cose più importanti di cui occuparsi delle molte stranezze di Albus Silente. Addio, Potter!” E con questo scomparve completamente, lasciando dietro di sé nient’altro che il suo sfondo scuro. “Harry!” gridò Hermione. “Lo so!” esclamò Harry. Incapace di trattenersi, si mise a dar pugni all’aria: era più di quanto avesse osato sperare. Corse su e giù per la tenda, sentendo che avrebbe potuto correre per un miglio, non si sentiva nemmeno più affamato. Hermione stava strizzando il quadro di Phineas Nigellus di nuovo nella sua borsa di perline. Quando ebbe finito, buttò da una parte la borsa e rivolse a Harry uno sguardo raggiante.