SCUOLA DI HOGWARTS

Cap 15...3°part


Dopo pochi secondi Harry sentì una roca voce maschile. “Devono esserci dei salmoni qui, o pensi che non sia ancora stagione?  Accio salmone!” Ci furono svariati e distinti rumori di spruzzi e poi quello di un pesce che sbatte contro una mano. Qualcuno fece un suono d’apprezzamento. Harry premette le Orecchie Oblunghe ancora più dentro alle proprie: sopra al mormorare del fiume riusciva a sentire altre voci, ma non stavano parlando inglese né altri linguaggi umani che lui avesse mai sentito. Era una lingua dura e poco melodiosa, una serie di rumori gutturali e di schiocchi e sembravano essere in due a parlarla, uno dei due con una voce un po’ più bassa e lenta dell’altro. Un fuoco prese vita dall’altro lato della parete della tenda; ampie ombre passavano tra le fiamme e la tela. L’odore squisito del salmone arrosto si insinuava nella loro direzione a tormentarli. Poi venne il rumore del tintinnio delle posate sui piatti e il primo uomo parlò di nuovo. “Ecco, Griphook, Gornuk”. “Goblin!” disse Hermione a Harry, muovendo solo la bocca e senza fare rumore. Harry annuì. “Grazie,” dissero in coro e in inglese i goblin. “Allora, da quanto tempo è che siete in fuga, voi tre?” chiese una nuova voce, suadente e piacevole che ad Harry era vagamente familiare. Lo fece pensare ad un uomo dal viso allegro e dalla pancia rotonda. “Sei settimane… sette…tendo a scordarlo” disse l’uomo stancamente. “Mi sono incontrato con Griphook nei primi due giorni e abbiamo unito le forze con Gornuk non molto tempo dopo. E’ piacevole avere un po’ di compagnia.” Ci fu una pausa, in cui coltelli raschiarono sulla superficie dei piatti e piccole tazze vennero estratte e appoggiate al suolo. “Cosa ti ha fatto scappare, Ted?” continuò la voce maschile. “Sapevo che stavano per venire a prendermi,” rispose Ted, con voce pacata, ed Harry improvvisamente seppe chi era: il padre di Tonks.  “Avevo sentito che dei Mangiamorte erano in zona la settimana prima e ho deciso che era meglio se me ne andavo. E’ che mi sono rifiutato di registrarmi come Nato-babbano, per principio, quindi lo sapevo che era questione di tempo, sapevo che prima o poi avrei dovuto scappare. Mia moglie dovrebbe stare tranquilla, lei è purosangue. E poi ho incontrato Dean, qui, cos’è stato figliolo, un paio di giorni, fa, no?” “Già,” disse un’altra voce e Harry, Ron ed Hermione si lanciarono un’occhiata l’un l’altro, in silenzio, ma con aria eccitata, sicuri di aver riconosciuto la voce di Dean Thomas, il loro compagno di Grifondoro. “Babbano di nascita, eh?” chiese il primo uomo. “Non ne sono certo,” disse Dean. “Mio padre ha lasciato mia mamma quando ero un bambino. Comunque non ho prove che fosse un mago” Ci fu silenzio per un po’, rotto solo dal rumore mascelle al lavoro, poi Ted parlò di nuovo. “Devo dire, Dirk, che sono stato sorpreso di imbattermi in te. Sorpreso piacevolmente, ma sorpreso. Voci dicevano che fossi stato catturato” “Infatti,” disse Dirk. “ero a mezza strada verso Azkaban quando sono riuscito a scappare. Ho Schiantato Dawlish e gli ho fregato la scopa. E’ stato più facile di quanto tu possa pensare; non penso che stesse molto bene in quel momento, poteva anche essere stato Confuso. Se è vero, mi piacerebbe stringere la mano della strega o del mago che lo ha fatto. Probabilmente mi ha salvato la vita” Ci fu un’altra pausa, nella quale il fuoco scoppiettò e il fiume sciabordò. Poi Ted disse, “E voi come siete finiti qui? Io, beh, avevo avuto l’impressione che i Goblin fossero tutti quanti dalla parte di Voi-Sapete-Chi” “Hai avuto un’impressione sbagliata,” disse il goblin con la voce più acuta. “Noi non prendiamo le parti di nessuno, questa è una guerra tra maghi” “E come mai vi nascondete allora?” “L’ho ritenuto prudente,” disse il goblin dalla voce più profonda. “Avendo rifiutato di assecondare quella che ritenevo una richiesta impertinente mi sono reso conto che la mia sicurezza personale poteva essere minacciata” “Cosa ti avevano chiesto di fare?” chiese Ted. “Compiti che male si addicono alla dignità della mia razza,” rispose il goblin, la sua voce diventò più dura e meno umana mentre lo diceva. “Io non sono un elfo domestico.” “E di te che ci dici, Griphook?” “Ragioni simili,” disse il goblin dalla voce più acuta. “La Gringott non è più sotto il controllo esclusivo della mia razza. Io non riconosco a nessun mago il diritto di farmi da padrone” Aggiunse qualcosa, tra i denti, in Goblinesque e Gornuk rise. “Che c’è da ridere?” chiese Dean. “Ha detto che ci sono cose che neanche i maghi riconoscono” Ci fu una breve pausa. “Non la capisco” disse Dean. “Ho avuto la mia piccola vendetta prima di andarmene,” disse Griphook in inglese. “Brav’uom… Bravo goblin, dovrei dire” si corresse Ted velocemente. “Non è che sei riuscito a rinchiudere qualche Mangiamorte in uno dei vecchi depositi di massima sicurezza, eh?” “Se lo avessi fatto, la spada non lo avrebbe certo aiutato ad uscirne,” rispose Griphook. Gornik rise di nuovo e anche Dirk sogghignò per un attimo. “Io e Dean ci siamo persi qualcosa qui,” disse Ted. “E anche Severus Piton, anche se non se n’è ancora accorto,” disse Griphook, e i due goblin esplosero in una risata malevola. Dentro alla tenda, il respiro di Harry era affannato per l’agitazione: lui ed Hermione si fissarono, ascoltando più attentamente che potevano. “Non ne hai sentito parlare, Ted?” chiese Dirk. “Dei ragazzi che hanno cercato di rubare la spada di Grifondoro dall’ufficio di Piton ad Hogwarts?” Una corrente elettrica sembrò passare attraverso Harry, facendo balzare ogni nervo dentro di lui mentre rimaneva piantato, fermo e immobile dove si trovava. “No, nemmeno una parola,” disse Ted. “No era sul Profeta, no?” “E’ difficile,” ridacchiò Dirk. “A me lo ha detto Griphook, qui, che ne aveva sentito parlare da Bill Weasley, che lavora per la banca. Uno dei ragazzini che hanno tentato di prendere la spada è la sorella più giovane di Bill” Harry lanciò uno sguardo a Hermione e Ron i quali stavano aggrappandosi alle Orecchie Oblunghe come ad ancore di salvezza. “Lei e un paio di suoi amici sono entrati nell’ufficio di Piton e hanno forzato e sfasciato la teca dove, a quanto pare, lui teneva la spada. Piton li ha sorpresi mentre tentavano di portarla via giù per le scale” “Ah, benedetti figlioli” disse Ted. “Che cosa pensavano, che sarebbero stati in grado di usare la spada su Voi-Sapete-Chi? O magari proprio su Piton?” “Beh, qualunque cosa credessero di farci, Piton ha deciso che la spada non era al sicuro dove si trovava.” Disse Dirk. “Un paio di giorni dopo, immagino dopo che ha ricevuto il permesso da Voi-Sapete-Chi, ha mandato la spada a Londra, per farla tenere alla Gringott” I goblin cominciarono a ridere di nuovo. “Continuo a non capire che c’è da ridere.” disse Ted. “E’ un falso” gracchiò Griphook.  “La spada di Grifondoro!” “Oh sì. E’ una copia… una copia eccellente bisogna dire – ma è stata fatta dai maghi. L’originale è sta forgiata secoli fa dai goblin e ha certe proprietà che solamente le armi fatte dai goblin possiedono. Ovunque sia il posto in cui si trova la vera spada di Grifondoro, non è certo in una cassaforte della Gringott” “Capisco” disse Ted. “E immagino che non vi siate presi la briga di dirlo ai Mangiamorte, vero?” “Non vedo il motivo di disturbarli con questa informazione,” disse Griphook compiaciuto e a quel punto Ted e Dean si unirono alla risata di Gornuk e Dirk. Dentro la tenda, Harry chiuse gli occhi, desiderando che qualcuno facesse la domanda a cui voleva assolutamente risposta e, dopo un minuto che sembrò durare come dieci, Dean lo accontentò, anche lui era, ricordò Harry con  un sobbalzo, un ex ragazzo di Ginny. “Che cos’è successo a Ginny e agli altri? A quelli che hanno tentato di rubarla?” “Oh, sono stati puniti e anche crudelmente,” disse Griphook con aria indifferente. “Stanno bene, vero?” chiese Ted velocemente. “Voglio dire, i Weasley non hanno proprio bisogno di avere un altro figlio ferito, no?” “Non sono stati feriti gravemente, da quanto ne so” disse Griphook. “Per fortuna,” disse Ted. “Con la reputazione che ha Piton, immagino dovremmo essere felici che siano ancora vivi e basta” “Tu credi a quella storia, allora, Ted?” chiese Dirk. “Credi che Piton abbia ucciso Silente?” “Certo che lo credo,” disse Ted. “Non vorrai startene lì seduto e dirmi che credi che Potter abbia qualcosa a che fare con questo?” “E’ difficile sapere a cosa credere di questi tempi,” borbottò Dirk. “Io conosco Harry Potter,” disse Dean. “E credo che sia davvero lui…il Prescelto, o come vuoi chiamarlo” “Già, un sacco di gente vuole credere che lui lo sia, figliolo,” disse Dirk, “incluso me. Ma dov’è adesso? E’ scappato, a quanto sembra. Viene da pensare che se sapesse qualcosa che noi non sappiamo o avesse qualcosa di speciale dalla sua parte, adesso sarebbe qui fuori a combattere, a organizzare la resistenza, invece di nascondersi. E lo sai, il Profeta ha messo in piedi un’accusa niente male contro di lui…” “Il Profeta?” sbuffò Ted. “Ti meriti proprio le balle se leggi ancora quella porcheria, Dirk. Vuoi i fatti? Prova con Il Cavillo” Ci fu un’improvvisa esplosione di tosse, rigurgiti e un certo numero di colpi sordi, dal suono sembrò che a Dirk fosse andata di traverso una lisca. Alla fine sputò fuori, “Il Cavillo? Il giornalaccio sconclusionato di Xeno Lovegood?”