un modo d' essere

Post N° 59


INTERVIENE ROSANNA SCOPELLITI......FIGLIA DEL GIUDICE TRUCIDATO DALLA MAFIA"CHE BOVA SI DIMETTA"Polemiche, accuse, toni accesi, ragazze che si rinfacciano megafoni strappati e presunte consulenze ministeriali. A occhio e croce sembra che i ragazzi di Locri non ci siano più. Pensi che il movimento sia finito?Perché “presunte” consulenze ministeriali? Se si riferisce all’ingresso “per decreto di non si sa chi” di Anna Maria Pancallo nella commissione “Scuola e legalità” del Ministero della Pubblica Istruzione se vuole le do io l’indirizzo internet del ministero dove può trovare tutto. E il bello è che qualcuno attacca Aldo Pecora millantando che “avrebbe voluto” entrare in una commissione ministeriale e non dice una parola su chi ci è entrata davvero. Come si dice: alla malafede non c’è mai limite.Chiariamo dunque i passaggi fondamentali su ciò che è successo, cosicché tutti possano capire. Fino ad un certo punto i ragazzi di Locri di tutti i movimenti hanno lavorato d’amore e d’accordo; poi qualcuno “in alto” ha iniziato a privilegiare i ragazzi iscritti ai Ds che cominciavano a “presidiare” il forum Fo.re.ver negando il sia pur minimo supporto o attenzione a tutte le iniziative di Ammazzateci tutti; poi quando quel qualcuno “in alto” è stato sicuro di aver il controllo militare del Fo.re.ver, ecco che miracolosamente a loro, che rappresentano meno del 10% rispetto al forum di Ammazzateci tutti, sono arrivati i computer, l’adsl, i telefoni, persino una stazione radiofonica e tutto ad uso e consumo esclusivo dei ragazzi del Fo.re.ver. Cioè per capirci: a chi rappresenta il 10% hanno dato il 100% di supporto e finanziamenti. Posta così penso che sia tutto chiaro, anche per le nostre nonne preoccupate di vederci crocifissi sui giornali: se un padre ha due figli, ed a uno concede carezze, regali e tutto quello che desidera ed all’altro fa fare la fine di Cenerentola, credo che in meno di una settimana i due figli cominceranno ad odiarsi. Ma sarà colpa loro?Per quanto ci riguarda nessuno sogni che sia stato celebrato alcun ‘requiem’ al Movimento Ammazzateci tutti, che anzi, grazie alle accuse infondate ed agli attacchi insensati che ha subito trova sempre più consensi da quella parte di Calabria che più mi sta a cuore e che fatica a farsi sentire: la società civile. Quella che per anni è rimasta nel silenzio e nella diffidenza verso delle Istituzioni che oggi, non avendo più credibilità, tentano di salvare le apparenze utilizzando la maschera dei ‘filo-ragazzi di Locri’, a patto però che questi siano gestibili.Il movimento è vivo, semmai sono i partiti, nei guai giudiziari fino al collo, ad essere in coma irreversibile.Spicca, tra le accuse reciproche, quella di essere troppo presenzialisti, più legati alle esigenze delle telecamere che a quelle del movimento. Sembra che tra i ragazzi di Locri conti più l’immagine dei contenuti. E così si rischia di diventare le veline dell’Antimafia. Credi che in questi mesi il protagonismo abbia preso il sopravvento?La presenza in tv o sui giornali è giustificata finché è atta a focalizzare l’attenzione su fatti concreti; sta all’etica di voi giornalisti la scelta di dare più risalto alla sostanza o alle passerelle. Tutte le volte che ho visto sui media interventi di ragazzi del Movimento Ammazzateci tutti, è stato sempre per denunciare fatti delinquenziali dentro e fuori le Istituzioni, senza ‘timori reverenziali’ o colori politici. Hanno prestato le loro facce e le loro voci ai giornali per dare voce a noi vittime di mafia arrivando addirittura allo sciopero della fame per costringere le Istituzioni distratte a volgere lo sguardo sui nostri problemi piuttosto che alle telecamere, strumentalizzando la politica hanno fatto sottoscrivere a 120 deputati e 35 senatori un disegno di legge giacente in Parlamento da più di 14 anni e si sono fatti portavoce delle esigenze di quegli operatori che combattono in prima linea la ‘ndrangheta. Purtroppo, paradossalmente, proprio in Calabria, il maggiore organo di informazione regionale, la sede regionale della Tv di Stato, preferisce dare importanza a chi, invece, ha prestato la propria immagine ad un preciso partito politico e non allo spirito che anima i Ragazzi di Locri. E così i calabresi assistono inebetiti al paradosso, successo ad esempio nel servizio fatto da Lamezia il 7 dicembre, dove hanno dato ampio spazio al controaltare di Bova e hanno omesso di presentare l’altare. Bel giornalismo, no?Dopo l’attacco frontale a Peppe Bova, Aldo Pecora è stato oggetto del fuoco incrociato delle critiche. Definito un “giovanotto televisivo”, minacciato di querele e denunce. Che valutazione dai delle polemiche di questi giorni? Sicuramente è sotto gli occhi di tutti che al presidente Bova sono letteralmente saltati i nervi. E questo per un uomo delle istituzioni che aveva più di quarant’anni quando è nato quel ragazzo che in questi giorni ha pubblicamente crocifisso su tutti i giornali, non è tollerabile, come intollerabile è la sua ipocrisia quando consiglia ai giovani la lettura dei Vangeli. Se lui li avesse letti non avrebbe certamente tenuto questo comportamento indecoroso dal punto di vista istituzionale e tremendamente diseducativo dal punto di vista pedagogico.Perché sapete che immagine è passata tra i giovani in questi giorni? Fatti i fatti tuoi che campi cent’anni in pace. Esattamente l’opposto del famoso “I care” di don Lorenzo Milani, che incitava invece i giovani a “farsi carico” dei problemi di tutti.Ma attenzione, non confondiamo la vicenda di questi giorni Bova Vs. Aldo con la fiammata di un nervo scoperto toccato troppo crudamente: nelle carte, e ripeto “nelle carte” ci sono le prove di un’operazione scientifica di tentativo di annientamento di Aldo Pecora e del movimento Ammazzateci tutti che parte almeno da sei mesi addietro ed è portato avanti da persone vicinissime, se non addirittura a libro paga, del presidente del consiglio regionale.Alla luce di questi avvenimenti, mi auguro che il Signor Bova si assuma le proprie responsabilità e si dimetta. Come qualcuno ha già scritto, uno che dovrebbe fare l’arbitro non può mettersi a dare calci nelle gambe dei calciatori di una delle squadre in campo. Che abbia il coraggio di mettersi una delle magliette e di scendere in campo.Per quanto riguarda le presunte querele annunciate dai consiglieri Pacenza e Sculco, a parte che non vedo sinceramente a che titolo potrebbero farlo, dico che da quando lo hanno letto i calabresi da un lato si sono certamente sbellicati dalle risate, e dall’altro si staranno chiedendo quando cominceremo a vedere i topi che daranno la caccia ai gatti, i ladri che inseguiranno le guardie, e i peccatori che daranno l’assoluzione ai preti. Proprio come nelle comiche finali dei bellissimi film muti.Pensi anche tu che la politica abbia cercato di immischiarsi tra le file dei ragazzi di Locri usando come porta d’accesso il forum Fo.re.ver.?L’unica cosa che mi sento di dire è che i Ragazzi di Locri con la loro forza e genuinità sono stati e devono continuare ad essere una speranza per la Calabria che vorrebbe un riscatto morale e civile. Ovviamente i giovani sono giovani, con pregi e difetti, e come diceva qualcuno chi non è rivoluzionario a vent’ anni, a quaranta sarà un farabutto.Un giovane impegnato in un campo fatto di sudore e sangue come la lotta alla mafia non può esprimere solo pensieri poetici, con il solo scopo di fare il giullare di corte del potente di turno.Non ci meraviglia che “certa” politica, che certamente è affratellata con altri poteri forti, abbia dato pieno sostegno ai silenziosi e gestibili Ragazzi del Fo.re.ver., nel momento in cui i ragazzi di Ammazzateci tutti sono andati a toccare i nervi scoperti della politica e delle Istituzioni. Ed ecco che sono iniziati gli ostruzionismi, gli isolamenti e gli attacchi. Fino a ciò che siamo costretti a vedere oggi sui giornali: la politica che attacca i giovani antimafia. La ‘ndrangheta sentitamente ringrazia.Vuoi dire qualcosa ai figli di Fortugno dopo la loro presa di distanza da Aldo Pecora?Chi avesse letto la lettera di Anna e Peppe Fortugno senza conoscere né Aldo Pecora, né la sua breve ma già eccezionale storia personale, potrebbe restare perplesso.Io seguo costantemente i ragazzi di Ammazzateci tutti, da quando ho incontrato Aldo a Roma e gli ho raccontato la mia storia; mi sono sempre stati vicino e si sono incondizionatamente e disinteressatamente fatti carico del mio dolore e delle mie richieste di verità e giustizia, pur non avendo mai conosciuto mio padre personalmente. Spesso li hanno accusati di essere politicizzati. E’ vero. C’è un politico che nell’ombra ispira le azioni di questi ragazzi e di cui Aldo vuole essere consapevole burattino. Si chiama Franco Fortugno, ed è nella sua memoria e nel suo sacrificio che quotidianamente lui ed i ragazzi hanno trovato e trovano la forza di lottare. Per lui e per tutte le vittime della violenza mafiosa. Senza se e senza ma.Dietro la lettera di Anna e Peppe c’è sicuramente qualcosa di misterioso e terribile che non riesco a spiegarmi, e che spero un giorno di poter capire.Quello che so per certo è che Aldo mi ha sempre detto che dorme con la foto di Franco Fortugno a fianco del suo letto. E questo fatto rende quella lettera veramente inquietante.Intervista di Calabria Ora.12.12.2006