un modo d' essere

Post N° 204


Elogio della Follia
Parla la Follia   - LA PAZZIA LIBERA DAGLI AFFANNI - Comunque di me parlino i mortali comunemente (e non ignoro quanta cattiva fama abbia la Follia fra i piů folli) tuttavia io, io sola, dico, ecco  ho il dono di rallegrare gli Dči e gli uomini. Non appena mi sono presentata per parlare a questa numerosa assemblea, di colpo tutti i volti si sono illuminati di non so quale insolita ilaritŕ. D'improvviso le vostre fronti si sono spianate, e mi avete applaudito con una risata cosě lieta e amichevole che tutti voi qui presenti, da qualunque parte mi giri, mi sembrate ebbri del nettare misto a nepčnte degli Dči d'Omero, mentre prima sedevate cupi e ansiosi come se foste tornati allora dall'antro di Trofonio. Appena mi avete notata, avete cambiato subito faccia, come di solito avviene quando il primo sole mostra alla terra il suo aureo splendore, o quando, dopo un crudo inverno, all'inizio della primavera, spirano i dolci venti di Favonio, e tutte le cose mutando di colpo aspetto assumono nuovi colori e tornano a vivere visibilmente un'altra giovinezza. Cosě col mio solo presentarmi sono riuscita a ottenere subito quello che oratori, peraltro insigni, ottengono a stento con lunga e lungamente meditata orazione.