un modo d' essere

Post N° 311


Gli uomini e le donne del Ventesimo secolo hanno conosciuto una libertà che è  parsa talvolta inebriante, apparentemente illimitata, la libertà di affermare i propri diritti, le proprie opinioni, la libertà di muoversi, la libertà di vivere e di amare. Ci sono stati passaggi, nella lunga storia del secolo, in cui il sentimento della libertà, prima di diventare azione e invadere le strade, si è fatto sogno.Ma gli uomini e le donne del Ventesimo secolo hanno anche conosciuto la negazione della libertà e l'oppressione dei corpi. Hanno attraversato il buco nero dei totalitarismi sperimentando l'annientamento nei campi di internamento e di sterminio, la vita degradata delle carceri e dei gulag. Forse in nessun altro momento della storia passata la libertà è stata tanto affermata e tanto negata, tanto reclamata e tanto rifiutata, tanto parlata, cantata, gridata e tanto messa ai margini, nascosta, oscurata. Ora che il secolo Ventesimo, nel suo indissolubile intreccio di libertà e oppressione ci è alle spalle, resta da chiedersi se il cammino della libertà, il suo accidentato e tortuoso itinerario attraverso la storia degli uomini sia finalmente arrivato a compimento oppure, come è più legittimo pensare, la libertà non ha un termine conclusivo. La sua storia dunque non è finita. Essa è costantemente in cammino.Ma la storia non è un gambero.....A CIASCUNO SECONDO I SUOI MERITI !!!!!!SE E' QUESTO CHE GLI ITALIANI MERITANO....SE LO TENGANO STRETTO...IO MI TRASFERISCO IN CONGO.....