un modo d' essere

Post N° 321


 Giacchè liti, giudici, ed avvocati ci han da essere, finchè durerà il mondo, nè rimedio è facilmente da sperare a certi inevitabili difetti della giurisprudenza: dovrebbono almeno i saggi principi studiarsi di rimediare a quel che si può. Cioè provvedere, se è mai possibile, che non solo men liti si movessero in avvenire, ma ancora che le mosse più speditamente si decidessero, e che venisse frenata nei giusdicenti e ne i campioni del Foro la facoltà smoderata di disporre della roba altrui a lor piacimento. Provviene, come già s’è avvertito di sopra, il malano maggiore della scienza legale dalla sterminata copia delle opinioni de’ dottori, e dalla contrarietà d’esse, madre perciò dell’incertezza in voler determinare il torto e diritto nelle cause forensi. Migliore rimedio a queste piaghe non so io suggerire, se non quello, che possono con facilità, se vogliono, somministrare i principi amatori del loro popolo. Cioè di « decidere col maturo consiglio de’ più dotti e saggi le conclusioni controverse fra i legisti, determinando quel che debbono seguitare in tali occasioni i lor tribunali e giudici ». Ludovico Muratori