BASTA TORTURE

Post N° 49


Sul quotidiano "la Repubblica" del 15 dicembre, in prima pagina (e segue> a pag. 27) c'è un articolo di Pietro Citati su "L'alleanza tradita tra> l'uomo e gli animali" in cui si parla di tutti gli orrori commessi da> sempre dagli uomini sugli altri esseri viventi. Viene citato a questo> proposito il libro di Margherita D'Amico "La pelle dell'orso" che> divulga, per chi non ne è ancora al corrente, questo aspetto dell nostra> "civiltà".>> Riporto qualche pezzo, brevemente riassunto:>> Inizia dal racconto della Genesi e fa risalire  quasi tutti i disastri> della storia umana dall'errore commesso da Dio  nel far inventare agli> uomini il nome degli animali. Perché così l'uomo immaginò di essere il> centro e il culmine della creazione, l'unico a possedere l'anima, la> bellezza la sensibilità e l'intelligenza. Dimenticò che le altre> creature, posseggono  bellezza, intelligenza e sensibilità, che molto> spesso egli ignora. E cominciò a esercitare il suo potere. Siccome era> il signore della creazione, schiacciò gli animali sotto il suo piede,> abbatttè gli alberi, uccise le tigri e i leoni, divorò i buoi e i pesci,> salì sulla schiena dei cavalli per combattere altri uomini, si divertì a> cacciare gli uccelli. Nulla sfuggì al suo preciso e malvagio occhio di> predatore.>> Col passare dei secoli l'uomo ha esteso il possesso e la tortura degli> animali fino a un punto intollerabile...>> Introduce poi il libro di Margherita d'Amico, La pelle dell'orso, ed.> Mondadori, euro 14, libro tremendo sul rapporto odierno tra uomini e> animali. Dice che qualche volta, leggendo il libro, non si crede ai> propri occhi.> E descrive tutto quello che purtroppo noi, ma non tutti,  già sappiamo:> dalle foche uccise a randellate, alle mucche tenute in gabbie in cui non> possono muoversi, ai vitelli atrofizzati che non possono camminare, alle> galline ovaiole col becco tagliato da una lama rovente eccetera eccetera.> Dopo molte altre considerazioni, l'autore si chiede se la redenzione del> mondo sia davvero compiuta oppure, noi e con noi gli animali, viviamo> ancora "nel gemito e nella sofferenza" proprio perchè facciamo gemere e> soffrire terribilmente gli animali, ai quali abbiamo dato il nome.>> Suggerisco di scrivere alla Redazione per ringraziare della> pubblicazione di questo articolo che fa riflettere sul nostro rapporto> con gli animali, e suggerire di pubblicare in futuro altri articoli> sull'argomento. Scriviamo a: rubrica.lettere@repubblica.it>>>