TRANI A GOGO'

Trani a gogò


Negli anni '60 Giorgio Gaber cantava "Trani a gogò", raccontando l'atmosfera delle osterie che vendevano vino sfuso alla periferia di Milano. Un'abitudine cominciata all'inizio del Novecento, quando le botteghe che proponevano assaggi al bicchiere a poco prezzo iniziarono a esporre le insegne con le scritte "Trani e Barletta", o soltanto "Trani" per indicare la provenienza dei vini sfusi, che arrivavano appunto dal quelle cittadine del Sud Italia. Sembrerebbero essere proprio queste osterie le antenate dei moderni wine bar. Luoghi di ritrovo popolare, ma anche rivendite al dettaglio delle bottiglie, i "trani" sono stati affiancati negli anni '70 e '80 dalle enoteche. Semplici bottiglierie, che col tempo sono diventate boutique sempre più raffinate in cui trovare etichette di qualità e vini rari.Nelle mie ricerche ho trovato, ad esempio, questa osteria-enoteca a Lugano che si chiama proprio Trani:http://www.trani.ch/i/winebar.html.Mi piacerebbe visitarla!