TRIBUTE TO PIERLUIGI

BEPPE


Ottanta per cento di invalidità, Beppe frequenta giornalmente la lontana chiesa dei santi Cosma e Damiano. Un sacerdote salesiano, don Masoero, amico di famiglia, soleva dire al padrone di casa, papà di Beppe: “Ingegnere, ha fatto una gran bella casa, l’ha costruita in un luogo splendido, ma bisogna essere buoni camminatori per arrivare fin qui”. Beppe non lo era, ovviamente. Tutt’altro: il camminare lo faceva soffrire non poco.Eppure, quasi per miracolo, è diventato un solerte camminatore. Suo fratello maggiore, ingegnere come suo padre, ma molto scettico sull’aiuto divino, chiese a Beppe: “Come diavolo hai fatto a smettere con i medicinali e a camminare tanto?”. “La forza mi è venuta andando tutti i giorni a messa con un altro mio amico molto malato; e poi… poi nei momenti di depressione prego e tutto va meglio!”. L’ingegnere è rimasto di stucco!                           (G. Alba)