TRIBUTE TO PIERLUIGI

SONO QUELLO CHE SOGNO


Spinoza diceva che “il desiderio è l’essenza dell’uomo”. E, in effetti, come potremmo mai concepire una vita senza desideri, un’esistenza senza sogni? Chi desidera è vivo! Chi desidera è “vivo”. Meglio: chi è capace di sognare e crede nella bellezza dei propri sogni è “giovane”, anche se dovesse avere ottant’anni. In effetti, è proprio dei giovani sperimentare in maniera più intensa e pervasiva la forza del desiderio, quale che sia il campo in cui esso si esplicita: un progetto professionale, la realizzazione di sé, l’esigenza di libertà o la costruzione di una relazione affettiva. Ed è la capacità di desiderare che dà sapore al nostro vivere quotidiano, aiutandoci a mettere a fuoco ciò che veramente ci sta a cuore, in un’ottica di progettualità futura.Il sogno ha le ali. La capacità di sognare è essenziale per proiettarci verso orizzonti sempre più lontani e per non rimanere imprigionati in una realtà prosaica e mortificante. Ma, al tempo stesso, se vogliamo dare concretezza ai nostri sogni, dobbiamo cercare di rimanere con i piedi per terra e di mantenere il contatto con il mondo, onde evitare il rischio di rifugiarci in una dimensione onirica completamente slegata dalla realtà quotidiana. Questo non significa, però, che dobbiamo rinunciare a priori a inseguire i nostri sogni, quando ci sembrano troppo ambiziosi. Al contrario, anche un sogno apparentemente irrealizzabile può rivelarsi alla nostra portata, se siamo disposti a rimboccarci le maniche e a lavorare quotidianamente per tradurlo in realtà. Ma, soprattutto, se siamo disposti a credere fermamente che “mai ci è dato un desiderio, senza che ci sia dato anche il potere di realizzarlo”.Sono anzi proprio i desideri più grandi e i sogni più impegnativi che ci sospingono a tendere verso mete più nobili ed elevate, mettendo alla prova la nostra perseveranza, la nostra forza di volontà, la nostra speranza e persino la nostra fede.Per questo dobbiamo sempre sforzarci di custodire i nostri sogni, di arricchirli di senso, di orientarli verso traguardi esigenti e di impegnarci giorno dopo giorno per realizzarli. Ma, prima ancora, è necessario operare un continuo discernimento per cercare di riconoscere, tra i tanti desideri che ci portiamo dentro, quelli davvero autentici e profondi che danno voce al nostro mondo interiore e ci mettono le ali ai piedi, spronandoci a ricercare la vera felicità, e quelli invece effimeri e deludenti, generati in noi dalle mode del momento o da bisogni superficiali, che assomigliano più a capricci che a veri e propri sogni. Nietzsche soleva dire che “niente ci appartiene più dei nostri sogni”. E, in effetti, è proprio vero che i sogni e i desideri rispecchiano il nostro modo di essere, le nostre attese più profonde, il nostro bisogno di sentirci amati e di donare amore a nostra volta.Ma un sogno è ancora più bello quando è condiviso, quando siamo in molti a sognare la stessa cosa, perché è allora – come ha scritto Mons. Helder Camara – che il sogno diventa realtà.Come giovani siamo, quindi, chiamati più che mai ad aver cura dei nostri sogni, a proteggerli da quanti vogliono sminuirli e scoraggiarli, richiamandoci alla necessità di fare i conti con la realtà e di conformarci a tutti i costi alla logica della mera convenienza e di un pragmatismo di corto respiro. Forse qualcuno ci accuserà di essere dei visionari, di inseguire delle utopie irraggiungibili, ma se avremo il coraggio di dar voce ai nostri desideri e alle nostre attese più autentiche, se saremo capaci di credere appassionatamente ai nostri sogni, troveremo dentro di noi anche la capacità e l’ardire di tradurli in realtà. E forse, allora, i nostri sogni non saranno più semplici fantasie o illusori miraggi, ma concorreranno tutti verso la realizzazione di quella felicità piena e smisurata che Dio sogna per noi.                                                        Alessandra Mastrodonato