Suppergiù

Is there anybody alive out there?


E così mercoledì sera ho partecipato per la ventunesima volta nella mia vita ad un concerto di Bruce.Lo so che detta così può risultare un'apertura volutamente ad effetto.Ma in realtà, a conti fatti, 21 volte in 27 anni non sono poi così... troppe; e poi ai concerti di Bruce non "si assiste", ma si partecipa, appunto.Non sono qui per recensire. Chi c'era sa, chi non c'era si arrangia e non potrebbe certo, dalle mie parole, capire.Tornando da Milano, come sempre, si chiacchiera, un po' per non addormentarsi, e un po' perchè proprio c'è voglia di rivivere e ricordare.E allora, quello che ci viene da dire è che si vede che il Boss è felice, e questo rende felici anche noi. I suoi 58 anni sono, come si dice, portati bene, ma non nascosti. Ma quello che ti resta dentro è la sensazione che, al di là dell'energia e dell'entusiasmo Bruce ha una specie di "luce" negli occhi, che ti arriva fin dentro al cuore.E che scuote, smuove e commuove. Insomma capisci che stai vivendo e condividendo un pezzo, un bel pezzo di vita vera.Il resto è musica potente, parole cantate urlando in coro a squarciagola, e l'immagine "epica" di una banda di amici sul palco, che fanno festa assieme a qualche migliaio di amici la sotto...L'appuntamento n. 22 è già fissato per il 25 giugno, di nuovo a Milano, ma questa volta allo stadio. In un mondo con così poche certezze, non è affatto poco....