Suppergiù

Leggere (e amare).


Lo sguardo scorre sui ripiani dello scaffale. Alcuni libri li riconosco "a vista"... di altri devo leggere con un po' di attenzione il titolo (chissą perchč le case editrici non si sono mai messe d'accordo se scriverli dall'alto al baso o viceversa...).Di alcuni ricordo vagamente l'atmosfera e se mi erano piaciuti, di pochissimi ricordo trama, frasi e dettagli, ma della stragrande maggioranza non ricordo pił assolutamente nulla... Passo gran parte del mio tempo a leggere, e dunque, non posso non chiedermi che ne č, che ne sarą di tutto quel tempo speso sulle pagine.Mi piace credere (per consolarmi?) che di ogni riga, paragrafo, capitolo, anche di quelli che non ricordo pił, resti qualcosa in me... ma il dubbio mi assale.Leggo per cercare, per scoprire, forse per imparare. Certo leggo per stare bene, e in quelle tante ore so, ricordo che sono stato bene...Ma, certo, quando sfoglio un volume del quale conservo un buon ricordo complessivo, e mi accorgo che in realtą non ricordo pił nemmeno di cosa parla... torna il dubbio...Ad esempio di "Leggere e amare" di Annamaria Testa (Feltrinelli 1993) possibile che mi ricordi solo del sottilissimo gioco di parole contenuto nel titolo?...