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Quando non piace la realtà e si capisce che i sogni non bastano.....

 

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Post n°38 pubblicato il 06 Luglio 2012 da sogni.e.realta

E’ partita il 27 maggio scorso e c’è tempo fino al 27 luglio: servono mezzo milione di firme per rendere valida la richiesta di referendum per alla riduzione degli stipendi e l’eliminazione dei “privilegi” dei parlamentati italiani.I cittadini possono recarsi presso le segreterie dei propri comuni di residenza per depositare la propria firma se favorevoli al referendum.

 
 
 

PAOLO FLORES D'ARCAIS

Post n°37 pubblicato il 07 Aprile 2012 da sogni.e.realta

Tangentopoli era un “piccolo mondo antico” di peccati veniali, rispetto al baratro di debordanti liquami corruttivi in cui è precipitata l’Italia nel quasi ventennio berlusconiano, grazie anche al corrivo atteggiamento bipartisan del centrosinistra sulla giustizia (abbiamo dimenticato che il ministro nominato da Prodi a Largo Arenula si chiamava Mastella?). Ormai siamo alla cupa orgia di illegalità, onnipervasiva, i cui putridumi vengono alla luce in quantità industriale non appena una procura riesca ad avviare un’indagine, rompendo il muro di omertà di politicanti, cricche, “giornalismo” servile e anche magistratura di regime stile P3 e P4, ben ramificata fino ai piani alti e altissimi.Mitridate, re del Ponto, è passato alla storia per essersi reso immune ai veleni, ingerendone ogni giorno quantità minime ma crescenti. La nostra è una società mitridatizzata rispetto alla corruzione e alla illegalità, e alla dismisura che queste tabi della convivenza civile hanno ormai raggiunto. Questa è la vera e devastante vittoria storica dell’intreccio corruttivo politico-finanziario-mafioso: l’egemonia in cui ha imbozzolato istituzioni e “informazione”, l’assuefazione in cui ha invischiato ormai decine di milioni di cittadini, rendendoli incapaci di indignazione e rivolta.Diventare un paese normale significa liberarsene. Solo una politica di INGENUITA’ può salvarci. Lucida e consapevole ingenuità, che sbandieri apertamente il programma di ragionevolezza e di equità che impone il buon senso, senza la paralizzante paura di essere accusata di “semplicismo”: per ogni futura “manovra” economica e finanziaria, e per il rilancio in grande del welfare (sanità, asili, salario di cittadinanza), neppure un euro va preso ai ceti medi (e meno che mai a disoccupati, precari, pensionati), ma tutto deve essere a carico dei ricchi, molto ricchi, mega ricchi, cominciando dalle ricchezze illegali della corruzione e dell’evasione (200 miliardi all’anno). Il deterrente sono confisca e manette, strumenti ordinari in quel santo Graal del capitalismo che si chiama America. E l’obbligo in dichiarazione dei redditi di “qualsiasi rapporto bancario di cui si abbia disponibilità”. E pene draconiane per il reato di ostruzione di giustizia, di falso in bilancio, di falsa testimonianza. E abrogazione della prescrizione dopo il rinvio a giudizio. E nel 2013 una “lista dell’ingenuità” di sindacalisti, magistrati, preti di strada. Estremismo? Allora ci si accomodi in terza classe sul Titanic, a ingrassare i grassatori di sempre, e amen.Da Il Fatto Quotidiano del 07/04/2012.

 
 
 

VITA

Post n°36 pubblicato il 12 Dicembre 2011 da sogni.e.realta

Un impiccato è un uomo che vive

 

e calci in aria

 

i giorni che passano...............

 

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DAL BLOG DI BEPPE GRILLO

Post n°35 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da sogni.e.realta

Si discute, ormai quotidianamente, del debito pubblico, del suo peso enorme sull'economia italiana. Una valanga che rotola a valle e travolge pensioni, diritti acquisiti, posti di lavoro e sta cancellando il futuro di una o due generazioni. Non si è ancora discusso però di COME questo debito è stato generato e a cosa sono stati destinati i 1.900 miliardi accumulati dai vari governi, da Craxi a Berlusconi. E soprattutto CHI ha preso questi soldi.
Il giudice Imposimato ha spiegato che i soldi pubblici stanziati per l'alta velocità hanno finanziato le mafie, le lobby politiche e i soliti grandi gruppi con le pezze al culo. La responsabilità del debito viene attribuita alle pensioni, ai dipendenti pubblici, allo Stato sociale, unici colpevoli. Sono loro a dover pagare il conto. La pensione a 67 anni e il licenziamento libero, i tagli alla scuola e alla sanità sono le cambiali per aver vissuto sopra le nostre possibilità. E mentre questo sfacelo sociale è in atto, i partiti continuano a indebitarci con opere inutili. L'alta velocità Roma - Napoli è stata un aperitivo. Oggi il banchetto è sontuoso dalla Tav in Val di Susa, costo 22 miliardi, alla Gronda di Genova, all'Expo di Milano. Tagliamo le pensioni e chiudiamo gli ospedali mentre continua il solito immondo gioco con al tavolo i partiti, la Confindustria e le mafie. Una torta per tre. La presunta modernità del cemento, la santità delle Opere Pubbliche, quasi fossero Opere Pie è l'alibi per indebitare gli italiani.
Quanto debito pubblico è dovuto alle cosiddette infrastrutture necessarie per lo sviluppo del Paese? Quanto ci hanno indebitato le Grandi Opere Pubbliche? E' probabile che senza questi sperperi il nostro debito sarebbe più che gestibile. Forse la metà. La corruzione genera il debito pubblico, non è una novità, ma perché devono pagare solo i fessi? La UE e la BCE ci chiedono riforme che in sostanza sono solo tagli allo Stato sociale, ma non ho mai sentito Trichet o Barroso chiedere il blocco della Tav. Strano... Una storia puntuale di chi ha dilapidato il patrimonio di una nazione è necessaria, indispensabile. Prima di pagare il conto dobbiamo sapere chi ha mangiato a nostre spese e, se possibile, chiedergli indietro i (nostri) soldi, o almeno quelli che sono rimasti

 
 
 

da: http://isegretidellacasta.blogspot.com/2011/09/la-casta-vuole-soffocare-la-liberta-su.html

Post n°34 pubblicato il 27 Settembre 2011 da sogni.e.realta

Berlusconi ha deciso di accellerare l'approvazione del ddl sulle intercettazioni, per bloccare la pubblicazione delle parti più scottanti dei suoi colloqui telefonici con Lavitola, Tarantini e gli altri suoi procacciatori di affari, prostitute e minorenni.
Nel fascicolo aperto dalla Procura di Napioli infatti queste frasi sono segretate e coperte da OMISSIS.
All'interno del disegno di legge, c'è anche di peggio: rispunta ancora una volta il famigerato comma "ammazza-blog"

La norma prevede che ogni gestore di “sito informatico” ha l’obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Non c’è possibilità di replica, l'eventuale rifiuto comporta il pagamento di una multa di 12000 euro.
Non è necessario dimostrare la fondatezza della richiesta di rettifica: sarà sufficiente la semplice comunicazione all'amministratore del blog o del sito affinchè questi siano obbligati alla rettifica.  
Si tratta, è evidente, di un vero e proprio attacco alla libertà di espressione sul web, l'ultimo spazio dove i semplici cittadini possono esercitare ir proprio diritto di parola.
Il giorno seguente l'approvazione della legge Alfano, questa pagina verrà cancellata.

Spider Truman (in procinto di essere assassinato)

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 13/07/2008
 

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un'altra cosa: CHI SBAGLIA DEVE PAGARE!!! BASTA...
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in un paese "normale" il capo del governo sarebbe...
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Sono ovviamente d'accordo, quello che non capisco è il...
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