dea e il mondo

Il lato vero degli immigrati


Questa sera me ne stavo tranquillamente tornando a casa, dopo una giornata faticosa, ma spesa bene.Come tutte le sere ho preso il pulman che mi conduce alla strada di casa e, come tutte le persone stanche, appena ho visto un posto mi ci sono fiondata.Non ho guardato, assorta com'ero tra i miei pensieri, il mio compagno di sedile che, da un primo sguardo approssimativo, ho scambiato per marocchino.Poi, a metà percorso, il ragazzo ha tirato fuori un quadernino e mi ha chiesto di leggergli la lettera che lui stava indicando. Era la B. E sotto tutte le altre lettere dell'alfabeto. Dopo avergliela letta abbiamo cominciato ad attaccare bottone.Abel, questo il suo nome (ancora me lo ricordo, tanto mi è rimasto impresso) è egiziano ed è in Italia da tre mesi e, come ha cercato di spiegarmi mostrandomi il quadernino tutto scritto, sta andando a scuola per imparare l'italiano. Uno sguardo fiero gli ha attraversato il volto quando ha cercato di farmi comprendere la fatica che fa a parlare e a scrivere nella nostra lingua. un ragazzo gentile dal bel sorriso. Un ragazzo come tanti e il colore della pelle non lo fa certo un teppista. Lui rappresenta il lato vero degli immigrati. Quel lato sincero e onesto che non è poi tanto lontano dal nostro mondo.Quel lato reale che i media non descrivono mai.Abel è un ragazzo come tanti, con una vita come tanti (e non sempre facile!) che ha voglia di darsi da fare e integrarsi con il nostro Paese. Perchè non permetterglielo, allora? Infondo, come ho sentito dire una volta da un amico,  "siamo tutti migranti".Baciuz. Simona