il mio diario

sensazioni profonde


  Questo quartiere nuovo, ancora poco affollato e coi suoi grandi spazi mi trasmette un senso di novità e di libertà Se si potesse raccontare in una parola la sensazione che provo non saprei dare una definizione; c’è un appagamento al quale non sai dare una spiegazione,  misto a un senso di malinconia, ma non è tristezza. Questo vuoto che un po’ mi somiglia, forse è per questo che mi ci trovo bene.. come se qui, lontano dal mondo e dalla sua frenesia ritrovassi una parte di me, senza domandarmi se mi piace. Mio figlio a due passi da me, ormai i suoi passi più lunghi dei miei, qui, in questo quartiere appena nato leggo il suo futuro …  questo mondo è suo e io vorrei avere la sua età , per ricordarlo tra tanti anni com’era e come non sarà più; come me , come noi, come tutto. E ho una voglia matta di fermarmi nel centro di questa visione e con le braccia larghe mettermi a girare su me stessa, come ad abbracciare il mondo Non siamo che bottoni, tanti bottoni , messi alla rinfusa in un cassetto, pronti per essere cuciti da una vita che ci gira il filo intorno. e mentre mi allontano mi prende un attacco di nostalgia. O semplicemente si cresce e si diviene brutti noi , o si guarda le cose con gli occhi degli adulti, che sono più tristi e più cattivi, segnati dalla vita e dalle esperienze. vorrei una bicicletta e girare intorno in tondo, spensierata, come se i pedali fossero due ali. vorrei fermare un attimo ancora questo tempo e regalargli il mio pensiero e le mie profonde sensazioni            Tiffany