TARTARUGHE

APPARATO CIRCOLATORIO


Come in tutti i rettili, anche le testuggini hanno una circolazione detta "a sangue freddo": infatti il cuore delle tartarughe, posto tra i polmoni e appoggiato nella parte anteriore del piastrone, è formato da due atri e da un solo ventricolo (questo comporta il mescolamento del sangue arterioso con quello venoso). Nell’atrio destro giunge il sangue venoso, cioè proveniente dal corpo, che viene spinto nel ventricolo e da li, nei polmoni dove cede l'anidride carbonica (CO2) e si "carica" di ossigeno (O2). Ritorna quindi al cuore dove passa prima nell’atrio sinistro, da li nell’unico ventricolo e successivamente nel resto del corpo. Ricordiamoci che anche le testuggini sono animali esotermi: cioè non riescono a mantenere la temperatura corporea indipendente da quella dell’ambiente. Questo limita le loro attività alle stagioni più calde dell’anno; nei periodi più freddi sono solite rintanarsi in buche che esse stesse scavano nel terreno, sprofondando nel sonno del letargo. Con l'arrivo della stagione invernale, le giornate si accorciano e la temperatura comincia a diminuire, le ughe sono pronte per andare in letargo. Durante questo periodo una uga adulta perde al mese circa l'1% del peso iniziale. In libertà, le ughe possono anche rimanere in letargo appena 4 settimane. I fattori che ne regolano la durata sono la latitudine, il clima, le riserve di grasso, la dimensione, l'età e le condizioni di salute. Se la temperatura dovesse rimanere sotto i 2°C per diverso tempo sarebbe potenzialmente dannosa per il loro sistema nervoso e le porterebbe alla morte. Una temperatura superiore agli 11°C interromperebbe il letargo, che comunque non deve superare le 20 settimane.