TARTARUGHE

Ritenzione di uova in una tartaruga


La distocia e la ritenzione delle uova sono tra i problemi che si riscontrano sempre più frequentemente quando si ha a che fare con i nostri rettili. Le conseguenze di queste patologie, se non si interviene rapidamente, possono essere fatali. Di solito chi decide di allevare questi animali li tiene in un ambiente idoneo, ma spesso l’alimentazione tende ad essere eccessiva e sbilanciata e l’integrazione vitaminica e minerale è spesso insufficiente a volte addiruttura eccessiva. Tutti questi fattori insieme allo stress, possono dar luogo alla ritenzione e alla distocia.Un po’ di anatomia e biologia:-Le ovaie sono di tipo disseminato, come quelle degli uccelli. La destra è localizzata un po’ più cranialmente rispetto alla sinistra. Esse sono appese a un grande mesovario e, nel periodo di attività contengono grossi follicoli giallo vivo.-L’ovidotto si apre nella cavità addominale attraverso un grande infundibulo dalla parete molto sottile. È questo il punto di ricezione e fecondazione dell’ovocita. La porzione tubare che gli fa seguito possiede una sezione appiattita ed è il luogo di produzione dell’albume. Successivamente è presente la porzione uterina. La sua parete, spessa e friabile, costituisce la camera calcigena. Essa produce il guscio, costituito da una trama proteica incrostata di cristalli di aragonite. Le uova vengono immagazzinate a questo livello fino alla deposizione. L’ovogenesi dura circa 15 giorni. La maggior parte delle specie acquatiche hanno un guscio morbido. Al contrario, quello delle specie terrestri è molto calcificato, rigido e sensibile agli shock. Ciò rende queste uova resistenti alla disidratazione.-L'ultima parte dell'apparato riproduttivo, la corta porzione vaginale, sbocca direttamente nella cloaca a livello della pupilla genitale, a fianco della papilla urinaria. Un po' più cranialmente è situato il largo ortifizio della vescica. In alcune circostanze, spesso iatrogene, può capitare che un uovo vi ci si infili dentro. La cloaca stessa è responsabile di ritenzione nelle femmine molto indebolite. Si parla allora di ritenzione bassa. La maggior parte delle ritenzioni ha però luogo nell'ovidotto. L'età del raggiungimento della maturità sessuale è variabile. Essa va da 5 anni nella tartaruga della Florida a 10 - 15 anni nelle tartarughe terrestri e dipende soprattutto dalla dimensione della femmina, e quindi dalla loro velocità di crescita. Per le specie comuni il numero di uova varia da 1 a qualche dozzina ( in media 3 nella Testudo Hermanni, 6 nella Testudo Greca). Per le specie delle zone temperate gli accoppiamenti hanno inizio alla fine del letargo (marzo) e le deposizioni hanno luogo da metà maggio a metà di luglio; le schiuse iniziano 60-80 giorni più tardi. -Le tartarughe lasciano al sole il compito di incubare le loro uova. Esse ricercano quindi un posto correttamente esposto e un terreno relativamente compatto per scavare, con l'aiuto degli arti posteriori, una buca di deposizione che chiudono una volta che la deposizione è terminata. Contrariamente alla credenza, eccetto le tartarughe marine, la maggior parte delle specie non depone nella sabbia. Le cause della ritenzione La principale causa di ritenzione è, alla lunga, un substrato di deposizione inadatto (troppo duro o troppo morbido, insufficiente insolazione), se non assente. E' il caso delle tartarughe terrestri tenute su un balcone, o di quelle acquatiche in un acquaterrario. Possono anche perturbare la deposizione disturbi durante la fase riproduttivi a e una sovrappopolazione. In questo caso; la tartaruga depone lo stesso le sue uova direttamente sul suolo o nell'acqua della sua bacinella, oppure inizia una ritenzione patologica della durata di qualche giorno fino a qualche settimana (la deposizione spontanea non è più possibile). Le altre cause sono di ordine medico e comprendono: il cattivo stato generale. Le forme carenziali (vitamina D3, calcio). Le salpingiti, i prolassi cloacali (ovidotto, tubo digerente), le fratture (del carapace, del bacino, delle uova), la presenza di grossi calcolo vescicali, ecc. La principale causa di ritenzione è, alla lunga, un substrato di deposizione inadatto (troppo duro o troppo morbido, insufficiente insolazione), se non assente. E' il caso delle tartarughe terrestri tenute su un balcone, o di quelle acquatiche in un acquaterrario. Possono anche perturbare la deposizione disturbi durante la fase riproduttivi a e una sovrappopolazione. In questo caso; la tartaruga depone lo stesso le sue uova direttamente sul suolo o nell'acqua della sua bacinella, oppure inizia una ritenzione patologica della durata di qualche giorno fino a qualche settimana (la deposizione spontanea non è più possibile). Le altre cause sono di ordine medico e comprendono: il cattivo stato generale. Le forme carenziali (vitamina D3, calcio). Le salpingiti, i prolassi cloacali (ovidotto, tubo digerente), le fratture (del carapace, del bacino, delle uova), la presenza di grossi calcolo vescicali, ecc. Da cosa c’è ne accorgiamo che la nostra tartaruga non riesce a deporre?In tutti i casi, il principale segno di allarme è di tipo comportamentale. Nelle tartarughe terrestri si osservano per più gironi tentativi infruttuosi si scavare un nido, che possono generare un'erosione delle estremità digitali. Le tartarughe acquatiche che vivono sempre in acqua si agitano frequentemente, cercando disperatamente di fuggire dalla bacinella, II proprietario purtroppo non rileva però sempre questi segnali. Talvolta il prolasso dell'ovidotto accompagna le interruzioni delle deposizioni. L'anoressia è sempre presente.Gli animali devo essere preparati alla deposizione fin da piccoli, con un’alimentazione sana ed equilibrata e non eccessiva. Spesso, infatti, durante l'ovulazione e l'accoppiamento, le femmine sono sovralimentate e, al momento dell'ovulazione, producano troppe uova, che poi vengono fecondate. All'inizio della gestazione la cosa non crea problemi ma, al termine dello sviluppo, le uova sono talmente numerose da occupare totalmente le cavità. Di conseguenza, l'animale diventa anoressico (l'anoressia nei giorni precedenti al parto può anche essere fisiologica) e, in caso di sviluppo eccessivo delle uova, può prolungarsi fino ad arrivare alla morte dell'animale. Inoltre, l'eccessiva compressione degli organi a livello polmonare può causare dispnea. Questi fattori portano l'animale a un tale stato di affaticamento e di debolezza per cui, al momento del parto, la femmina non fa forza per deporre le uova. Un altro fattore molto importante è lo stato psicologico dell'animale. In un rettile che deve deporre, lo stress può essere più che sufficiente per provocare la ritenzione delle uova. Ma se nonostante tutte queste accortezze ci troviamo d’avanti a un problema di ritenzione o distocia, l’unica cosa sensata da fare e portare la nostra amica da un veterinario esperto che dopo le accurate indagini deciderà il da farsi, spesso ho letto in altri forum che per abbreviare i tempi di deposizione diversi allevatori praticano l’ossitocina senza parere medico e magari perché gli è stato consigliato dal vicino, l’ossitocina è si un farmaco molto efficace per i casi di distocia, ma ricordo che agisce sui i muscoli, e che anche il cuore è un muscolo perciò un uso eccessivo può essere pericolo e letale. Nella foto:Trachemys scripta elegans. Un uovo ritenuto in cloaca, ormai in stato di decomposizione, è stato estratto manualmente Autore: Leonardo Brunetti