TARTARUGHE

Post N° 381


La dieta “corretta” cambia molto da tartaruga a tartaruga, e secondo diversi fattori che bisogna tenere in considerazione.  Possiamo però tracciare delle linee generali che accomunano un po’ tutte le specie di tartarughe in fatto di dieta. Infatti generalmente le tartarughe di terra sono per lo più vegetariane, perciò in grado di ricevere solamente cibi che contengano componenti vegetali e che i loro enzimi siano in grado di digerire e trasformare in energia (per esempio la G. Pardalis, la G. Sulcata o la G. Radiata). Altre tartarughe sono onnivore, come nel caso di molte acquatiche o che vivono in ambienti semi-acquatici (per esempio la Terrapene sp., la Cuora sp., la P. Concinna o la O.Borniensis). Altre ancora sono strettamente carnivore (per esempio la C. Longicollis, la C. Fimbriatus o la C.Serpentina) Mentre nel caso delle specie onnivore o carnivore i problemi di alimentazione sono molto limitati e si riducono nel fatto di trovare le giuste quantità e i giusti metodi di somministrazione, per ciò che riguarda quelle vegetariane il problema è molto più complicato e verrà analizzato in seguito. Una cosa fondamentale da tenere in considerazione, è che generalmente le tartarughe in cattività ricevono apporti nutrizionali nettamente superiori rispetto a quelli che ricevono in natura.  Perciò è sicuramente meglio scarseggiare che eccedere, infatti se si somministra una dieta troppo ricca di grassi, proteine ma anche vitamine, ecc. si rischia di alterare il normale funzionamento metabolico dell’animale, che invece è stato “progettato” per ricevere una quantità limitata dei suddetti elementi nutritivi.