TARTARUGHE

...NON VENGONO ABBANDONATI SOLO I CANI...


Dal 1994 ad oggi sono state importate in Italia quasi 500.000 piccole tartarughe d’acqua, soprattutto neonati della specie Trachemys scripta elegans, conosciuta come Tartaruga della Florida o come Testuggine d’acqua dalle orecchie rosse. Queste tartarughe sono originarie della costa Est degli USA, dove vengono appositamente allevate per il fiorente e mercato internazionale dei pets animal. Durante il trasporto verso i grossisti destinatari, almeno il 50% degli esemplari muore miseramente.L’allevamento delle piccole tartarughe viene presentato, soprattutto dai commercianti, tra i più semplici e consigliato addirittura ai bambini. Quasi mai viene ricordato che si tratta di neonati lunghi pochi cm di una specie che, nel caso di normale crescita, può raggiungere i 24 cm di lunghezza ed il chilo e mezzo di peso. Purtroppo la stragrande maggioranza non resiste più che qualche mese nelle mani di allevatori inesperti e si calcola che il 70 % degli esemplari acquistati muore entro il primo anno dalla vendita. La disinformazione all’acquisto sulle diverse problematiche connesse all’aumento di dimensioni, come lo spazio necessario, il costo dell’attrezzatura, la pulizia dell’acqua, i cattivi odori, ecc., provocano poi uno sconsiderato e notevole (forse ancor più che in altri animali "domestici") fenomeno di abbandono delle tartarughe che comunque hanno resistito.L’abbandono delle tartarughe d’acqua troppo cresciute avviene nelle raccolte d’acqua più disparate, artificiali come vasche, piscine e fontane, seminaturali come stagni, laghetti e cave o naturali come ruscelli, torrenti, canali, fiumi, laghi, fontanili ecc., causando un "inquinamento faunistico" inviso ai cultori della naturalità e timori, non fondati né provati, per un’interazione negativa con la piccola fauna autoctona.Non so se c'è nessuno della mia zona, comunque un esempio pratico è il "laghetto" (una fontana enorme) nel giardino della clinica Maugeri a Pavia che, in questa stagione MAGICAMENTE  si riempie di tartarughe.La stragrande maggioranza delle tartarughe d’acqua abbandonate dopo un periodo di allevamento privilegiato (con riscaldamento dell’acqua e super-alimentazione) sono incapaci di adattarsi alle difficoltà ambientali e soccombe in pochi mesi. Studi in corso hanno accertato anche che, senza un adatto approvvigionamento alimentare e le cure da parte dell’uomo, le tartarughe "libere" sopravvivono miseramente nei nostri ambienti, risultando fortemente soggette ad avitaminosi, parassitosi, infezioni batteriche e virosi. Peraltro nella Pianura Padana sono eccezionali i casi di riproduzione in libertà, ma l’abbondanza di predatori rende difficilissima la sopravvivenza dei neonati appena schiusi.L’abbandono incontrollato delle tartarughe, come pure degli altri animali "domestici" costituisce per alcune leggi nazionali o convenzioni internazionali e per diverse normative regionali e comunali un reato sanzionabile amministrativamente.  ...Riflettiamo bene non sono giocattoli...