TARTARUGHE

RIPRODUZIONE: accoppiamento ed apparato


Tutte le tartarughe depongono uova (in  alcune specie in numeri addirittura superiore al centinaio) e non si conoscono casi di viviparismo né di ovoviviparismo. La deposizione avviene in buche scavate dalle stesse femmine e l’incubazione è affidata al calore del sole.L’organo copulatorio maschile è semplice, senza ramificazioni, ed è fissato alla parete interna della cloaca. Quando è ritratto, il pene trova posto alla base della coda, che nei maschi è più larga e grossa rispetto alle femmine. In alcuni casi i maschi, anche in assenza di femmine con le quali accoppiarsi, possono avere erezioni durante le quali l’organo sessuale fuoriesce all’eterno, per ritrarsi solo dopo diverse ore (o addirittura giorni). Questo comportamento, seppure non molto frequente, ha allarmato spesso diversi proprietari di tartarughe, convinti che il proprio esemplare sfrisse di un prolasso dei visceri o di gravi emorroidi .Il rito nuziale e l’accoppiamento delle tartarughe variano da una specie all’altra: in alcuni casi il maschio si limita ad avvicinarsi lentamente alla femmina per poi accoppiarsi ripetutamente con essa, mentre a volte le coppie si inseguono a lungo simulando veri e propri combattimenti, con sbuffi e grugniti di vario tipo. Il maschio in genere afferra la femmina per la parte anteriore del carapace servendosi delle unghie, ma tale sistema può giungersi a rivelarsi estremamente difficoltoso se la femmina non collabora. Questo avviene soprattutto nel caso delle tartarughe scatola (Terrapene).Le tartarughe in genere non si dimostrano molto originali nelle pratiche dell’accoppiamento, tuttavia a volte può capitare di vedere una coppia di Sternotherus odoratus avvinghiata piastrone contro piastrone, mentre il maschio immobilizza la compagna contemporaneamente con le quattro zampe.Questi animali in genere si accoppiano solo con individui della stessa specie, tuttavia la ricercatrice Barbara Froom cita ripetuti casini unioni tra Chinemys reevesi e Clemmys japonica. Le uova di tali esemplari non sono mai però risultate fecondate.Le femmine sono in grado di conservare gli spermatozoi del maschio e di deporre le uova fecondate anche a quattro anni di distanza  dall’ultimo accoppiamento. Tra i sessanta e i novanta giorni dalla deposizione delle uova  nascono i piccoli, dotati di uno speciale dente che permette loro di rompere il guscio e che in seguito cade. Le tartarughe neonate possiedono anche un piccolo sacco vitellino, collegato al piastrone e contenente  l’alimento necessario per i primi giorni di vita fuori dall’uovo: sotto questo aspetto, sono quindi completamente autosufficienti. Fonte: http://www.tartarugheterrestri.it/