TARTARUGHE

Post N° 511


COLPO DI CALDOMalgrado il sole sia indispensabile per la vita delle tartarughe è d'obbligo assicurare zone d'ombra, in quanto l'eccessiva esposizione ai raggi solari può provocare d'anni (come per noi l'insolazione!).Questo non si verifica non solo ai danni delle tartarughe terrestri ma bensì anche a quelle acquatiche e palustri (se tenute in acquaterrari): l'effetto lente causato dai raggi solari contro le parereti in plexiglas o vetro, può danneggiare seriamente la nbostra tartaruga portandola anche a morte certa.Bisogna quindi evitare di porre l'acquario esposto al sole. Cosa fare in caso:In caso di un colpo di calore in una tartaruga di terra bisogna cercare di ripristinare reintegrare il prima possibile la perdita di liquidi; per far ciò si può immergere l'animale in un recipiente riempito con un po' d'acqua in modo che la tartaruga riesca ad abbeverarsi ma al tempo stesso in modo che l'animale non abbia possibilità di annegare. Fatto questo sarà bene contattare un veterinario che sia in grado di occuparsi del mal capitato.ROTTURA DEL GUSCIOUno degli incidenti più frequenti nelle tartarughe è la rottura del carapace. Alla base di questo inconveniente ci sono diverse cause: cadute nel vuoto (da terrazzi, balconi, etc.) oppure morsi di cani od altri animali (volpi, cinghiali, rapaci, corvidi e topi) ed infine incidenti causati da automobili e/o mezzi agricoli.Cosa fare in caso di rottura del guscioLa prima cosa da fare in questi casi è cercare di non traumatizzare maggiormente l'animale con manovre improvvisate; è importante isolare l'animale dall'ambiente esterno, pertanto sarebbe utile approntare un terrario di fortuna in modo da impedire contaminazioni soprattutto da parte di insetti come le mosche che tendono a depositare le proprie larve sulle ferite aperte. Per evitare ciò è utile mettere l'animale ferito in un contenitore munito di una reticella fine che impedisca l'ingresso alle mosche e fornire di una fonte di calore il terrario; a questo scopo va bene una borsa d'acqua calda avvolta in un panno di lana. È inoltre importante che non ci sia possibilità di ulteriori contaminazioni, pertanto bisogna evitare di mettere terra sabbia o quant'altro in questo terrario. Il problema delle larve è frequente soprattutto in estate; per il loro riconoscimento va posta molta attenzione, infatti a seconda dello stadio di sviluppo queste possono apparire come piccoli vermi biancastri che si muovono (nel caso degli stadi più sviluppati) oppure possono apparire come piccole uova biancogiallastre riunite in gruppi ed immobili più difficili da identificare. In questo caso bisogna cercare di rimuovere meccanicamente con l'aiuto di una pinzetta il maggior numero possibile di larve; non usare insettici né altri disinfettanti e appena possibile ricorrere all'aiuto di un veterinario esperto.