di Furio Morroni
(ANSA) - ATENE, 20 OTT - I gruppi ambientalisti greci e il ministero dell'ambiente di Atene sono di nuovo ai ferri corti sulla questione del Parco nazionale marino (Znmp) sull'isola ionia di Zakynthos (la foscoliana Giacinto o Zante), luogo di riproduzione delle rare e delicate tartarughe mediterranee della specie protetta 'Caretta caretta'. I primi sostengono, come ormai fanno da anni, che il governo greco non fa abbastanza per proteggere le tartarughe, tollerando addirittura 14 edifici abusivi sulla spiaggia di Dafne, una delle sei sulla Baia di Laganas dove le Carette tornano ogni estate a depositare migliaia di uova. La zona era protetta gia' dal '90 e, nel '94, il Wwf greco vi acquisto' 320mila metri quadrati di spiaggia per vincolarli a difesa dell'ambiente in cui i rettili nidificano e si riproducono, ma gli insediamenti abusivi e il proliferare di attivita' turistiche nella zona hanno continuato a danneggiare anno dopo anno l'habitat delle tartarughe. ''La mancanza di qualsiasi precisa direttiva nella gestione del Parco (che dipende dal ministero dell'ambiente) lo ha trasformato in un fiasco'', ha detto Lily Venizelos, presidente dell'Ong 'Medasset' (Mediterranean Association to Save the Sea Turtles). ''Sia un tribunale greco sia la Corte di Giustizia europea hanno in passato stabilito che gli edifici illegali debbono essere demoliti'', ha aggiunto Prue Robinson, portavoce di 'Medasset' ''e, se non saranno abbattuti, la Grecia rischia di vedersi condannata dall'Ue a pagare una super-multa che va da un minimo di 30mila a un massimo di 50mila euro al giorno per gli ultimi due anni, ovvero tra i 22 e i 36 milioni di euro circa''. Inoltre gli attivisti di 'Medasset', foto alla mano, sostengono pure che sulle spiagge che dovrebbero essere protette proseguono indisturbati lavori per la realizzazione di nuovi, e illegali ma redditizi, insediamenti turistici. A fine novembre la Commissione europea dovra' dire, in un rapporto, se la Grecia sta rispettando o meno la normativa Ue per la protezione delle specie marine a rischio di estinzione e quello stesso giorno, secondo gli ambientalisti greci, il governo di Atene dovra' rispondere delle sue mancanze davanti alla Corte di Giustizia. Di avviso contrario si dice Amalia Karagounis-Kyrtsou, docente di biologia all'Universita' di Atene e da 15 mesi direttrice del Parco marino di Zakynthos. ''Lo scorso 6 aprile ho incontrato i responsabili della Commissione europea ed essi hanno accettato in pieno il mio progetto pilota di intervento in particolare per la spiaggia di Dafne, quella in condizioni peggiori, ma anche per le altre'', afferma la studiosa. ''La storia della super-multa e' una vecchia storia e risale a quando il Parco era davvero in pessime condizioni'', ammette Karagounis ''tant'e' che l'Ue minaccio' davvero la Grecia di multarla. Ma lo scorso giugno il ministero dell'ambiente ha stanziato una prima 'trance' di 1,2 milioni di euro per la salvaguardia della Caretta e quei fondi sono ora decuplicati e abbiamo a disposizione 9,9 milioni di euro per il Parco''. ''Anche quella delle costruzioni abusive e' una storia vecchia perche' si tratta di case che stanno li' da oltre 20 anni. Per poterle demolire, il governo dovrebbe acquistare i terreni sulle quali sorgono e non e' facile'', afferma la biologa. ''Per proteggere l'habitat abbiamo istituito per la prima volta nel Parco un servizio di guardia sulle spiagge 24 ore su 24 ed orari per evitare luci e rumori nelle ore in cui le tartarughe vanno sulla sabbia, abbiamo rimosso i chioschi-bar abusivi che erano stati eretti quasi sulla battigia, abbiamo arretrato di oltre tre chilometri i parcheggi e istituito un servizio di pulmini per portare la gente sulla spiaggia dove puo' rimanere al massimo fino alle sette di sera''. ''Tutto cio' ha fatto si' che l'habitat delle tartarughe sia cosi' migliorato che quest'anno il numero delle Carette che sono venute a deporre le uova e' aumentato del 14% a fronte dell'aumento registrato l'anno prima che era stato dell'11%'', dice soddisfatta Karagounis. E conclude affermando che ''a novembre, quando a Bruxelles incontreremo gli esperti della Commissione europea, sono certa che accetteranno i risultati della nostra gestione del Parco di Zakynthos''. (ANSA). MRR