TARTARUGHE

terrapene carolina triunguis


Ordine: TESTUDINESSottordine: CRYPTODIRAFamiglia: EMYDIDIAEGenere: MONOURIASpecie: TERRAPENE CAROLINASTATUS GIURIDICOInclusa in App.II CITES.TASSONOMIATerrapene carolina comprende le sei seguenti sottospecie: T. c. bauri, T. c. carolina, T. c. major, T. c. mexicana, T. c. triunguis, T. c. yucatana.
DISTRIBUZIONECome tutte le Terrapene è originaria del Nuovo Mondo. In particolare questa sottospecie ha un range di distribuzione che si estende dal Missouri all' Alabama fino al Texas. Essa, assieme alla T.c.carolina, è la sottospecie che copre il maggiore areale di distribuzione.HABITATL' habitat naturale di questa specie è abbastanza vario ma caratterizzato sempre da una elevata umidità. Si possono infatti rinvenire esemplari in boscaglie, radure, praterie, campi o zone paludose.Questo animale ama gli ambienti umidi a clima temperato caratterizzati da sporadici temporali in corrispondenza dei quali,prima e dopo, si verifica la maggiore attività di ricerca di cibo ed accoppiamento.In questi ambienti essa passa molto tempo interrata a diversi centimetri di profondità in terriccio molto umido o fangoso. Queste tartarughe non sono grandi esploratori e rimangono localizzati in territori non eccessivamente ampi che comprendono sempre acquitrini o specchi d'acqua dove si aggirano spesso durante la stagione calda e dove non esitano a tuffarsi.
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALIE' maggiormente attiva di primo mattino e di sera, se le giornate non sono troppo calde è attiva anche nelle ore centrali del giorno ma la maggiore attività si registra dopo una abbondante pioggia.Nelle giornate più calde rimane all'ombra di cespugli o interrata a 10-20 cm di profondità ove l'umidità è maggiore. Queste tartarughe sono molto attivi rispetto ad altre e vivono anche in piccoli gruppi caratterizzati da 3-5 femmine per ogni maschio.Durante il periodo riproduttivo si possono verificare scontri anche cruenti tra maschi e l'atto riproduttivo è comunque sempre preceduto da morsi agli arti ed alla corazza della femmina. Essendo specie particolarmente attaccabrighe è meglio tenere i maschi separati almeno nel periodo riproduttivo.CARATTERISTICHE FISICHEIl carapace di questa tartaruga è molto arcuato e di colore che può variare da marroncino ad olivastro con una lunghezza di 15-18 centimetri. Il piastrone è caratterizzato da una sola cerniera centrale che permette all'animale di chiudersi ermeticamente ritraendo all'interno del carapace zampe, testa e coda. Da questa particolarità deriva il suo nome comune "tartaruga scatola". Questo particolare meccanismo di difesa, la cerniera, non è presente alla nascita dei piccoli ma si sviluppa e diventa funzionale a circa due anni di vita. Un'altra particolare caratteristica di questa specie è la colorazione dei maschi adulti che possono avere le zampe anteriori, il collo e la testa di color rosso acceso, arancione o più raramente giallo intenso. Inoltre, questi ultimi, presentano una caratteristica colorazione arancio scuro dell'iride. Infine, questa sottospecie, come è facilmente intuibile dal nome scientifico, presenta quasi sempre tre dita negli arti posteriori, in rari casi ,invece, le dita possono essere anche quattro.DIMORFISMO SESSUALEIl dimorfismo sessuale è spesso evidente in questa sottospecie ma non sempre.La maturità sessuale viene raggiunta a circa 8-9 anni ed a questa età è spesso evidente la maggiore dimensione della coda nel maschio ed in particolare la coda oltre ad essere più lunga ha anche una base più larga e l'apertura cloacale è maggiormente verso l'estremità.In questa sottospecie i maschi poche volte presentano il piastrone convesso come invece avviene nelle altre sottospecie.Per quanto riguarda le femmine esse presentano a volte un carapace maggiormente arrotondato ed hanno le unghie degli arti posteriori più sottili e diritte del maschio nel quale sono spesse, robuste ed uncinate. Infine non è raro osservare, dopo il settimo-ottavo anno di vita, il maschio pronunciare il pene all'esterno della cavità cloaca.MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Questa specie, come tutte le Terrapene ed in particolar modo Terrapene ornata, non è consigliata ai neofiti. Essa può essere alloggiata sia in ternario che all'aperto quando le temperature lo permettono.Per la sistemazione all'aperto bisogna ricordare di predisporre un ampio recinto con il perimetro ben interrato in profondità in quanto questa tartaruga ama scavare e potrebbe così facilmente evadere. All'interno del recinto deve essere presente un rifugio e diverse piante per far si che l'animale trovi riparo dal sole e una giusta umidità. Non deve poi mancare un recipiente d'acqua, ove le tartarughe possano bere ed immergersi, che deve essere mantenuto pulito in quanto questi animali defecano spesso in acqua e si trasportano terra e detriti nel recipiente.Infine almeno una o due volte al giorno occorre annaffiare il recinto con lo scopo di inumidire piante e terreno per mantenere elevata l'umidità durante la giornata.Quando le temperature scendono sotto i 18 °C è indispensabile alloggiare le tartarughe in un ternario interno riscaldato.Il ternario di discrete dimensioni deve avere un substrato di terriccio e foglie spesso inumidito di profondità tale da permettere agli animali di interrarsi completamente. L'umidità ambientale deve rimanere in un range di circa 60-80% e la temperatura media deve essere di 24-26 °C con un punto caldo a 30-32 °C ed una zona più fresca. Oltre a tutto questo non bisogna dimenticare l'indispensabile contenitore per l'acqua ed una lampada con spettro di emissione UVA e UVB.Per questa tartaruga è inoltre indispensabile un periodo di latenza non solo per una buona salute ma anche per incentivare la riproduzione.
ALIMENTAZIONECome tutte le sottospecie di Terrapene anche la triunguis presenta una alimentazione onnivora che comprende sia vegetali come quelli per testuggini terrestri sia lombrichi, lumache, insetti ecc. La caratteristica fondamentale della dieta di questa tartaruga è la varietà di alimenti da somministrare possibilmente sempre freschi e di buona qualità. Per quanto riguarda i neonati per il primo anno di vita circa essi sono quasi esclusivamente carnivori e solo dopo incominciano ad accettare vegetali.E' importante integrare l'alimentazione con prodotti multivitaminici specifici una volta ogni due o tre settimane ed inoltre è fondamentale lasciare a disposizione degli animali un osso di seppia opportunamente privato del rivestimento corneo con lo scopo di fornire una giusta quantità di calcio. RIPRODUZIONE
Le fasi di accoppiamento iniziano in primavera e si possono protrarre fino a settembre. Durante queste fasi il maschio si approssima alla femmina con movimenti circolari e mordendola agli arti ed al margine posteriore del carapace. Una volta iniziato l'atto il maschio rimane "agganciato" alla femmina per parecchie ore in posizione quasi rovesciato.  La deposizione delle uova, da tre a cinque per covata, avviene in terriccio soffice ed umido in una buca di circa 10 centimetri di profondità che verrà meticolosamente ricoperta e mimetizzata dalla femmina.Le uova possono essere deposte anche a grande distanza temporale in quanto la femmina è in grado di conservare lo sperma del maschio per circa tre anni in una speciale sacca e depositare uova feconde anche molto tempo dopo l'accoppiamento.L'incubazione delle uova richiede un tasso di umidità di circa 92-94 % e temperatura compresa tra i 26 °C e i 30 °C. In queste condizioni le uova schiudono in 70-90 giorni dando alla luce piccoli di 6-8 grammi e 3 centimetri di lunghezza.I piccoli vanno mantenuti in un ambiente umido con terriccio ed abbondante muschio dove possano agevolmente interrarsi e bere in un basso contenitore di acqua che deve essere sempre pulita.L'alimentazione dei piccoli fino ai due anni di vita circa è quasi prevalentemente carnivora mentre dopo è analoga agli adulti. Particolare caratteristica dei piccoli alla nascita è che non presentano la cerniera nel piastrone e hanno una carapace con disegni e linee che spariscono con l'età.
NOTEQuesta specie è in diminuzione sia per le catture ma soprattutto per la diminuzione del suo habitat sottratto dall'esplosione demografica e dall'edificazione nell'areale originario. Gli esemplari di cattura sono spesso debilitati, malati e con infezioni parassitarie. Come tutte le Terrapene non è comune in commercio e i pochi esemplari che si trovano sono spesso di pochi mesi di vita e quindi maggiormente sconsigliati al neofita.Bisogna infine ricordare di maneggiare con attenzione queste tartarughe in quanto è possibile rimanere intrappolati con le dita tra il piastrone ed il carapace quando l'animale si ritrae. Se pur di piccole dimensioni il carattere mordace e la forza dell'animale rendono l'operazione di liberazione particolarmente dolorosa e prolungata.Fonte: http://www.tartaclubitalia.it