TARTARUGHE

AMO CIRCOLARE PER SALVARE CARETTA


Potrebbe essere un amo da pesca a preservare la vita di tante tartarughe marine, basterebbe diffonderne l'uso. Di forma circolare, l'amo consente la pesca dei pescespada, risultando meno pericoloso e difficile da ingoiare per le Caretta-caretta. La buona notizia arriva a seguito di una sperimentazione presentata oggi a Roma e condotta per la prima volta nel Mediterraneo nell'ambito del progetto Life Natura Del.Ta (Delfino e Tartaruga Protetti): un progetto promosso dal settore conservazione natura del Centro Turistico Studentesco (Cts) e dalla Provincia di Agrigento, con la collaborazione del ministero dell'Ambiente.Secondo i dati dell'Iucn- l'Unione mondiale per la conservazione della natura, si stima che siano almeno 60 mila le tartarughe marine catturate accidentalmente ogni anno nel Mediterraneo durante le operazioni di pesca professionale. Di queste più di 10 mila solo in Italia, con una mortalità degli animali compresa tra il 10 e il 50 per cento. Il progetto, al quale hanno contribuito partner come Agci Agrital, Legambiente Sicilia - Ente gestore della Riserva naturale di Lampedusa, Telespazio e Università di Torino, ha dimostrato che rispetto al classico amo a "J", quello circolare applicato ai palangari è più resistente e identico per la quantità del pescato. Insomma il pescespada continua ad abboccare mentre le tartarughe molto meno e senza danni mortali.
La sperimentazione dell'amo "salvatartarughe" è ancora in corso. Dopo la Sicilia si è allargata ad altre marinerie italiane in collaborazione con Agci Agrital e Legapesca, nell'ambito di un altro progetto, Tartanet. Le minacce alle tartarughe marine infatti non mancano: intenso traffico nautico, turismo nelle spiagge dove avviene la deposizione delle uova, erosione delle coste e inquinamento delle acque.Fonte: www.agrigentonotizie.it autore: Loredana Guida