TARTARUGHE

TARTADAYS nel Salento


Libertà per le tartarughe
Giornata storica l'altro giorno per la tutela della natura nel Salento! Con TARTADAYS, programma di liberazione coordinata, sbarca infatti anche da noi TARTANET, "la rete per liberare le tartarughe" attiva in Italia dal 2004 grazie ad un progetto comunitario LIFE che vede come capofila il CTS e come partner una trentina di Organismi di Governo ed enti pubblici quali i Ministeri dell'Ambiente, delle Risorse Agricole, Forestali e della Pesca, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, Regioni, Province e Comuni ed enti parco, associazioni di categoria come Legapesca e ambientaliste come Legambiente e la Fondazione Cetacea. Già attiva da anni, la rete locale denominata SOS Tartarughe, con sede operativa presso la Masseria di Rauccio presso l'omonimo parco regionale comprendente tra gli altri partner le Università di Bari e del Salento e le aree marine protette di Torre Guaceto e Porto Cesareo, con l'ingresso in TARTANET incrementa a ventuno - praticamente tutti i centri costieri da Taranto a Brindisi - i centri di segnalazione e recupero, connettendosi ad una rete regionale che vanta col Centro di Oasi Lago salso a Manfredonia l'unico ospedale elusivamente specializzato in interventi su cheloni esistente sulle intere coste ionica ed adriatica del paese, ed uno dei centri di eccellenza nel Mediterraneo! Ricco il programma della giornata, apertasi con la conferenza di presentazione della struttura operativa presso la splendida Torre Lapillo, Centro TARTANET e sede del neonato Centro di Educazione Ambientale di Porto Cesareo affidato dall'a.c. alle associazioni ambientaliste del territorio, cui hanno partecipato il sindaco della cittadina ionica Vito Foscarini, il responsabile del settore mare di Legambiente Sebastiano Venneri, gli assessori all'ambiente della Città di Lecce Gianni Garrisi e quello di Porto Cesareo Gino Baldi, il coordinatore provinciale di Legambiente Maurizio Manna ed il responsabile scientifico della rete locale dott. Giacomo Marzano, alla presenza del Comandante del NOE dell'Arma, dott. Antonio Morciano e del sen. Antonio Gaglione, nonché dell'autorità marittima locale.
Interessanti gli interventi, che hanno sottolineato l'importanza del Salento nella geografia della Caretta caretta, con oltre mille interventi su tartarughe già effettuati presso il centro di Rauccio e circa cinquecento potenziali annui, l'importanza di una politica intergrata di tutela della specie che valichi i confini amministrativi e geografici, ignoti a questa antichissima creatura emblema dei problemi del nostro mare. E' però emersa anche forte la necessità di interrompere una vera e propria "tratta delle tartarughe" legalizzata che annualmente esporta verso centri fuori regione distanti centinaia di chilometri - che hanno ragion d'essere e drenano ingenti risorse soprattutto grazie alle tartarughe salentine - affermando grazie alla rete locale il principio etico di tenere lo stretto tempo indispensabile e reimmettere in libertà nel Salento quella che è e deve rimanere una risorsa ambientale e culturale della nostra terra e del nostro mare, nel primario rispetto della specie come tutelato e sancito dalla Convenzione di Washington. Confermata la massima disponibilità degli enti locali con l'impegno all'ampliamento del Centro di Rauccio a Lecce e l'adesione del Comune di Poro Cesareo alla "rete", si è proseguito quindi con la liberazione della prima coppia di tartarughe avvenuta presso il lido Orange Sun - che con Quarta Caffè e la sua capagna "Progetto natura" è sponsor privato della rete locale - con la partecipazione entusiasta di centinaia di amanti della natura ma anche di semplici bagnanti sorpresi dall'inaspettata giornata ecologica, realizzata anche grazie all'impegno dei volontari provenienti da tutta Italia impegnati nel campo di volontariato TARTANET di Rauccio, impegnati fino a settembre nel pattugliamento delle spiagge salentine, e quelli del campo Legambiente di Porto Cesareo a fare gli onori di casa.
Analoga folla ed entusiasmo alle ore 16 - con un'ora di ritardo dovuta al recupero imprevisto di una tartaruga nel tarantino - presso il lido Punta della Suina nel cuore del Parco Regionale di Punta Pizzo a Gallipoli, con la partecipazione degli agenti del Corpo Forestale dello Stato. La giornata si è conclusa al tramonto con la liberazione di u giovane esemplare sotto l'occhio vigile della locale sezione della lega Navale, Centro TARTANET nella marina ugentina. L'iniziativa proseguirà domenica 19 sull'Adriatico con liberazioni previste al Frigole alle ore 10.00 presso il Lido Enea, alle ore 15.00 in zona porto a S. Foca e alle 18.00 presso il lido Fuorirotta lungo il litorale urbano di Otranto. Fonte: www.iltaccoditalia.info