TARTARUGHE

LE INTERVISTE DI GAIA


a: PAOLO MINOTTI (www.tartaportal.it)
Ho conosciuto Paolo nel 2006 iscrivendomi al Tartaportal (e poi di persona ad un paio-tra poco 3-cene),persona fantastica,veramente molto disponibile e con una pazienza esagerata...oltre ad una conoscenza disarmante per quanto riguarga le tartarughe acquatiche.Ho deciso quindi di iniziare le mie interviste con lui (non saranno molte)...leggete ed imparate.1-Presentazione:Paolo Vittorio Minotti, Nato a Milano il 22.01.1965, commercialista, celibe.Ragioniere e Perito Merceologo, gioco ogni tanto a fare il piccolo chimico(e poi dite che la scuola non serve)! Amo la cucina, attivamente come cuoco, la vela, la storia, la politica, il mio mestiere, le donne, le auto e le tartarughe.2-Da quanti anni allevi tartarughe?Dal 1968, ho iniziato con una Emys Orbicularis presa con papà nel fosso dietro lo stabilimento a Varedo. Poi ho avuto diverse, credo 15 TSE. Nel 1985 ho smesso per problemi di spazio e ho portato le due tartarughe del momento all'acquario municipale. Nel 2005 ho ricominciato e ho conosciuto Tartaportal3-Da cosa è nata questa tua passione? Perché hai scelto le acquatiche?In famiglia abbiamo avuto episodiche presenze di animali, tra cui ricci, gabbiani, gufi, corvi, piccioni, passeri ma, abitando da sempre a Milano in appartamento, abbiamo scartato i cani, esclusi i pastori tedeschi da guardia. Ho avuto una passione infantile per i gatti, ma non l'ho mai sviluppata. Abbiamo avuto (siamo 3 fratelli e una sorella, io sono il più piccolo) bengalini e diamanti mandarini, ma gli uccellini non mi hanno mai attirato per la loro attitudine a fare "aerosol di cacca" sbattendo le ali. Le tarte sono silenziose e non bisogna portarle fuori sotto la pioggia alle 5 del mattino. Negli anni '90 sono improvvisamente diventato allergico alla forfora degli animali pelosi, quindi cani, gatti, conigli, cavie e fidanzate pelose sono esclusi ;)4-Ad oggi quanti e quali esemplari possiedi?1.2.0 Trachemys Scripta Scripta1.1.0 Graptemys Pseudogeographica Kohnii2.0.3 Ocadia Sinensis1.0.0 Trachemys Scripta Ibrido1.1.1 Sternotherus Carinatus Carinatus2.0.3 Emys Orbicularis Galloitalica1.1.0 Apalone Spinifera Spinifera0.2.0 Pelusius Castaneus0.0.1 Pelomedusa Subrufa Nigra0.1.0 Macrochelodina Rugosapiù la Trachemys albina di Riccardo.5- In che modo allevi? (convivenze, alimentazione ecc...)In questo momento:Pelusius e PelomedusaOcadieGraptemys, Apalone e Macrochelodina (da spostare)Emys adulteTrachemysEmys baby, Trachemys Baby e Trachemys albina6- Quanti acquari possiedi?7: 2 da 100*40*40(Prime 30 e Pratiko 400); 1 da 80*40*40(Rena XP1 + filtro da fondo);1 da 95*60*30 (Rena XP3); 1 50*30*30(duetto DJ100);1 da 60*30*50(duetto dj100); 1 da 50 *25*30.(duetto 150)7-Pensi di fermarti o credi che aggiungerai altri ospiti alla famiglia?Mi piacerebbe aggiungere una Macrochelodina per formare la coppia e fare un altro acquario, però non dimentico le dimensioni decisamente abbondanti di questa specie. Anche delle Clemmys Guttata o delle Deirochelys insculpta sarebbero interessanti. Sogno segreto le Platistenon Megacephalus, le Chelidra serpentina e le Macroclemmys. Per completare le acquatiche europee si impone una coppia di Mauremys, mentre varie tarte Indiane meriterebbero un approfondimento. Dovrò però cambiare casa e fare un laghetto per le Emys.8-Quanto tempo ti occupa questa passione?Un bel po', ma solo se voglio. Le tarte sono animali pazienti. Diciamo che i rabbocchi e la pulizia dei filtri richiedono un paio d'ore la settimana. Il problema sono le fughe e le ricerche.9-Qual è la prima arrivata? E l'ultima? TSS, le prime due del 2005 e l'ultima del 2008 (mai fare regali a bambine capricciose, specie se di circa 18 anni)10-Hai mai avuto nascite? No, nella fase "storica" ho avuto solo femmine e l'allevamento era quello del tempo. Ora sono troppo giovani. 2 delle baby emys avevano ancora il dente d'uovo quando le ho prese.11-Qual è l'esemplare più "semplice" da allevare? E il più "difficile"?Documentandosi non ci sono esemplari facili o difficili. Hanno tutte più o meno esigenze simili e, come dice Anna, bisogna ragionare come tartarughe. Molti esemplari arrivano "strapazzati", ma alle volte soggetti che arrivano da situazioni assurde(mercato, posta) sono più svegli e attivi di altri presi in posti rinomati.12-Dove compri le "attrezzature" e dove gli esemplari?Le attrezzature le cerco un po' ovunque, mettendo a frutto una certa esperienza nel bricolage e il mio esser "grasso e pigro", ragion per cui non mi metterò mai a costruire una cosa che c'è già o che può essere adattata. Gli esemplari sarebbe meglio dire che "mi trovano loro".13-Se dovessi riassumere in poche righe la tua idea di allevamento cosa diresti?Bisogna ricreare il biotipo originale della specie e creare una comunità equilibrata (1 maschio e 2 o più femmine). Da evitare gli acquari insalata russa. Ad esempio, ho le Graptemys con le Apalone perchè arrivano entrambe dalla stessa zona. La Macrochelodina è li perchè non ho un altro acquario. Le baby possono stare insieme, ma è molto pericoloso tenerle con le adulte.14-Com'è cambiato l'allevamento delle tartarughe nel tempo?Dopo i primi 20 anni di vaschette con palma e filtri strani, alla ripresasono partito subito, almeno pensavo, in grande con una vasca 50*35*30, filtro, riscaldatore e lampada spot. Dopo un annetto di esperimenti sono arrivato ad usare la corteccia di sughero o a fare l'area emersa composita (vedi post). Per i filtri, dopo una iniziale adesione alla tesi del filtro grande esterno è bello sono arrivato alla conclusione che l'importante è il volume d'acqua rispetto alle tartarughe. Ad esempio, la vasca delle Emys (80*40*40(Rena XP1 + filtro da fondo)funziona da 7 mesi solo con dei rabbocchi, mentre quella a fianco con il pratiko 400 ho dovuto pulirla e smontare il filtro almeno 5 volte nello stesso tempo.15-Hai qualche consiglio per chi ha, o intende possedere tartarughe acquatiche?Di documentarsi per bene e poi, di prenderle e basta! E' come per il matrimonio, o lo fai o stai li a pensarci, parola di Single di 43 anni!16-Quali sono gli errori che più comunemente vengono commessi nell' allevamento?Il più grave è senz'altro l'alimentazione.Con una alimentazione corretta ho visto Trachemys crescere sane in scantinati senza riscaldamento e senza luci. Ovviamente non raccomando di tenerle in quelle condizioni.L'altra cosa che manca normalmente è la banalissima lampada spot. Va presa prima di tutto il resto.17-Molte persone fanno riferimento a te quando si parla di acquatiche,considerandoti un "guru". Ti ritieni un vero esperto o sei solo un amatore?Sono solo un "pascolatore di Trachemys", però sono fortunato perché leggo alla svelta.18-Tutte queste tue conoscenze ti hanno mai fruttato qualcosa, oltre all'ottima fama che ti sei fatto sul web?Ho trovato un sacco di amici e di amiche e ho smesso di usare ansiolitici, cosa che mi accomunava a quasi tutti i miei colleghi. E mi ha fornito un ulteriore argomento soporifero di conversazione.;)19-Vuoi aggiungere qualcosa?Ciao Gaia, smack! LE FOTO DI PAOLO (p.minotti su tartaportal.it)