TARTARUGHE

Post N° 1235


Le tartarughe marine popolano il golfo di Salerno. Ma rischiano l'estinzione
Le tartarughe marine, le Caretta Caretta, popolano il Golfo di Salerno ma se non si interviene con un Piano di salvaguardia rischiano l'estinzione. Ecco il dato che emerge grazie ai recuperi fatti in quest’area e al nido scoperto e protetto nell’estate 2006 in località Ogliastro Marina.L'attività di recupero e cura di questo rettile, viene svolta grazie al Centro Recupero Tartarughe Marine dell’Area Marina di Punta Campanella che fa parte della rete “TARTANET", Network per la conservazione delle Tartarughe marine in Italia, finanziato con i fondi del programma LIFE NATURA 2000 della Commissione Europea.Il Centro è attivo dal dicembre 2006, ma gli interventi operati dai biologi del Centro sono cominciati nel dicembre 2007, dopo un anno di campagne di informazione e sensibilizzazione presso le marinerie locali e i porti commerciali. In meno di un anno sono stati effettuati 17 recuperi, tutti nelle acque del Golfo di Salerno.Andando ad analizzare i dati si scopre che la maggior parte degli animali recuperati sono adulti e sub-adulti, con una lunghezza di carapace massima che va dai 50 agli 82 cm, presenti in questa zona probabilmente per ragioni trofiche, cioè legate alla ricerca di cibo.Su questi animali recuperati, purtroppo, sono vari e diversificati gli impatti negativi della presenza dell’uomo, dato il territorio estremamente antropizzato e sfruttato: nelle tartarughe arrivate presso il centro si registrano problematiche legate alla presenza di ami in bocca e in gola, lenze attorcigliate alle pinne, infezione e ustione del carapace, danni dovuti all’impatto con imbarcazioni, oltre a sintomi legati allo stress da pesca come galleggiamento e disidratazione.Ad oggi l’87,5% delle tartarughe recuperate sono nuovamente a mare, anche grazie alla collaborazione, il supporto e l’esperienza degli specialisti del Centro Recupero della Stazione Zoologica Anthon Dohrn di Napoli, mentre il 12,5% presenta patologie che richiedono ulteriore permanenza presso il Centro.Le catture, gli animali spiaggiati, la presenza di nidi, le numerose flotte peschereccie e la massiccia presenza di turisti nel Golfo di Salerno, rende evidente la necessità di dar vita ad un piano di intervento per la salvaguardia di questa specie in via di estinzione, che sia realizzato a partire dai dati attualmente in possesso, da integrare con nuove campagne per la raccolta di quante più informazioni possibili circa la presenza della Caretta caretta in queste acque.Se realizzato in collaborazione con Capitanerie di Porto, associazioni di Pesca, Istituzioni Locali, organizzazioni che operano per la salvaguardia dell’ambiente, questo piano potrebbe avere ricadute su tutti i comparti collegati all’ambiente marino, dalla salvaguardia dell’habitat e delle altre specie marine, al miglioramento della qualità nel pescato, e più in generale alla conservazione delle Risorse del nostro Mare.Fonte:http://www.ecostiera.itAutore: Domenico Sgambati