TARTARUGHE

...tutto ciò che ha a che fare con le tartarughe...

 
 

NOTA

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Non sono un veterinario e questo è un Blog Amatoriale, pertanto, malgrado la cura posta nella raccolta del materiale, non posso assumermi la responsabilità totale delle informazioni riportate. In caso di seri problemi riguardanti la salute delle tartarughe, consiglio sempre e comunque di rivolgersi a persone qualificate e competenti.
Inoltre, molto del materiale presente è frutto di ricerche sul web, pertanto esiste la possibilità che nel blog siano state pubblicate foto o testi senza il consenso dell'autore o proprietario del diritto.
Se questo dovesse avvenire, vi chiedo gentilmente di contattarmi e in breve tempo verrà rimosso tutto il materiale non autorizzato.
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14-CRISTIANO AMETRANO
15-NIRIA MOROSO
16-ALESSIA A.SCIORTINO
17-ALESSIO DE NARDI
18-LETIZIA FRASSI
19-SABINA LONI
20- NICOLA MAFFEI
21-DAVIDE MAFFEI
22-MARIANGELA CAPUTO
23-VIVIANA VERRILLO
24-PASQUALE TATARANNI
25-DAMIAN DE VRIES
26- IVANA RUSSO
27-GIUSY PRECISANO
28-FRANCESCA BRAGHESE
29- CARMELA MAGNO
30-LUIGI MENOZZI
31-SILVIA MAZZUCCO
32-STEFANIA BARBIERI
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36-FRANCESCA LONGO
37-VENNERI MICHELE
38-ELIA ASTORINO
39-MARTINA GIUSTI
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42-CLAUDIO SIMBULA

 

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44- ALESSIA BERTO
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47- GIOVANNA GRIECO
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110-  MARIBEL CANTOS

 

 

IL BRANCO

immagine5 Testudo Hermanni :
- Mucca
- Pollo
- Zecca
- Toro
- Mosca


immagine5 Trachemys Scripta :
 - Piranha
 - Barracuda
 - Squalo
 - Orca
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LE MIE BELVE

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Messaggi del 28/04/2006

LE MIE FOTO

Post n°149 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

IL MIO TERRARIO

 
 
 

LE MIE FOTO

Post n°148 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

IL MIO TERRARIO

1- lattuga
2- Pollo (?)
3- erba stella
4- osso di seppia (che poi ho eliminato)
5- sassi piatti
6- ciotola per l'acqua
7- foglie secche
8- denti di cane
9- casetta di riparo
10- margherite, violette ed erba selvatica
11- rete anti-uccelli

 
 
 

USCITA DAL LETARGO

Post n°147 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
 
Tag: LETARGO
Foto di G_ietta

Introduzione:
A causa del clima europeo, le Testudo ogni anno rimangono sotto terra alcuni mesi per il riposo invernale. In cattività, l'uscita dal letargo rappresenta spesso una fase critica della loro vita. Un buon risveglio dipende dallo stato generale dell'animale e dalla qualità dell'allevamento (alimentazione varia e naturale, esposizione al sole, vasti spazi,…). La data del risveglio dipende, infine, dalla zona in cui vivono le tartarughe (durata dell'inverno, temperatura, umidità,…).

1. Specie interessate:

  • Testudo hermanni hermannni (Testuggine di Hermann, sottospecie occidentale)
  • Testudo hermanni boettgeri (Testuggine di Hermann, sottospecie orientale)
  • Testudo marginata (Testuggine marginata, Grecia, Sardegna)
  • Testudo graeca ibera (Testuggine greca della Turchia + Nord della Grecia)
  • Testudo (Agrionemys) horsfieldii (Testuggine delle steppe, Nord Pakistan, Afghanistan, Iran, URSS meridionale)

    2. Metabolismo:
    Le tartarughe sono animali eterotermi: per loro fisiologia, dipendono dalla temperatura dell'ambiente e vi si adeguano. Certi meccanismi non possono aver luogo (come la digestione) se la temperatura non ha raggiunto un determinato livello. Le Testudo vanno in letargo in inverno proprio per le temperature troppo basse. In questa fase, il loro metabolismo risulta fortemente rallentato e devono quindi far ricorso alle loro riserve di glucidi, lipidi e proteine. Anche se questa tappa rimane alquanto delicata, è preferibile far rispettare questa pausa annuale.

    3. Uscita dal letargo - procedure:

  • Quando la temperatura aumenta significativamente (sopra i 10°C) e in maniera duratura, è ora di monitorare attivamente le tartarughe in quanto si stanno risvegliando dal loro letargo. Dal momento in cui riacquistano una motilità soddisfacente, si consiglia di far fare loro un bagno in acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida (fate attenzione agli sbalzi termici!) per tutta la prima settimana (3 bagni da 10 min l'uno).
  • Questa procedura deve avere la priorità assoluta, ancor prima di preoccuparsi della ripresa della loro alimentazione. Infatti consente all'animale di reidratarsi e di eliminare le tossine che possono essersi accumulate durante il letargo.
  • La temperatura non è ancora sufficientemente elevata per permettere al sistema digestivo di funzionare regolarmente.
  • Il processo di risveglio dell'orologio biologico dura solitamente circa una settimana, a seconda della specie e delle condizioni climatiche. Potrete riprendere l’alimentazione circa due settimane più tardi. Se l’animale non riesce ad alimentarsi dopo questo periodo, è opportuno consultare un veterinario per interrompere la fase di anoressia (reidratazione ed alimentazione forzate).

    4. Caso specifico: l’ibernazione artificiale
    Per coloro che praticano l'ibernazione artificiale (in cantine, grotte, celle frigorifere,…), valgono le stesse precauzioni: l'uscita dal letargo deve avvenire per fasi, risvegliando le tartarughe gradualmente aumentando la temperatura.

    5. Verifiche all'uscita dal letargo: confrontatela con l'ultima rilevazione effettuata prima del letargo

  • Pesatura:
  • Esame dei tessuti: presenza di ascessi, di piaghe (dovute all'umidità), di lesioni dovute al gelo, di morsi (roditori)
  • Esame del carapace: morsi, perforazioni, infezioni (roditori)
  • Esame della cloaca: infiammazione, odore forte (consultare un veterinario)
  • Esame della testa: rigonfiamento dell'orecchio interno (otite), impossibilità di aprire il becco, presenza di muco in bocca (herpes)
  • Esame degli occhi: rigonfiamenti, palpebre incollate, pellicola bianca tra l'occhio e la palpebra
  • Esame delle narici: abbondante scolo nasale, attenzione all'infezione, isolate e curate l'animale.

    Notate bene: una delle cause principali di morte all'uscita di questo lungo riposo invernale è dovuta alla presenza di alimenti nello stomaco e negli intestini (intossicazione), conseguenza di una cattiva preparazione nella fase di entrata in letargo (assenza di bagni, alimentazione prolungata artificialmente).

  •  
     
     

    Post N° 146

    Post n°146 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
     
    Foto di G_ietta

    L´ASSOCIATION DES AMIS DES TORTUES DE MIDI-PYRENEES
    (Association sans but lucratif, loi 1901)

    Questa associazione è stata creata da un gruppo di appassionati della regione di Tolosa con lo scopo di riunire le persone interessate all'allevamento in cattività delle tartarughe sia terrestri che acquatiche.

    Si propone di realizzare:
    • L’organizzazione di manifestazioni regionali
    • La realizzazione di un documento periodico per i suoi membri (schede sanitarie, l'allevamento in cattività, la gestione di un parco, la riproduzione, la deposizione delle uova, l'incubazione, il letargo, le malattie ricorrenti e la loro cura...).

    I suoi scopi:
    • Favorire l'osservazione, i gruppi di studio, l'allevamento, la riproduzione e le cure delle tartarughe terrestri e acquatiche.
    • Costituire un punto di collegamento tra gli enti pubblici e i veterinari dei Midi-Pyrénées per mantenersi informati sulle legislazione in vigore, la richiesta del «certificat de capacité»…
    • L’AATMP è membro della FFEPT (Fédération Francophone pour l’Elevage et la Protection des Tortues)
    • Di condividere tra i soci i diversi punti di vista e i metodi di allevamento e di riproduzione in cattività.
    • Di attivarsi affinché cessi la cattura di animali in natura e si sviluppi lo scambio di tartarughe nate in cattività.
    • Questi obiettivi potranno essere sviluppati e raggiunti solo se numerosi.

    Président: Laurent Lesueur
    Vice-Président:
    Thierry Gagliano
    Trésorier:
    Georges Peyssou
    Secrétaire:
    Ludovic Filhol

     
     
     

    Post N° 145

    Post n°145 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
     
    Tag: SALUTE
    Foto di G_ietta

    Prolasso del pene
    Il prolasso del pene consiste nell'abbassamento e fuoriuscita parziale o totale del pene dalla sua apertura naturale a causa del rilassamento dei muscoli di sostegno. Alcuni fattori che possono determinare questa condizione sono: l'osteodistrofia nutrizionale, le infezioni batteriche, le infezioni da parassiti, le infezioni fungine, la costipazione, una generale debilitazione, problemi della libido. Nel caso di prolassi recenti, non traumatizzati e non infetti il medico può tentare la riduzione manuale e la cura farmacologica, altrimenti si rende necessario un
    intervento chirurgico di amputazione sotto anestesia generale.


     
     
     

    PRIMI SOCCORSI

    Post n°144 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
     
    Tag: SALUTE
    Foto di G_ietta

    Lesioni traumatiche dello scudo
    Le lesioni traumatiche del carapace o del piastrone sono relativamente frequenti, causate soprattutto dagli attacchi di altri animali. Il pronto soccorso consiste nel lavare la ferita con acqua corrente o acqua ossigenata, tamponare l'emorragia e portare immediatamente l'animale dal Veterinario. Il trattamento è chirurgico. Nella foto si può osservare una lesione del carapace e della massa muscolare pelvica causata dal morso di un cane.

     
     
     

    PARASSITI

    Post n°143 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
     
    Tag: SALUTE
    Foto di G_ietta

    PARASSITOSI INTESTINALI
    -
    Ascaridi, Ossiuridi e Tenie
    Gli ascaridi e gli ossiuridi sono comuni parassiti delle testuggini; può quindi essere necessaria una sverminatura periodica. Gli esemplari affetti spesso non mostrano alcun sintomo, ma quelli con molti parassiti hanno anoressia, vomito con presenza di parassiti ed occasionalmente ostruzione intestinale, diarrea, enterite. L'infestazione da tenia generalmente non si riscontra negli animali erbivori.

    ECTOPARASSITOSI
    -Infestazione da zecche
    Abbastanza rara, avviene nel caso di convivenza con altri animali infestati. Le zecche vanno asportate manualmente o mediante l'applicazione di una soluzione disinfestante opportunamente dosata.
    -Infestazione da larve di mosche
    Si verifica di solito come problema secondario ad una patologia quale un trauma o una cloacite. Le larve vanno rimosse manualmente e la zona va disinfettata e curata.

    (in foto: parassiti intestinali)

     
     
     

    AFFEZIONI NUTRIZIONALE

    Post n°142 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
     
    Foto di G_ietta

    -Dieta iperproteica durante la crescita
    Le giovani testuggini alimentate con diete iperproteiche come ad esempio in eccesso di fagioli o carne mostrano spesso un'alterazione della crescita. Ciò determina un anormale sviluppo del carapace che si presenta "soffice", con scudi "a piramide" e dimensioni sproporzionate degli arti e del carapace stesso. Nei casi estremi si presenta una anomala pigmentazione chiara del carapace. Questa patologia è spesso irreversibile.
    -Deficienza di vitamina A
    E' relativamente comune nelle tartarughe d'acqua. Si manifesta in metaplasia e degenerazione della superfici epiteliali come congiuntiva, gengiva, dotti pancreatici, tubuli renali, pelle ed alveoli polmonari. Segni clinici della malattia sono: congiuntivite, edema palpebrale con occhi semi chiusi, pelle squamosa, rinite, stomatite necrotica, ittero, problemi respiratori, problemi renali. A causa del ruolo essenziale della vit. A nella dieta è consigliabile garantirne un costante apporto in basse quantità.
    -Deficienza di vitamina D3 e osteodistrofia nutrizionale
    E' comune alle tartarughe di acqua e di terra, risultato di un inadeguato apporto di minerali e vitamine nella dieta. Fattori predisponenti sono: alimentazione di sola lattuga; dieta iperproteica e carente in calcio; uso di fonti luminose artificiali inappropriate che diminuiscono l'attivazione della vit. D3. I segni della malattia sono differenti per le due categorie. Le testuggini presentano: crescita ridotta del carapace rispetto a testa ed arti, scudi piramidali, piastrone soffice, debolezza e deformità degli arti. Le tartarughe d'acqua presentano il carapace soffice tanto da poter essere compresso fra le dita. Trattamento: farmacologico di integrazione della vitamina mancante e correzione della dieta.
    -Deficienza di iodio
    Si ha nelle diete carenti in iodio o nelle diete in eccesso di cavoli. I sintomi includono: letargia, debolezza, gozzo, edema. Trattamento: farmacologico e correzione della dieta (apporto di acqua ricca di iodio).
    -Steatite
    E' un accumulo di grasso nei tessuti con loro alterazione. Si verifica nelle diete eccessivamente ricche di grassi, che includono ad esempio cibo per cani o gatti, formaggi, latticini, pesce, inopporune per le specie erbivore, da somministrare con cautela anche in quelle onnivore o carnivore. I sintomi sono: obesità, presenza di grosse masse di grasso palpabili nella fossa inguinale ed ascellare, ittero/epatite per accumuli di grasso nel fegato. Trattamento: farmacologico e correzione della dieta.
    -Gotta viscerale e articolare
    E' un accumulo di urati cristallizzati a livello dei vari tessuti e delle articolazioni dovuto a danni renali e favorito da dieta molto ricca in proteine, disidratazione e carenza di vit. A, o utilizzazione di farmaci in grado di danneggiare i reni. Mentre la gotta viscerale è di difficile rilievo e spesso è diagnosticata alla autopsia, causando disturbi diversi a seconda del o degli organi colpiti, la gotta articolare si sospetta facilmente qualora vengano rilevati ingrossamenti a livello delle articolazioni o in altre parti delle zampe con difficoltà di movimento. Il trattamento è farmacologico ma i risultati sono in genere scarsi.

    (in foto l'immagine di uno sviluppo anomalo causato da un dieta iperproteica)

     
     
     

    LEGGI

    Post n°141 pubblicato il 28 Aprile 2006 da G_ietta
     
    Foto di G_ietta

    La detenzione ed il commercio dei rettili in italia sono regolamentati dalla Convenzione di Berna, dalla Convenzione di Washington, e dal D.M.19 aprile 1996 e loro successive modifiche. La Convenzione di Berna è stata ratificata con la legge n.503 del 5 agosto 1981 ed ha lo scopo di assicurare la conservazione della flora e della fauna selvatica e dei loro habitats naturali. Secondo questa convenzione, ogni Stato deve adottare opportune leggi per la salvaguardia delle specie di flora e fauna elencate nei tre allegati annessi alla convenzione stessa; in particolare sarebbero vietati qualsiasi forma di cattura, di detenzione, di uccisione, il deterioramento e la distruzione, la raccolta di uova, la detenzione ed il commercio di tutte le specie specificate negli allegati; la Convenzione di Washington è conosciuta con la sigla C.I.T.E.S. (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), firmata dai paesi della CEE a cui l'Italia ha aderito con la legge n. 874 del 19 dicembre 1975 (G.U.R.I. n.48 del 24 febbraio 1976), prevede le relative sanzioni emanando le norme attuative con la legge n.150 del 7 febbraio 1992 (G.U.R.I. n.44 del 22 febbraio 1992) e successive modifiche (D.L. n.2 del 12 gennaio 1993, G.U.R.I. n.8 del 12 gennaio 1993; legge n.59 del 13 marzo 1993, G.U.R.I. n.60 del 13 marzo 1993); il D.M. 19 aprile 96 fornisce l'elenco delle specie animali che possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica e di cui è proibita la detenzione ed il commercio.

     
     
     
     
     

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    Data di creazione: 31/03/2006
     

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    ACQUISTO:
    regole e parametri per valutare un esemplare prima dell'acquisto;
    ALIMENTAZIONE: diete e consigli per una corretta alimentazione;
    ALLEVAMENTO: come e dove allevare le nostre tartarughe: recinti,terrari e acquari;

    ANATOMIA: le tartarughe viste dall'interno e dall'esterno;
    BELLE IMMAGINI: raccolta personale di immagini;
    COMPORTAMENTI ED ABITUDINI: la psicologia ed il comportamento delle tartarughe;
    CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: i prodotti consigliati per l'allevamento;
    CURIOSITA' E NOTIZIE:
    notizie ed articoli,curiosi e non;
    DA SAPERE: cose importanti degne di essere ricordate;
    DA STAMPARE: cose simpatiche da stampare;
    DETERMINAZIONE ETA': ecco come fare;
    DETERMINAZIONE SESSO: ecco come fare;
    DISTINZIONE TRA LE SPECIE: caratteristiche di confronto per la distinzione tra le specie;
    ERBE & PIANTE: per l'alimentazione e l'arredamento;
    FAI DA TE: costruire terrari,recinti leghetti e tanto altro;

    FUORI TEMA...ma non troppo: comunicazioni varie;
    INTERVISTE: le mie interviste: ad allevatori, tartamanti & C.
    I PICCOLI: nascita e allevamento: nascita,alimentazione e allevamento delle baby;
    LE FOTO & I VIDEO: le foto e i video delle nostre "belve";
    LE MIE BELVE: tutto ciò che riguarda le mie belve
    LETARGO: come affrontare i letargo, i pro e i contro e regole basilari;
    LINK: tutte le mie fonti, da chi prendo spunto e da chi imparo molto;
    NORMATIVE E REGOLAMENTI: CITES e normative sulla detenzione di tartarughe;
    PESI & MISURE: le misurazioni delle mie belve;
    RIPRODUZIONE: l'accoppiamento, come, dove e quando;
    SALUTE: le principali patologie, i sintomi e le cure;
    SCHEDE RIASSUNTIVE: ripasso generale;
    SOCI:sezione dedicata ai soci,i loro articoli,le loro foto;
    SPECIE & CLASSIFICAZIONE: schede descrittive e classificazioni tassonomiche
    TARTARUGHE D'ACQUA: tutto sulle tartarughe acquatiche;
    VETERINARI: elenco dei veterinari italiani divisi per regione.

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    CHE COS'E' LA CITES



    La CITES è la convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione
    (CITES= Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), firmata a Washington il 3 marzo 1973 (e per questo conosciuta in Europa anche come "Convenzione di Washington") è un trattato internazionale applicato in più di 130 Paesi del Mondo. Il suo scopo è di disciplinare il commercio internazionale di specie animali e vegetali affinché questo non ne minacci la sopravvivenza.
    www.corpoforestale.it

    L'Ufficio CITES puo' fornire informazioni sulle specie protette e sulle leggi in vigore.
    La polizia giudiziaria ha il compito di vigilare sull'applicazione delle norme in vigore. Per quanto riguarda il possesso di animali esotici e animali selvatici nostrani protetti e' competente l'Ufficio CITES presso il Corpo Forestale dello Stato (tel. 026709479).
    In particolare si ricordino alcune norme che riguardano le tartarughe:
    Tartarughe di terra (genere Testudo).
    Tutte le tartarughe del genere Testudo sono protette e il loro possesso deve essere denunciato all'Ufficio CITES, cosi' come, entro 10 giorni, ogni nuova nascita e i decessi.
    Tartarughe esotiche d'acqua: la maggioranza delle specie di tartarughe d'acqua esotiche in commercio non sono protette. Per verificare con esattezza se la specie in possesso rientra in questa categoria e' possibile chiedere informazioni al'Ufficio CITES presso il
    Corpo Forestale dello Stato tel. 026709479.
    Queste tartarughe sono esotiche e non possono quindi essere rilasciate in natura a causa dei danni che provocherebbero alla fauna locale. Per questo il WWF sconsiglia l'acquisto di specie esotiche, non solo tartarughe.
    Chi non fosse piu' in grado di occuparsi della propria tartaruga puo' rivolgersi a:
    ENPA sede di Milano tel 0297064220

    Centro tartarughe CARAPAX a Massa Marittima in Toscana
    tel 0566/940083 carapax@cometanet.it

     

    SEI PRONTO AD ALLEVARE UNA TARTARUGA?


    1-DA DOVE PROVIENE?

    conoscere l'esatta provenienza dell'esemplare scelto ci farà capire meglio le sue esigenze di allevamento.
    2-CHE DIMENSIONI RAGGIUNGE?
    è importante sapere anticipatamente quanto crescerà la nostra tartaruga, in modo tale da essere certi di poterle offrire uno spazio adeguato, senza poi,come succede fin troppo spesso, doversene liberare.
    3-SERVE IL CITES?
    Prima di acquistare l'esemplare che abbiamo scelto verifichiamo se,quella specie,necessita di documentazione, e che, il negoziante o l'allevatore ce lo rilasci.
    In modo da evitare sanzioni o addirittura il sequestro dell'esemplare.
    4- COSA MANGIA?
    La dieta deve essere varia equilibrata e deve evitare i mangimi confezionati.
    Deve,per quanto possibile,racchiudere tutti i cibi che normalmente la tartaruga troverebbe  nel suo habitat naturale.Un'alimentazione errata può provocare gravi danni alla salute delle nostre Belve.
    5- A CHE TEMPERATURA/UMIDITà ecc. DEVE VIVERE?
    Molte persone si preoccupano solo di avere un esemplare "particolare", ignorando però che magari, quell'esemplare è nato in foreste tropicali, e che quindi, avrà molte difficoltà a vivere nei nostri climi, o comunque in piccoli terrari dove si "cerca" di ricreare l'habitat naturale.
    Occorre conoscere a che temperature vanno in letargo e a quali si svegliano.
    Informarsi, quindi, su tutto ciò che sono le "necessità biologiche"(passatemela!) della tartaruga.cerchiamo magari di prediligere specie autoctone.








     

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    ciao bella, da una tua vecchia amica sparita nel nulla un...
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