tacchi a spillo

in mostra a Parigi le calzature di Christian Loubotin fotografate da David Lynch


Libero-Eros Non c'è niente di più erotico di un paio di tacchi a spillo. Così nasce "Fetish": in mostra a Parigi le calzature di Christian Loubotin fotografate da David Lynch Mercoledí 13.02.2008 08:50 Prendi un grande regista come David Lynch, maniaco della sperimentazione, dei dettagli e delle luci, maestro, nelle sue opere, di perversioni sessuali e situazioni al limite della realtà. Affiancagli uno stilista come Christian Loubotin, il designer che veste i piedi più celebri del mondo. E il gioco è fatto. Così nasce "Fetish", un dialogo artistico tra due autori “estremi”, che ha per protagonista uno tra gli oggetti più fetish dell’universo femminile: le scarpe col tacco a spillo. Un libro fotografico di 80 pagine nato per immortalare immagini forti, sulle tinte del rosso e del nero. La notizia è stata pubblicata C'è stata anche un'esposizione a Parigi, dal 20 settembre al 20 ottobre 2007, alla Galerie du Passage: scatti visionari di Lynch, in collaborazione con lo stilista Louboutin, che ha realizzato le calzature-feticcio fotografate dal cineasta. “Lynch è uno dei migliori registi viventi”, dice Louboutin. "E poiché i suoi film sono opere "in codice", ho voluto realizzare delle scarpe feticiste, la cui fantasia obbedisce essa stessa a codici”. Nell'immaginario fetish le scarpe, al pari dei piedi, sono del resto "l'oggetto" più erotizzante in assoluto. È quanto emerge da una nuova recente ricerca realizzata, in team, dalle Università di Bologna, L'Aquila e Stoccolma e frutto del monitoraggio di una serie di gruppi di discussione su Internet con circa 150mila utenti feticisti. Oggetto del desiderio femminile e feticcio erotico maschile stiletti e trampoli "over 12" continuano a dominare la scena modaiola e non. I souliers, dal tacco vertiginoso, di Loubotin, avevano già affascinato Lynch, che in "The air is on fire" li aveva immortalati come pezzi totemici nel suo universo angosciante e spettrale alla Fondation Cartier. Poco dopo è stato lo stilista a fare appello al regista. "Ho voluto chiedergli di fotografarne altri, concepiti appositamente per questo... Dei souliers feticisti, destinati al sesso. Perché se c´é un elemento di feticismo nel guardaroba é senza dubbio il soulier femminile". E così è nata l'esposizione parigina, i souliers-sculture di Louboutin sono diventati il soggetto da immortalare e mettere in scena dal grande maestro visionario Lynch. "Ho previsto delle scarpe-sculture, fatte più che per essere indossate per esprimere ed esaltare ciò che c'è di più bello: il collo del piede e la caviglia.", spiega Louboutin. "David Lynch è stato subito d'accordo. Lui "vedeva" un sofa, delle rose, una lampada e una ragazza. Lui "vedeva" ciò che io non potevo vedere. Aveva già tutto in mente". Le foto sono state scattate tutte in due giorni a Parigi, Lynch ha lavorato come un coreografo, con movimenti rapidi, prima con uno sguardo generale poi sempre più nel dettaglio. Aveva l'entusiasmo di uno studente delle Belle Arti, la passione religiosa di un Pollock o di un Picasso. Le sue immagini hanno una dimensione pittorica, che evoca Bellmer e Bacon, ha spiegato Loubotin. “Le modelle si chiamano Nouka e Baby, e sono due ballerine del Crazy Horse. Le ho scelte per la loro grazia e per la loro bellezza, ma anche per le loro caviglie. Hanno portato con naturalezza dei souliers importabili. Hanno la pelle bianchissima, gli occhi scuri e delle labbra accese dai toni del rossetto ed evocano l´estetica dei film di Lynch, che, a conti fatti, ha nella sua ambiguità indefinibile, accenti fetish: il corpo lacerato di Isabella Rosselini in Blue Velvet, con quell'atmosfera d'angoscia dove il sangue non viene mai versato. Il sofà è diventato una sedia da bordello viennese, lo spazio scenico è indefinito, le silouhettes delle modelle sono evanescenti, figure spettrali, da accarezzare con lo sguardo”.