Apicella S.,di Salerno,all'epoca aveva 25 anni, credo.Io ne avevo 29.Lei e mio marito si sono "fidanzati"
, nel vero senso della parola: mano nella mano, messaggini,regalini, a pranzo insieme nella pausa pranzo.. Nessuno poteva scoprirlo, lavorava in un'altra città.Eppure il mio intuito non mi ha mai ingannato.Lo sapevo già da primo giorno che me ne parlò, così come faceva di altri altri colleghi.In quell'occasione un brivido mi attraversò la schiena, e dopo 6 mesi finalmente riuscii ad ottenere la confessione.Lui era il mio mito, lo avevo idealizzato, mi cadde il mondo addosso, e solo grazie a mia figlia ho trovato la forza per risalire da quel tunnell di odio, rancore e dolore.Si , perchè all'epoca dei fatti, mia figlia aveva appena due anni.Dopo un anno di guerra, decidiamo di comune accordo, spinti dall'amore, dalla voglia di ricominciare, di stare ancora insieme.Perchè questa storia comune a tante persone?Perchè dopo 4 o 5 anni, non so sinceramente se sia stata la scelta giusta.Mi spiego: lui è cambiato, io ancora di più.Nel mio cuore penso che se l'ha fatto una volta, potrebbe rifarlo in ogni momento.Lui si è incattivito, e se litighiamo, anche per una sciocchezza, ci portiamo il rancore dietro anche per mesi.La mia piccolina sta pagando le conseguenze di tutto ciò?