leciti silenzi

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A piedi nudi  cammino lungo quel viale avvolta da una fitta nebbia ad inzupparmi le gote nel mentre provo a fare cerchi di fumo ma,non ci riesco,non ci sono mai risucita.Ascolto l'assordante rumore degli alberi che è poi così naturale forse un poco insolito,incomprensible come quando la  luce filtra   fra i rami  d'abeti secolari ad accarezzare aiuole incustodite.Passi decisi  e veloci tra zig e zag a schivare pozzanghere che come specchi riflettono con urto violento i pensieri  su scaglie di memoria mai troppo vuota , a coprire i capelli due fogli di giornale:Oggetti smarriti! senza alcuna risposta mi chiedo  dove vanno a finire i sentimenti??non odo null'altro che l'eco di brusii lontani come quando l'aurora  presta attenzione a quegli insoliti suoni che abbandonano il notturno silenzio.E sono giorni in cui la testa s'appoggia sui piedi e non vi è riparo alcuno da questa malattia.Vorrei sostare sul ciglio di un dirupospiegare le ali affogando la coscenza che durante il volo non cè nessun cuscino ad accogliermi prima della caduta finale.Vorrei davvero che la pelle s'incendiasse,come  lacci di pelle nera a masturbarmi l'anima.Vorrei non più capire quello che mi naviga sotto la pelle.Vorrei davvero per un solo istante urlare al cieloporca puttana esci dalle mie viscere e tienimi ancora un poco sotto le unghie,speranzosa  che chi mi ama oda lo strazio da cui presto rinascerò piùimperiosa che mai.Lasciami stare sono stanca non voglio pensarticome punti di sutura a cucire la ferita sul pettozolla fertile per domani.
Parolabuia