leciti silenzi

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Come puoi, tu comune mortale , paragonarti a Me che sono dannata,ed io  che con la mia spada sfregio il mondo e lo regrego della mia ingorda lussuria. Sono dannata e ne godo,la notte esco dalla mia bara e mi nutro del vostro sangue, il giorno mi ruba le forze ed il buio abbraccia le mie tenebre...la mia anima racchiude la parte più incantevole ed  oscura di noi...ma ad alcuni...è più evidente...anche se il loro cuore ha già smesso di battere da millenni,ma si muovono ancora...cani randagi inabissati nel loro più lucubre fetore...piccoli mendicanti padroni del nulla.
P_b