UNHOLY

...HOW MANY MORE TEARDROPS?...


..ti ricordi quando mi chiedevi: “Ma sei venuto fino a qui a piedi, sotto la pioggia, senza ombrello?”, te lo ricordi ancora? E mi guardavi come se fosse una cosa assurda, mentre me ne stavo davanti a te, senza il coraggio di toccarti perché eri troppo lontana, sempre troppo lontana……ti ricordi vecchio? Tu, io e gli altri, tutti ancora con i capelli lunghi, tutti con una maglietta nera ormai fradicia in mano, mentre correvamo sotto la pioggia per riuscire a prendere quel maledetto autobus, urlando come scemi e ridendo come pazzi……ti ricordi quando ti ho trovata a piangere sotto la pioggia, tu non ti coprivi mai, non importava quanta strada, non importava quanta pioggia……ti ricordi? “Ale frena, frena, frenaaaaaaa!!”…...ti ricordi papà? aspettammo che il peggio fosse passato e poi mi portasti a mangiare una pizza...eravamo in bici...…ti ricordi vecchio? Ci riparammo sotto la tangenziale, fradici fino all’osso per aver fatto appena pochi metri…ridendo……ti ricordi? Pioveva poco ma era fredda e fine, gelida ed io avevo a malapena una canottiera addosso, però te tra le braccia…Il cielo scurisce ma non fino a diventare nero e cattivo, resta di un bel blu carico, inteso e profondo. Le gocce cominciano a cadere, una dopo l’altra: un rullo sincopato sulle tegole, sulle foglie, su ogni filo d’erba. I tuoni sono lontani e il ritmo aumenta: gocce fresche, grosse, generose. Ho la finestra aperta e vedo un velo trasparente che mi rimanda fuggevole la mia immagine, un riflesso sfuggente ripetuto all’infinito che rimbalza da una goccia all’altra. Scendo. “Dove vai?” – “Fuori” – “ma va…” – “fuori” – “Sei matto…” Si mamma, tuo figlio forse è un po’ matto, ma ho come l’impressione che vorresti farlo anche tu. Ad una certa età però non si ha più il coraggio di fare certe piccole sciocchezze, così mi dicono…Mi metto in mezzo alla strada alzo la testa e apro le braccia…perché mi sento così bene? Non voglio saperlo. No, davvero non mi interessa, mi basta la sensazione meravigliosa di non avere niente nello stomaco, niente nel petto e nella testa, come se d’un tratto tutto quello che era dentro di me fosse fuori e io non fossi altro che parte di questo acquazzone…libero…sereno… Blessed be the rainAnd the feeling to reborn again