Tallund

Fantasia, fantasia, per piccina che tu sia.


Sono sempre stato convinto - e lo sono tutt'ora - del ruolo attivo del genere fantasy e sf nella nostra vita quotidiana. Posso provare simpatia per quei testi scritti bene, che scorrono, che ti fanno dimenticare una giornataccia imbottigliato nel traffico o il cazziatone del tuo capo. L'escapism mi va benissimo, ma non è principalmente quello che io cerco, né nella scrittura né nella lettura. E' per questo che preferisco i tanto criticati libri di Terry Brooks ai vari George R.R. Martin & Co. Sicuramente questi ultimi possiedono il dono della scrittura, conoscono la magia di catturare la tua attenzione e di farti disperare per le lunghe attese dell'uscita del prossimo volume della serie. Sicuramente, leggendo i libri dell'ex avvocato ambientati nel mondo di Shannara, sperimenterai l'esperienza di numerosi deja vu. Ma è Brooks ha parlare in forma metaforica di problemi attualissimi: l'ambiente, le sperimentazioni genetiche, la guerra inutile e il pacifismo (Terry Brooks è sempre stato un convinto pacifista, e la stessa Spada di Shannara, talismano per eccellenza delle Quattro Terre, non mostra i suoi poteri attraverso i fendenti della sua lama, ma semplicemente impugnandola e mettendo a nudo le paure inconsce dell'usufruitore e guarendole).Perciò, il mio approccio naturale verso la scrittura, era essenzialemente questo: cerca un argomento di attualità che ti sta a cuore, un messaggio che vuoi trasmettere, e poi trasponilo in un mondo fantasy.Ma dopo 4 tentativi falliti di cominciare un romanzo, mi sono dovuto arrendere all'evidenza. Non era sfogliando i quotidiani che avrei avuto l'illuminazione. La Dea Bianca di Robert Graves non mi aveva baciato la fronte né sfogliando La Repubblica, né Il Fatto Quotidiano.E allora, giunto al quinto tentativo, ho lasciato che la fantasia venisse per prima. E lì è cambiato tutto. Ce l'avevo fatta e la Dea mi aveva sorriso. Una volta cominciata l'ideazione della trama, una volta scolpiti i paesaggi, una volta plasmati i personaggi, l'aggancio con l'attualità del nostro caro vecchio mondo è sorto spontaneamente.Lasciando che la storia venisse prima del messaggio e non il contrario, non solo sono riuscito a prendere il via ma mi sono ritrovato a scrivere qualcosa che, senza false modestie, trovo veramente originale. L'originalità non è mai stata la mia principale meta. Trovo che bisogna scrivere di ciò che si ama e al diavolo "l'originalità a tutti costi". Ma questa volta, senza cercarla, mi sono imbattuto in essa e non è poi una così brutta sensazione
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