Le mie opinioni.

Post N° 16


È tornato alla ribalta per l’ennesima volta il caso J.F.Kennedy, il presidente Americano assassinato il 22 Novembre del 1963 a Dallas (Texas) durante una sua visita ufficiale. Si è tornato a parlare di lui anche grazie alla recente confessione di una sua guardia del corpo che rivelò che già a Chicago qualche mese prima vennero arrestati 3 uomini che dovevano attentare alla sua vita 1 militante dell’estrema destra Americana e 2 Cubani cosi a causa di quello venne annullata la visita nella città.Nonostante Tv, giornali, libri e cinema hanno sempre dipinto il “giovane” presidente come un uomo giusto e lindo, ucciso proprio perché le sue volontà andavano controcorrente rispetto al poteri forti che si muovono nell’ombra della società, ho cominciato a pensare dopo essermi documentato che forse Kennedy non era poi quello stinco di santo che ci hanno dato da intendere e ora vi spiego la mia teoria sulla questione.Kennedy durante le elezioni del 1960 sa che se la giocherà alla pari col suo rivale repubblicano Nixon e anche dopo la sfida televisiva (la prima nella storia) vinta dal Democratico gli Exitpool danno parità, nonostante tutto però il 20 gennaio 1961 Kennedy è il 35° presidente USA.Dove ha trovato quella manciata di voti per trionfare non si saprà mai (forse) ma secondo me basta sapere il seguito per capire che J.F.K venne aiutato dall’unica mano che nessuno vuole stringere ma che tutti sanno che c’è, la mafia. La contropartita per un favore simile deve essere grande, tanto grande come un isola che di nome fa Cuba.L’isola caraibica prima della rivoluzione Castrista era gestita e tenuta in pedi dalla mafia (droga, alchol, prostituzione, gioco dazzardo etc. etc.) che attirava migliaia di ricchi turisti Americani liberi di fare ciò che gli pareva, cosi dopo la rivoluzione la mafia perse un capitale inestimabile per le propie casse ma decisi a riconquistarla.Kennedy mantenne la promessa (o tentò di farlo) diede subito ordine alla CIA di preparare un piano per rovesciare Castro e cosi ha inizio il piano “Mangusta” radunando migliaia di esuli Cubani scappati dalla dittatura, addestrandoli armandoli e inviandoli per uno sbarco nel tentativo di riconquistare l’isola nella famosa “baia dei porci”. L’invasione fallisce e Kennedy per non avere ulteriori implicazioni nega anche il sostegno aereo, cosi non solo Castro rimane ma diventa ancora più forte e stringe una salda alleanza con l’Urss di Kruscev che pochi mesi dopo installa armi nucleari sul territorio Cubano creando forti attriti e una sfiorata guerra nucleare.Per risolvere la crisi J.F.K attua un patto segreto con Mosca, baratta i missili Urss a cuba per i missili nucleari Usa in Turchia e l’impegno di lasciare stare Cuba, cosi facendo il mondo tira un sospiro di sollievo e le relazioni si distendono ma per Kennedy quel patto significa avere tradito gli esuli cubani a cui aveva fatto tante promesse ma soprattutto sa di avere tradito la mafia a cui aveva promesso la riconquista dell’isola.Il presidente non va più a genio a molti (troppi) uomini influenti e cosi comincia il suo lento e inesorabile declino fino a quel fatidico 22/10/’63 di cui sappiamo tutti anche se credo che se la sia cercata da solo, chi è causa del suo mal…Quest’uomo ha indubbiamente fatto la storia, ma secondo me come presidente ha fatto scelte piuttosto contestabili e azzardate e spesso insensate, l’escalation nucleare fu lui a cominciarla aumentando i finanziamenti alle armi, la guerra in Vietnam fu lui a mandare i primi contingenti nel sudest asiatico, indubbiamente però essere presidente in quel periodo non doveva essere cosa facile, Nixon pochi anni dopo venne condannato avendone combinate molto meno e anzi fu in grado di far uscire dal pantano vietnamita l’esercito finitaci  grazie alla guida democratica Kennedi/Johnson .Nonostante tutto devo riconoscergli che i sui discorsi spesso sono stati davvero encomiabili, poiché ti toccavano il cuore, è stato l’unico credo a sapere mettere a tacere i Russi con le parole, poichè ti davano il vero senso della giustizia e della libertà e allora sono convinto mi sarei schierato anche io dalla sua parte.« Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l'onda del futuro. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare con i comunisti. Lasciateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasst sie nach Berlin kommen! Lasciateli venire a Berlino! [...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire, Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese). » J.F.Kennedy  Ciao da Talpa2000