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Pensavo fosse amore invece era un calesse


Che cosa diavolo può fare una povera ragazza sotto un diluvio, che poco ha da invidiare all’uragano thomas,  ferma sul ciglio della strada, senza ombrello e con un quadrupede fradicio al guinzaglio?a) perpetua un antico rito unno- longobardo di adorazione della pioggia per favorire la fertilità di quel particolare pezzo di marciapiede.b) perpetua ancora un antico rito unno- longobardo, stavolta una prova di forza per sfidare il Dio del Raffreddore e dimostrare di essere degni di ricevere in dono il potere dello Starnuto Tonante.c) tenta di vincere una scommessa contando il numero esatto di fiat 500 che sfrecciano in una strada mediamente trafficata, in una giornata qualunque, sotto un temporale, nell’arco di 57 minuti.d) TENTA DI ATTRAVERSARE LA STRADA PER PORTARE SE STESSA E IL CAN BRETONE NEL CALDO ASCIUTTO DELLA PROPRIA MODESTA DIMORA!!!Maledetti automobilisti! Avevo un bisnonno un po’ matto (uno dei famosi ragazzi del’99)  che aveva una vera e propria venerazione per i cavalli. Era convinto che mai le rumorose automobili avrebbero potuto prendere il posto dei più romantici veicoli a trazione equina. Periodicamente ingaggiava sfide con vicini altolocati e motorizzati . Sfide che , haimè , finivano invariabilmente in disastrosa maniera. Pare che i cavalli dell’avo, non sopportando il fracasso delle quattro ruote, finivano per imbizzarrirsi  e nel tentativo di fuga bisnonno, calesse e talvolta anche autovettura si ritrovavano ignominiosamente fuori strada immersi in mezzo metro di fango.Dannate scatolette fabbrica smog. Non era meglio carretto e somaro?haem..forse no...