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Fino a ieri bisognava mettersi li e cercare. Spulciare le ansa, perdere la vista con i trafiletti, vagliare quotidiani e tiggì col fiuto affinato da ormai annosa consuetudine. Soddisfatta la ricerca il sollievo durava pochi attimi, perché poi toccava ritirar fuori assennatezza e buon senso per destreggiarsi in quegli intrighi di sostantivi fuorvianti e metafore piagnucolose che i nostri media usano per edulcorate e folkloristiche descrizioni degli scontri tra palestinesi . Ma anche questa è pratica d’uso comune per chi si interessa all’argomento. E per quanto i media si sforzino di convincerci che si tratti di scaramucce a colpi di arance e cerbottane, chi si interessa all’argomento sa che da settimane Hamas e Fatah si stanno scannando tra loro provocando morti su entrambe i fronti, salvo poi  trovare il tempo un paio di volte al giorno per lanciare qualche razzo in quel d’Israele, non sia mai si senta trascurato. Facendo un rapido conto a memoria direi che solo negli ultimi 3 giorni ne sono fioccati una ventina su Sderot, per rispetto sorvolerei sulle giovani vittime. Adesso la città è spopolata e le scuole chiuse. Ad ogni modo,  stamani andando a lavoro mi sono fermata al solito autogrill per il solito caffè. Butto un occhio sulla pila di quotidiani accanto alla cassa e subito noto la parola “Israele” scritta a caratteri troppo grandi perché possa trattarsi di buone notizie.Repubblica titolava così : ISRAELE GIORNO DI RAID CONTRO GAZA(ma si, in fondo noi abbiamo la festa del lavoratore gli inglesi il venerdi casual, loro il “giorno del raid”)Poco più sotto, per traverso, ecco Il Messaggero:RAID ISRAELIANI, INFERNO A GAZA.(Sderot deve essere stata un’oasi di tranquillità ultimamente)Altre testate non portavano titoli meno fuorvianti. Solo in qualche occhiello e sottotitolo il vago riferimento al reiterato tiro a segno che ha provocato l’invio di carri armati sulla frontiera, mentre qua e là andando a orecchio si capisce che i carri sono penetrati solo di qualche chilometro oltre il confine verso i punti di origine dei lanci. Raro il riferimento al fatto che Sderot si sia ormai svuotata in un esodo verso l’interno del paese, fuori la portata dei qassam. Ma naturalmente, quello che riesce a titolare L’Unità è irraggiungibile, nello stile del più bugiardo e becero antisionismo, come suo solito :ISRAELE INVADE GAZA, MORTI E FERITI La proverbiale frittata rigirata  E come volevasi dimostrare quando la parola “Israele” sta in prima pagina, non è mai un buon segno